Fratel Teodoreto - Maestro di vita

La « Casa di Carità »

Fratel Teodoreto ha compreso ben presto la necessità di diffondere il cristianesimo nel mondo operaio, in un'epoca in cui le industrie si moltipllcano e si ampliano, in particolare nell'Italia del nord, e la necessità di manodopera provoca l'esodo dalle campagne e l'immigrazione nelle grandi città.

Quest'opera è l'ampio e impegnativo settore di applicazione della catechesi ai lavoratori e, più in generale, al mondo del lavoro, della produzione e dell'economia, cioè in quegli ambiti in cui più intensa incide la secolarizzazione.

L'annuncio evangelico avviene durante e attraverso l'insegnamento di una professione impartito gratuitamente, per l'elevazione umana e spirituale del giovane e del lavoratore, con l'obiettivo specifico dello sbocco occupazionale.

Sono intuitivi i vantaggi non solo sul piano personale degli allievi, ma anche su quello sociale, per la valorizzazione della professionalità quale elemento indispensabile per lo sviluppo economico.

Ma nel carisma dell'opera vi è di più: la carità, cioè l'amore di Cristo, riferita alle arti e ai mestieri, ossia alla scienza e alla tecnica, significa l'animazione di queste con il Vangelo, quale condizione irrinunciabile per un pieno e completo perfezionamento delle attività umane.

Anche in questo Fratel Teodoreto è precursore: la Casa di Carità contribuisce sul piano operativo a quella ricomposizione tra scienza e fede che è uno dei più pressanti assilli del Magistero ecclesiastico.

Non furono facili gli inizi dell'Opera: non tutti compresero il valore del termine « carità », ma, nella misura in cui i Catechisti l'accolsero, sotto la guida di Fratel Teodoreto l'iniziale piccolo ente di formazione professionale si è sviluppato in 16 centri e 4 associazioni collaterali, operanti in vari settori industriali e di servizi, e con articolazioni in numerosi stabilimenti penali per la redenzione dei carcerati ( anche quest'ultima missione come continuazione di quanto già attuato dal de La Salle ).

Già Fra Leopoldo, nel 1919, scrive nel suo Diario queste parole ispirategli da Gesù: « Per salvare le anime, per formare nuove generazioni, si devono aprire Case di Carità per far imparare ai giovani Arti e Mestieri ».

D'altra parte, era stato lo stesso Fondatore dei Fratelli delle Scuole Cristiane, San Jean Baptiste de La Salle, a dare alla scuola il nuovo carattere popolare e professionale.

Fin dal 1920 i Catechisti insieme ai Fratelli di Santa Pelagia avviano corsi serali di tipo professionale; nel 1925, i Catechisti animati da Fratel Teodoreto aprono un'altra scuola professionale festiva completamente gratuita.

Ricordando quegli inizi, Fratel Teodoreto scrive: « In pochi anni, tale Scuola Festiva si sviluppò tanto da obbligare i Catechisti a cercare un locale più ampio per contenere tutti i giovani che insistevano per esservi iscritti.

Venne allora l'idea di accogliere quel titolo Casa di Carità che aveva impedito la scuola gratuita in favore dei poveri e di scriverlo a grandi caratteri sul frontale del fabbricato scelto per trasferirvi la Scuola.

Appena scelto quel titolo Casa di Carità, incominciarono gli aiuti d'ogni genere in favore dell'iniziativa.

Nel maggio 1929, i Catechisti, senza avere in casa nessun fondo, firmarono il compromesso per l'acquisto dello stabile di via Feletto 8, che essendo isolato dagli altri edifici, presentava più visibile l'iscrizione di Casa di Carità - Scuola Professionale Festiva e Serale.

In pochi anni la popolazione scolastica costituita da modesti operai saliva da 370 iscritti nel 1932 a 800 iscritti nel 1939 ».

Ben presto, i locali risultano insufficienti a soddisfare la domanda; come ricorda Fratel Leone di Maria delle Scuole Cristiane: « Non fu difficile scoprire un vasto terreno in corso Benedetto Brin; un po' più difficile trovare il denaro per pagarlo, e ... pazzesco poi sognare i molti milioni per la costruzione!

Tanto più che frattanto era scoppiata l'ultima guerra, disastrosa per tutti, per l'Italia disastrosissima, e che fra l'altro aveva fatto scendere la lira a un valore di pochi centesimi ... ».

L'opera intrapresa sembra temeraria, ma a chi esprime ragionevoli dubbi, Fratel Teodoreto risponde: « Noi fabbrichiamo appunto ora che nessuno tira su muri, perché fidiamo unicamente nella Divina Provvidenza.

Essa preferisce questi momenti, affinché anche i ciechi vedano che è onnipotente! ».

Per dedicarsi a questa impresa, alcuni Catechisti arrivano a lasciare il lavoro che svolgevano per dedicarsi a tempo pieno a questa scuola professionale che si propone di offrire ai giovani una formazione completa.

L'educazione e l'istruzione saranno all'insegna della completa gratuità, nella prospettiva dell'umanizzazione e della santificazione del lavoro.

Il principio ispiratore dell'iniziativa sarà: « Educare cristianamente insegnando un mestiere ».

Uno degli intenti caratteristici della nuova scuola consisterà dunque nel salvare per l'eternità e formare per il presente i giovani tramite il lavoro « santificato ».

Fratel Teodoreto afferma infatti che questa scuola « deve dare non solo una formazione cristiana alla gioventù operaia, ma deve liberare per tale mezzo ogni cuore umano dalla schiavitù della materia, mediante la santificazione del lavoro ».

Tempo dopo, il dottor Domenico Conti, Presidente dell'Unione Catechisti, scriverà: « L'opera è Casa perché deve esprimersi in rapporti di leale condivisione e fraterna solidarietà.

Si attua in modo comunitario e partecipato con l'apporto di tutte le sue componenti: docenti, allievi ed ex-allievi, famiglie ... ».

A tanti anni da quegli inizi, si può affermare che la Casa di Carità, che non ha mai smesso di essere operativa, ha preparato decine di migliaia di allievi, moltissimi dei quali si sono inseriti nel mondo del lavoro portandovi il loro contributo originale.

La scuola offre corsi diurni ai giovani che hanno appena terminato di frequentare la scuola media inferiore e desiderano acquisire una formazione professionale, nonché a quelli più adulti che intendono specializzarsi e perfezionarsi, e corsi preserali che curano il completamento della formazione tecnico-professionale destinata ai lavoratori che necessitano di un aggiornamento.

Indice