Mezzi di perfezione

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Riflessione

1 - La riflessione è il primo degli elementi direttamente costitutivi della meditazione, che indica un certo lavoro discorsivo dell'intelligenza.

Lo scopo intellettuale della riflessione è di intendere sempre meglio l'amore di Dio per noi, come si manifesta nel mistero, nella massima della Sacra Scrittura, nella virtù praticata da Gesù Cristo, o nel dono divino che forma il soggetto della meditazione e così convincerci sempre più dell'invito ad amarlo rivolto da Dio all'anima nostra.

2 - Le riflessioni, secondo S. Giov. Batt. La Salle, si devono fare su quello che insegna la fede, ponendo mente a quanto dice la Sacra Scrittura sul soggetto della nostra meditazione e devono essere ripetute, specialmente dai principianti, con qualche piccola variante, avendo cura che « siano per lo più tenere e affettuose ».

3 - Il lavoro dell'intelligenza nel fare le riflessioni deve durare solo quanto basta per condurre l'anima alla conversazione affettuosa con Dio, cioè a produrre nell'anima stessa un'attuale convinzione di essere amata da Dio e invitata a riamarlo.

Sarebbe tuttavia un errore credere che possiamo interrompere o smettere la riflessione appena sentiamo qualche pio affetto, che potrebbe subito svanire lasciandoci nel vuoto; bisogna invece insistere alquanto, finché la volontà si sia sicuramente mossa, così da poter rimanere almeno per qualche tempo nel suo atteggiamento affettuoso.

4 - Le riflessioni si possono fare con un dato ordine come ad esempio sulla Passione di Gesù si può considerare:

« Chi soffre? Che cosa soffre? Perché? Con quali disposizioni? »

ovvero con maggior libertà purché conducano allo scopo di farci intendere meglio l'amore di Dio per noi che si manifesta nel mistero meditato.

5 - Alle anime che per una certa mobilità dell'immaginazione e del pensiero, hanno grandissima difficoltà a fermarsi su un'idea determinata per approfondirla con riflessioni alquanto ordinate, S. Teresa suggerisce un altro modo per concatenare alcuni pensieri che eccitino l'amore.

Consiste nel recitare molto lentamente una preghiera vocale sostanziosa, fermandosi a considerare con attenzione il senso delle parole e prendendone occasione per formare alcune riflessioni ed esprimere affetti.

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