Fratel Teodoreto - Maestro di vita

Maggiori responsabilità e inizio della missione di fondatore

Nel 1910, Fratel Teodoreto è nominato Direttore delle scuole di Santa Pelagia, quando ha già alle spalle una notevole esperienza didattica.

La ricerca costante della virtù, la disponibilità e la carità che sempre dimostra verso tutti gli valgono il rispetto dell'autorità da parte dei confratelli, oltre all'ammirazione e a un grande affetto.

Questo incarico è sicuramente impegnativo e anche gravoso, ma, come sempre, Fratel Teodoreto ripone piena fiducia nel Signore.

Lo testimonia anche una lettera da lui indirizzata all'Assistente per l'Italia dei Fratelli, in cui, tra l'altro, scrive: « ... Il peso impostomi dall'obbedienza non è piccolo, ma vedo che non sono solo a portarlo, anzi Gesù lo porta tutto lui ... ».

Fin dall'inizio, il nuovo Direttore da prova di sollecitudine verso i confratelli: incoraggia, offre indicazioni, se obbligato a riprendere lo fa con tanta benevolenza, sempre preoccupato di favorire un'atmosfera di armonia familiare all'interno della comunità.

Nonostante la mole di impegni, non si sottrae a nessuna delle attività che è chiamato a svolgere; in particolare, non trascura mai la conferenza settimanale di esortazione ai confratelli.

La diligenza e l'amore con cui si prepara a questo compito sono tali non solo da impressionare favorevolmente i membri della sua comunità, ma da indurre i Superiori a incaricarlo di svolgere anche il ruolo di conferenziere ufficiale dei grandi Ritiri e di animatore degli studenti del Noviziato e dello Scolasticato.

Fratel Teodoreto non si preoccupa solo della « salute spirituale » dei Fratelli: gli stanno a cuore anche la salute del fisico, il riposo e la distensione, da cui ritiene possa trarre grande giovamento anche l'anima.

Un Fratello ricorda: « Tutti eravamo contenti di essere nella sua Comunità.

Egli non s'imponeva a nessuno, e anzi, il bello sta qui, che le cose pareva corressero bene da sole, quando era lui Direttore ».

In realtà, non sempre le cose « corrono bene »: un grosso problema è costituito dalla minaccia da parte delle autorità civili preposte all'istruzione di togliere la parificazione alle scuole della R.O.M.I.

In questa difficoltà, giunge un aiuto insperato, come confida lo stesso Fratel Teodoreto: « In quell'anno scolastico 1911-12, mi trovavo in grave pericolo di perdere il diritto di fare dare in casa gli esami con valore legale ai 1050 alunni delle nostre scuole elementari ...

Nei primi giorni del novembre 1911, si presentò a me una di quelle terziarie francescane che propagavano la Divozione a Gesù Crocifisso; e nel consegnarmi alcuni foglietti che la contenevano, mi disse con profonda convinzione: " Le presento una pratica di pietà molto efficace; fu scritta da un Frate sotto la guida di Gesù Crocifisso che gli parla familiarmente nell'orazione; se lei ha bisogno di qualche grazia, pratichi questa Divozione e ne sperimenterà l'efficacia ".

( La terziaria ) mi narrò quindi alcuni fatti concernenti grazie straordinarie ottenute per mezzo di tale pratica.

Pensai di mettere alla prova quella "Divozione" e ricorsi al mio Superiore per ottenere il permesso di praticarla nella Comunità e nelle scuole ... ».

Così i Fratelli delle Scuole Cristiane cominciarono a praticare la Divozione a Gesù Crocifisso, a propagarla tra i loro confratelli, nelle classi, nelle famiglie e ottennero non solo la grazia domandata in favore degli alunni, ma diverse altre importanti, tra le quali l'inizio dell'Unione del SS. Crocifisso ...

La sua missione di fondatore prende quota, verso mete da Lui già intuite ma non ancora avviate: l'istituzione dell'Unione Catechisti, con tutti i riflessi e gli sviluppi che seguiranno, sia sul piano teologico e canonico, sia su quello apostolico, nonché l'orientamento spirituale incentrato nel Crocifisso, in una visuale strettamente connessa alle aspirazioni del nostro tempo, in una ascesi innovativa.

Questi sono i frutti dello sviluppo della sua identità lasalliana nell'incontro con il Servo di Dio Fra Leopoldo Maria Musso, un frate laico francescano, semplice cuoco ma dotato di carismi mistici, autore della suddetta Divozione.

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