Novissima esposizione della vita del Servo di Dio

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Prodromi di una nuova fondazione

12 - Il breve periodo nel quale il Servo di Dio compì il suo secondo noviziato in Belgio, dal 15 agosto al 15 novembre 1906,63 non servì soltanto al fine primario della verifica e dell'ulteriore perfezionamento, bensì fu apportatore di un'idea grandiosa, i cui effetti benefici si propagano ancora oggi.

Colà infatti la mente intuitiva di Fr. Teodoreto, abilissimo nel percepire subito i nuovi canali per fare del bene e di servirsi poi dei giusti modi per diffonderlo, pensò di attuare in Italia una forma di opera di perseveranza già tentata, con successo, in altre nazioni europee.

La nascita di questa idea è così narrata dal Dott. Carlo Tessitore, 5° teste:

« Compì il secondo noviziato nel 1906, nell'estate, a Lembecq-Lez-Hall, in Belgio.

Durante questo periodo fu impressionato in modo particolare da una conferenza tenuta dal vice direttore del secondo noviziato sulla necessità delle opere di perseveranza.

Egli subito si informò, presso i fratelli degli altri paesi, circa le iniziative già ivi esistenti; ma si avvide che nessuna di esse avrebbe potuto essere attuata tale e quale in Italia e incominciò da allora a pensare a ciò che si sarebbe potuto fare presso di noi e, subito vide la necessità che i giovani prescelti avrebbero dovuto impegnarsi seriamente nella vita cristiana ».64

Partendo dal desiderio che gli allievi lasalliani si sentissero impegnati anche dopo aver terminato i corsi scolastici, Fratel Teodoreto pensò di servirsi dei giovani ex alunni dei Fratelli delle Scuole Cristiane come canali diffusori del messaggio cristiano, animandoli in particolare all'apostolato catechistico.

Su questo argomento si è così espresso il Dott. Domenico Conti, 19° teste:

« Durante il secondo noviziato uno dei primi argomenti trattati dal Superiori fu quello del dovere di ciascun Fratello di occuparsi della perseveranza dei giovani educati dalle Scuole Cristiane.

Fu così che il vivo spirito di fede e la profonda obbedienza con cui il Fr. Teodoreto sempre riceveva la volontà dei superiori lo portò a concepire l'idea di quella che divenne poi l'Unione del SS. Crocifisso.

Una idea semplicissima: quella cioè di riunire i migliori fra gli allievi e gli ex allievi per aiutarli a vivere nel mondo una vita intensamente cristiana e per animarli all'apostolato catechistico ».65

Sollecitato dal Rev.mo Promotore Generale della Fede,66 il Dott. Domenico Conti, attuale Presidente Generale dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, ha così ricostruito i preparativi che condussero alla nuova fondazione:

« Oltre alla santità della vita, il Fratello Teodoreto ci ha lasciato una eredità feconda di opere:

- l'accettazione e la diffusione dell'Adorazione a Gesù Crocifisso nel e mediante l'ambiente lasalliano;

- l'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata;

- l'Opera della Casa di Carità Arti e Mestieri per la formazione professionale gratuita dei giovani e dei lavoratori.

Il Fratello Teodoreto pervenne alla fondazione dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata - prima ' Pia Unione ' e poi, attraverso successive evoluzioni, alla forma attuale di ' Istituto Secolare ' - unicamente mosso dalle responsabilità connesse con la vocazione di Fratello delle Scuole Cristiane.

Egli mai si atteggiò a 'Fondatore', ma operò sempre nell'impegno di assolvere il più fedelmente possibile, con l'aiuto di Dio, ai suoi doveri di religioso-educatore.

Furono, infatti, i Superiori dell'Istituto lasalliano a porre in termini pressanti ed ineludibili ai Fratelli frequentanti il secondo noviziato di Lembecq-lez-Halles, tra i quali si trovava anche il Nostro, il problema della cosiddetta ' perseveranza ' nella Chiesa e nella società degli alunni ed ex alunni delle Scuole Cristiane.

Gli antefatti circa la fondazione dell'Unione sono da ricercare nella gravissima situazione in cui i Fratelli vennero a trovarsi in Francia, a causa delle leggi propugnate dal Ministro Combes nel 1904, vale a dire la perdita di tutte le case e le scuole, la proibizione di esercitare l'apostolato della scuola cristiana, la secolarizzazione dei membri dell'Istituto oppure l'esilio.

Il laicismo massonico e positivista trionfava stroncando alla radice le possibilità della stessa esistenza della scuola cattolica.

Nel 1906 il Fratello Teodoreto venne inviato presso la nuova casa generalizia, a Lembecq-lez-Halles nel Belgio, per frequentare il secondo noviziato.

I Superiori dell'Istituto si fanno pressanti nel raccomandare ai secondi novizi di assumersi l'impegno di lavorare per opere di perseveranza presso ogni casa dell'Istituto, affinché alunni ed ex alunni siano aiutati a vivere da cristiani adulti e militanti nella Chiesa e nella società.

Si tratta di concorrere a formare un laicato nuovo e a favorire le vocazioni sacerdotali e religiose.

Si tratta cioè di concorrere, mediante la scuola cattolica, arricchita di opere di perseveranza, a preparare nuove generazioni per il bene della Chiesa e della società.

È da rilevare, che proprio dalla Unione Catechisti, ancora vivente il Fratello Teodoreto, sono sorte numerose vocazioni sacerdotali, religiose e di vita consacrata.

Era ormai convinzione diffusa che occorresse lavorare affinché la perseveranza degli alunni ed ex alunni venisse favorita con specifiche iniziative, con gruppi di giovani particolarmente sensibili e disponibili per un impegno di presenza, di animazione, di penetrazione cristiana dei vari ambienti di vita e di lavoro, per un impegno di laici e secolari nelle comunità ecclesiali.

Fu così che il Fratello Teodorelo docile alle esortazioni dei Superiori, consapevole delle sue responsabilità di religioso-educatore, infervorato da una preghiera particolarmente intensa e fiduciosa, concepì l'idea di fondare l'Unione, idea semplicissima quella di ' formare un'associazione di giovani già buoni per aiutarli a vivere nel inondo una vita intensamente cristiana e per animarli all'apostolato catechistico '.

Tornato in patria il Fratello Teodoreto attese ancora lunghi anni prima di muovere all'azione.

La strada da battere per la nuova associazione di perseveranza non era certamente quella dell'attrattiva del gioco, dello sport, della filodrammatica e così via.

Su queste cose erano invece 'basate' le iniziative esistenti presso le case della sua Provincia religiosa.

Seguendo San Giovanni Battista de La Salle, il Fratello Teodoreto riteneva che il nuovo gruppo di perseveranza avrebbe dovuto basarsi su Gesù, sulla sua attrattiva salvifica, sulla sua parola, sulla sua forza, sul suo amore.67

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63 Biogr., p. 54
64 Summ., pp. 40-41, § 139
65 Ibid., p. 201, § 586
66 Votum Promotoris, pp. 23-24, nn. 21 e 22
67 Summ Docc pp. 47.49