L'ideale cristiano e religioso

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La comunione e la nostra vocazione soprannaturale

La comunione ci fa entrare in questo mistero della nostra predestinazione e della nostra santificazione.

Allorché ci comunichiamo, tutto questo mistero passa in noi per rimanerci.

Il Padre è in noi per comunicarci il suo Pensiero e ridirci il suo Verbo; lo Spirito Santo per fissarlo in noi.

E se il nostro fervore risponde alla buona volontà di Dio, ciascuna comunione provoca una comunicazione più intima nel segreto dell'anima nostra illuminata dalla fede, e fissa un nuovo tratto di rassomiglianza con Gesù impresso dal suo divino Spirito.

Noi siamo abbeverati dallo Spirito ( 1 Cor 12,13 ), dice S. Paolo.

Infatti la comunione non ci dà solo la carne di Gesù, ma anche il suo Spirito che si insinua in noi come un sangue purissimo per fare nell'anima nostro ciò che il sangue fa nel nostro corpo.

Egli è principio di vita.

Come diresse l'uomo in Gesù dal primo all'ultimo giorno della sua vita mortale, e ispirò il suo pensiero e il suo amore, lo Spirito Santo si fa nostro governatore e presiede in noi alla nostra vita soprannaturale.

In Gesù e nel comunicante, vi è il medesimo Spirito di vita, il medesimo Principio d'attività.

Il comunicante sia docile alle sue ispirazioni, e ci sarà ben presto rassomiglianza perfetta, perché la medesima grazia deve produrre le medesime virtù, il medesimo Spirito suscitare i medesimi atti.

Perciò si vedono i santi arrivare a una tale rassomiglianza con Gesù che veramente non fanno più con lui che un sol cuore ed un'anima sola.

Essi vedono tutte le cose come Gesù, giudicano come lui, hanno i medesimi desideri, i medesimi voleri, il medesimo amore.

Cor Pauli, cor Christi, diceva S. Giov. Crisostomo: " Il cuor di Paolo è il cuor di Cristo ".

L'Apostolo lo aveva dichiarato dicendo: « Se vivo, non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me » ( Gal 2,20 ).

La comunione mira a farci perdere la nostra vita propria, per sostituirle la vita di Cristo; e Gesù dichiarò egli stesso quest'intenzione:

Come io vivo per mio Padre, colui che mi mangia vivrà per me ( Gv 6,57 ).

Insomma la comunione ha per scopo di far altri Cristi, altri figli di Dio.

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