L'ideale cristiano e religioso

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La carità e la speranza

3 - Tale è la maniera umana di agire.

Tale pure dovrà essere la nostra speranza cristiana.

Per essere efficace dovrà impadronirsi di quei desideri di felicità, di gloria, di benessere che senza posa ci agitano.

Lo spirito pensa a ciò che il cuore domanda, e quanto più lo spirito si fissa, tanto più il cuore accresce il suo desiderio, e se lo spirito è affascinato dal suo oggetto, il cuore, a sua volta, si appassiona.

Cristiani, ecco la legge della vostra natura.

Perché non mettete la stessa regola alla vostra speranza?

Pensate a Dio, fissatelo senza posa, circondate questo oggetto di bellezza e di grazia.

Guardate in cielo ciò che è l'eterna felicità.

È la vita di famiglia, vita felice e senza pena; è la presenza di un Padre diletto, è la tenerezza di una Madre cara, è Gesù vostro fratello, il più bello e il più amabile tra i figli degli uomini, il più tenero degli amici; è la compagnia degli spiriti celesti, delle anime più sante, più innocenti, più eroiche; è la carità divina, è lo Spirito Santo che unisce tutto il cielo con vincoli d'amore, che inonda gli eletti di torrenti di delizie.

E questa vita felice, quest'estasi d'amore sarà eterna, ed essa ci è vicina, ben vicina; alcuni anni, forse anche meno, ce ne separano!

Sareste incapace di accendervi di desiderio per questo bene immenso che soddisfa un Dio?

E allora quale ostacolo potrebbe ancora fermarvi per la strada della virtù?

Considerate poi il motivo della nostra speranza; Dio è forse come l'uomo capace di ingannare?

Non vi ha forse promesso il cielo e la perfezione?

Non ha fatto tutte le cose per voi?

Con Gesù Cristo non vi ha forse dato tutto?

Gesù Cristo non desidera forse che voi siate santo come il vostro Padre Celeste stesso?

Non vi nutre del suo corpo e del suo sangue?

Le grazie non vi inondano?

Quale interesse può avere nel rifiutarvi l'abbondanza dei suoi favori?

E allora perché mancare di speranza?

Finora qual cosa vi è mancata?

Quando domandavate non avete forse sempre ottenuto più e meglio di quanto chiedevate?

E che cosa significa questa natura umana di cui siete rivestito, e questa natura divina che vi fa simili a Dio?

E qual è lo scopo di queste mirabili attitudini alla virtù che sono deposte nelle vostre facoltà dell'anima e del corpo?

Non sono forse altrettanti motivi di speranza?

Ciò che Dio ha cominciato non lo condurrà Egli a termine?

Forse che Egli si pente dei suoi doni?

Non sono forse questi doni come delle pietre fondamentali che di continuo lo invitano a compiere in voi il suo tempio?

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