Relazione generale 1966-1972

8.00 Rapporti con la Congregazione dei Religiosi e degli Istituti Secolari

Sono stati improntati da parte nostra all'ossequio e alla piena accettazione delle sue attribuzioni nei confronti di tutti gli Istituti canonicamente approvati ed eretti.

Non abbiamo mai posto in discussione l'iniziativa della Congregazione nell'organizzare le Conferenze degli Istituti Secolari, previste dal documento "Perfectae Caritatis".

D'altra parte, questa è l'unica vera garanzia per quel pluralismo di istituzioni costantemente favorito dal governo della Chiesa.

Pur comprendendo la cautela con la quale la Sacra Congregazione procede di fronte ai fermenti innovatori, mai abbiamo ritenuto che la Sacra Congregazione potesse essere un ostacolo per il migliore avvenire degli Istituti Secolari.

Siamo sempre stati dell'avviso che occorra mai abbandonare la linea del rispetto e della giusta dipendenza unite con la massima franchezza e la fiducia nel presentare alla Sacra Congregazione le proprie convinzioni maturate nell'assiduità quotidiana intesa a corrispondere alla divina volontà.

Da parte dei responsabili della Sacra Congregazione, specialmente preposti al settore degli Istituti Secolari, siamo sempre stati onorati e incoraggiati da una chiara stima e da un manifesto apprezzamento.

Purtroppo le molte incombenze ci hanno impedito di fare tutto ciò a cui venivamo consigliati ed esortati anche per il bene degli interessi comuni a tutti gli Istituti Secolari.

Ritengo, che il nuovo Consiglio Generalizio e specialmente il nuovo Presidente della Unione debbano cercare di corrispondere al massimo a tali inviti.

Infatti, non possiamo trascurare la nostra collaborazione, anche se modesta, affinché il nostro stato di vita possa essere meglio illustrato e determinato sia nel nuovo codice di diritto canonico, sia nelle direttive pastorali che dovranno essere impartite a tutta la Chiesa.

Non si dimentichi tra l'altro, che attualmente l'Opus Dei non è più Istituto secolare, mentre gli Istituti Secolari esistenti sono quasi tutti femminili.

Gli Istituti secolari maschili più cospicui sono sacerdotali.

Tra gli Istituti esistono poi notevoli differenze, alcuni hanno più l'apparenza di vere e proprie congregazioni, altri invece tendono a esasperare la nota caratteristica della secolarità in termini forse tendenzialmente secolaristici.

In genere non si può affermare che gli Istituti Secolari abbiano raggiunto quel ruolo e quella incidenza che ci si attendeva.

Molta parte del clero li ignora, e parimenti li ignora la stragrande maggioranza dei fedeli.

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