Pensieri sulle Regole e Costituzioni 1949

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Esercizi di pietà

L'Orazione ( Reg. e Cost. Cap. 8 art. 74,1º )

"L'orazione è come una manna per l'infinità dei gusti amorosi e delle soavità che essa dà a quelli che la praticano.

Ma essa è segreta perché scende prima della chiarezza di qualsiasi scienza nella solitudine mentale nella quale l'anima tratta sola a sola con Dio"

"Essa si dice meditazione fin al momento in cui ha prodotto il miele della divozione;

dopo si converte in contemplazione" ( S. Francesco di Sales ).

S. Tommaso fa consistere l'orazione nello stabilire i principi cioè il soggetto della meditazione;

nelle considerazioni e ragionamenti;

nello sguardo dell'anima che considera l'oggetto, si ferma alla verità, la gusta ecc.

Il P. de Maumigny fa entrare nell'orazione ogni esercizio di pietà dalla corona del Rosario e la Via Crucis meditati, le letture meditate, fino alla meditazione propriamente detta, la contemplazione acquisita e l'applicazione dei sensi, l'orazione affettiva di semplicità o di raccoglimento.

Tutte queste distinzioni relative specialmente alla maniera, alla forma, al grado dei movimenti dell'anima verso Dio, si riassumono quindi:

- alla meditazione nella quale domina la ricerca di Dio in un'attività piuttosto intellettuale se essa è discorsiva, e piuttosto cordiale se essa è affettiva;

- alla contemplazione nella quale domina il possesso di Dio, in un'attività spirituale raccolta, pacifica e attenta e che rimane pur sempre un'attività perché contemplare, adorare, amare, abbandonarsi sono atti.

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