Relatio et vota

Conclusione

21. - Ci piace concludere questo nostro votum dando risalto a quanto scritto dal Rev.mo Relatore, circa l'incidenza, l'importanza e l'attualità per la Chiesa in Italia e nel mondo, della eventuale beatificazione del Servo di Dio Fratel Teodoreto: « È un vivente modello per moltissimi giovani religiosi di oggi che sono gravemente minacciati dall'invadente superficialità del mondo di oggi e pensano forse che non si possa lavorare senza prima smantellare tutti i residui comandamenti ed ordini della vita religiosa. Regole, Costituzioni, ecc. ( chiamati a proposito ' incrostazioni ' ).

Il secondo fatto combacia col primo: cioè che il Servo di Dio era un grande uomo di preghiera sebbene egli abbia dovuto vivere tra mille attività.

La terza ragione è che il Servo di Dio fu un ottimo pedagogo pratico, degno di ottenere un posto d'onore accanto a S. Giovanni Bosco.

Le sue opere provano che la Chiesa cattolica era ed è sul campo della pedagogia particolarmente florida.

Come in altri Servi di Dio del suo tempo, anche nel Nostro la carità sociale si rivelava vivissima e forte, senza che lui fosse diventato una specie di rivoluzionario il che invece oggi accade spesse volte.

Il Servo di Dio era un uomo apostolico il quale sfruttava ogni occasione per esercitare l'una o l'altra forma di apostolato, ma soprattutto quella del catechismo.

Anche in ciò egli è un modello per tutti i Religiosi, naturalmente in primo luogo i Lasalliani ma anche gli altri, esistendo oggi la vasta tentazione di influenzare il popolo cristiano non tanto per l'insegnamento della verità rivelata quanto per agitazioni di carattere semipolitico oppure politico » ( Retatio, pp. 28-29 ).

Tutto considerato, pertanto, il mio parere è nettamente favorevole al riconoscimento della eroicità delle virtù di Fratel Teodoreto.

Nello svolgimento della riunione i Membri del Congresso, ai quali era stata fatta pervenire copia xerografica dei Voti di tutti i Consultori, si sono avvicendati - a norma dell'Art. 22, § 4 del Regolamento - nell'illustrare i rispettivi Voti, e precisare le loro conclusioni finali, sia per ciò che concerne la Positio, sia per quanto riguarda il merito della Causa.

La Positio, in due volumi, per un complessivo di circa 700 pagine, contiene le deposizioni processuali, opportunamente integrate dal Summarium Documentorum e dalle chiarificazioni del Relatore della Causa.

L'apparato probativo si presenta nel suo insieme completo, e permette di seguire passo per passo la vita di Fratel Teodoreto, nelle differenti prospettive derivanti dalla personalità e dalla varietà dei testi.

Vi si trovano pertanto tutti gli elementi sufficienti per una conoscenza adeguata della lunga vita del Servo di Dio e delle virtù da lui esercitate.

Nell'ambito del riconoscimento della validità delle prove « ad effectum de quo agitur », il 4° Consultore avrebbe desiderato notizie più dettagliate sulla prima gioventù del Servo di Dio, e sui suoi rapporti con Fra Leopoldo Musso.

Passando al merito della Causa, i Consultori hanno sottolineato la perfetta linearità della vita del Servo di Dio, senza defezioni ne crisi, che si traduce in un continuo progresso nelle virtù e nell'unione con Dio.

Fratel Teodoreto ebbe un'esistenza modesta, senza niente di eclatante o di altisonante.

Ma fu straordinario in lui l'impegno soprannaturale, la prontezza e la perseveranza nel servire il Signore, nel corrispondere alla propria vocazione, con purezza di intenzione e semplicità di spirito.

Caratteristica di tutta la sua vita fu infatti il vivo desiderio della santità, realizzata in una tensione costante a Dio, nella ricerca del suo amore, mediante una progressiva immedesimazione al Cristo.

Contraddistinto da un forte equilibrio di carattere, egli si affermò come uomo di preghiera, religioso esemplare, vero apostolo nel campo educativo.

Colonne portanti di Fratel Teodoreto furono la devozione al SS. Sacramento e a Gesù Crocifisso; il tenero amore a Maria Immacolata; l'impegno di approfondimento della dottrina cristiana; e l'apostolato del buon esempio.

I Consultori hanno particolarmente evidenziato come la grandezza eroica delle virtù del Servo di Dio si inquadri in una cornice di profonda umiltà, che costituisce senza dubbio la caratteristica più saliente dell'intera sua esistenza.

In essa, infatti, si incentra il suo spirito di raccoglimento, il distacco dal proprio io, e il continuo ricorso ai mezzi soprannaturali: in perfetta serenità e pace di cuore, in totale dedizione alla volontà di Dio.

In questo contesto non si e mancalo di porre in debito rilievo l'attualità della presente Causa: « Questa Causa e altamente opportuna per la novità e la freschezza del messaggio cristiano che trasmette.

Essa rappresenta uno stimolo agli educatori, ai giovani, agli insegnanti, ai catechisti, alle famiglie, per un rinnovato impegno di una vita interamente cristiana e di azione apostolica nel mondo della scuola, del lavoro e della società ».

Al termine della discussione il Rev.mo Relatore della Causa P. Ambrogio Eszer ha preso atto con compiacimento delle positive valutazioni e dell'unanime voto affermativo dei Consultori Teologi.

Città del Vaticano, 27 giugno 1989.

Antonio Petto Promotore Generale della Fede

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