Supplemento alla III parte

Indice

Articolo 2 - Se questo sacramento vada amministrato in qualunque malattia

Pare che questo sacramento vada amministrato in qualunque malattia.

Infatti:

1. S. Giacomo [ Gc 5,14s ], promulgando questo sacramento, non determina alcuna malattia particolare.

Quindi esso va amministrato in tutte.

2. Quanto più un rimedio è efficace, tanto più deve essere generale.

Ora, l'estrema unzione è molto più efficace della medicina corporale.

Quindi essa va amministrata a tutti, come la medicina corporale.

In contrario:

Questo sacramento è da tutti chiamato estrema unzione.

Ma non tutte le malattie conducono in punto di morte: poiché, come dice Aristotele [ De long. et brev. vitae 1 ], certe infermità prolungano l'esistenza.

Perciò non è necessario amministrare questo sacramento in tutte le malattie.

Dimostrazione:

L'estrema unzione è l'ultimo rimedio che la Chiesa può dare, quasi come disposizione prossima alla gloria.

Perciò essa va amministrata soltanto a chi si trova in uno stato di malattia mortale, per cui si teme prossima la morte.

Analisi delle obiezioni:

1. Qualunque malattia, aggravandosi, può causare la morte.

Quindi, in riferimento al genere della malattia, questo sacramento può essere sempre amministrato: poiché S. Giacomo in proposito non fa alcuna determinazione.

Tenuto conto però del modo e del grado della malattia, esso non può venire sempre amministrato a tutti gli infermi.

2. L'effetto principale della medicina corporale è la salute fisica, di cui tutti i malati hanno bisogno; quello dell'estrema unzione invece è lo stato di benessere spirituale necessario a chi esce da questo mondo e si avvia alla gloria.

Quindi il paragone non regge.

Indice