Articoli per il processo ordinario informativo

Dei doni soprannaturali

224 È opinione comune che Fr. Teodoreto abbia avuto particolari carismi.

La sua unione con Gesù nella S. Comunione era talmente intima, che dava al suo aspetto qualcosa di radioso che talora sapeva di estasi.

225 ebbe il dono delle lacrime di amore di Dio.

Nelle funzioni del Congresso Eucaristico del 1953 le sue lacrime furono tanto abbondanti da colpire quelli che lo vedevano e che ne restavano edificati.

La benedizione dei malati in piazza Vittorio, la sfilata degli operai aperta dagli allievi della Casa di Carità e l'omaggio dei doni simbolici in onore di Gesù Eucaristico, il grande pontificale, le solenni funzioni in duomo, la distribuzione di tante Comunioni... lo fecero piangere più volte e ripete con gioia: « Tutto per Gesù, che lo merita! ».

226 È opinione comune che il Servo di Dio Fr. Teodoreto abbia avuto il discernimento degli spiriti e il dono di leggere nei cuori.

Le sue parole, e talora la sua sola presenza, giovarono per vincere tentazioni, uscire da angosce spirituali, indurre a mettersi al dovere con maggior fervore.

Visione soprannaturale ebbe pure nel discernere, consigliare e corroborare i giovani nel seguire la propria vocazione sacerdotale, religiosa e apostolica laicale.

227 Predisse guarigioni circostanziate con semplicità e senza dare importanza alle sue parole.

Esse si svolsero davvero come aveva detto.

228 Richiesto di preghiere, non si schermiva cerimoniosamente, ma rispondeva con umiltà che le avrebbe fatte volentieri, e, a volte, prediceva e rassicurava sull'esito dell'intervento del Signore.

229 Taluno che poi perdette la vocazione, aveva paura di avvicinarsi a lui, perché pensava che gli leggesse nell'anima la voglia di disdire i propri santi impegni.

230 C'era la convinzione diffusa che la sua preghiera fosse efficacissima, e che egli conoscesse il futuro.

Quando rispondeva: « abbia fiducia! » o « speri nel Signore che l'aiuterà » si era certi che la grazia era ottenuta e la cosa riuscita.

Se invece la risposta era generica, o commentava la difficoltà o invitava ad affidarsi alla volontà di Dio, si aveva per certo che il favore desiderato non sarebbe venuto, e ci si preparava l'animo.

231 Intratteneva con tanta bontà e sicurezza sulle cose che agitavano lo spirito, come se leggesse in fondo all'anima.

In colloqui personali intervenne con fermezza e chiara visione su argomenti e fatti che i soggetti non avevano rivelato ad alcuno, recando serenità, gioia, e tranquillità sulle decisioni prese o da prendere, e sulla via spirituale da seguire, e sui mezzi da usare.

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