Supplemento alla III parte

Indice

Articolo 3 - Se questo sacramento vada amministrato ai pazzi e ai dementi

Pare che questo sacramento vada amministrato ai pazzi e ai dementi.

Infatti:

1. Tali infermità sono pericolosissime, e presto dispongono alla morte.

Ma a ogni pericolo bisogna porre un rimedio.

Quindi a tali persone va amministrato questo sacramento, che è un rimedio all'umana infermità.

2. Il sacramento del battesimo è più nobile dell'estrema unzione.

Ma il battesimo, come si è visto [ cf. In 4 Sent., d. 4, q. 3, a. 1, sol. 3; III, q. 68, a. 12 ], viene amministrato ai pazzi.

Quindi va loro amministrata anche l'estrema unzione.

In contrario:

Questo sacramento va dato soltanto a chi lo capisce.

Ma i pazzi e i dementi non possono capirlo.

Quindi non va loro dato.

Dimostrazione:

Per raggiungere l'effetto di questo sacramento conta molto la devozione di chi lo riceve, il merito personale di chi lo amministra e il merito generale di tutta la Chiesa, come risulta dal modo deprecatorio della forma sacramentale.

Perciò l'estrema unzione non può essere amministrata a coloro che non possono né capirla né riceverla con devozione: tanto meno quindi ai pazzi e ai dementi, i quali potrebbero mancare di riverenza al sacramento con azioni indegne; a meno che non abbiano momenti di lucidità durante i quali possano capire il valore dei sacramenti.

E in questo caso [ l'estrema unzione ] potrebbe essere loro amministrata.

Analisi delle obiezioni:

1. Anche se tali persone si trovano in pericolo di morte, non si può applicare loro il rimedio se mancano di devozione.

Quindi non va loro amministrato il sacramento.

2. Il battesimo non richiede il moto del libero arbitrio, poiché viene dato principalmente contro il peccato originale, il quale non viene cancellato in noi per nostra volontà.

Tale moto è invece richiesto nell'estrema unzione.

Quindi il paragone non regge.

- Inoltre l'estrema unzione non è così necessaria come il battesimo.

Indice