L'ideale cristiano e religioso

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La permanenza della SS. Trinità nel comunicante

La presenza delle Tre divine Persone non è legata, come la presenza fisica della santa Umanità, all'integrità delle specie eucaristiche.

Esse abitano nell'anima nostra prima della comunione.

Dunque abitano in lei dopo che la santa Ostia si è dileguata dal nostro petto, ma con una presenza più intima di cui la comunione ha fatto crescere l'influsso e l'efficacia.

Dopo la comunione, la capacità che l'anima ha di ricevere Dio rimane aumentata.

« Noi verremo in colui che ama - dice nostro Signore - io, il mio Padre e il nostro comune Spirito, verremo e porremo la nostra dimora in lui » ( Gv 14,23 ).

L'unione è così bene stabilita, così profonda, così ferma, che di sua natura è permanente.

« È un dono che non è soggetto a pentimento » ( Rm 11,29 ).

I Tre, non che visitarci, stabiliscono in noi la loro dimora.

L'anima nostra diventa come un cielo e la nostra vita intima come un preludio e un cominciamento dell'eterna beatitudine.

Nostro Signore diceva: « Il regno di Dio è dentro di voi » ( Lc 17,21 ).

Perciò S. Paolo scrisse: « Il tempio di Dio è santo, e siete voi questo tempio…

Voi siete il tempio di Dio vivo » ( 1 Cor 3,16; 2 Cor 6,16 ).

In questo tempio le Tre divine Persone non rimangono inattive.

Esse agiscono incessantemente.

Operano ciascuna secondo il carattere che le è proprio.

Il mistero della Trinità si ritrova nell'attività stessa e nell'amore che le Tre divine Persone portano all'anima: l'anima è amata differentemente da ciascuna di loro e non pertanto amata d'un unico amore.

Amor unico, perché ogni volta che operano al di fuori, le Tre divine Persone agiscono necessariamente come uno solo.

E tuttavia è triplice effusione d'amore i cui caratteri rivelano qualche cosa del carattere proprio di ciascuno dei Tre, che ne è la fonte.

Il Padre ci viene come fonte di vita e di pace: è il Creatore che, dopo averla generata, stabilisce la sua creatura nell'ordine; è il Padre che circonda il suo figliuolo di bontà e d'inesprimibile tenerezza.

Il Verbo, come fonte di luce:

Pensiero del Padre, sua Parola vivente, sua Immagine, egli si unisce al mio intelletto per introdurmi nella cognizione soprannaturale della divinità.

Lo Spirito Santo, come fonte d'amore:

Amore del Padre e del Figliuolo, loro Bacio scambievole, eterno movimento e ineffabile estasi della loro dilezione, consumazione della loro vita, egli si unisce alla mia volontà, per introdurmi nell'amore soprannaturale del Padre e del Figliuolo.

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