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Spirito dell'Unione

9. L'intimità con Cristo, contemplato nella sua crocifissione gloriosa, pienamente glorificata dalla sua resurrezione, costituisce il clima della vita spirituale e apostolica dei Catechisti, non come semplice fatto emotivo, ma come rapporto costante, colloquio ininterrotto, reciprocità di vita, scambio d'amore attraverso la croce, fonte di gioia e di contentezza verso il Signore: "Tu ami me, io amo te" in ogni cosa. ( Diario FL 16 sett 1913 )
I membri dell'Unione vivono con tenerezza l'intimità con Gesù Crocifisso uniti con Maria Immacolata, capolavoro della redenzione, a lei affidati come figli per il consenso dato ai piedi della croce e considerano la Vergine Immacolata come Patrona della Unione.
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10. I membri dell'Unione, adorando le piaghe del Signore Gesù Crocifisso, vivono l'intima unione con il Padre, lo lodano e lo ringraziano per il dono del Figlio, incarnato, morto e risorto, massima rivelazione dell'Amore, suprema manifestazione della sapienza e potenza di Dio. ( Gv 4,9; Gv 3,16; 1 Cor 2,4ss )
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11. I Catechisti riconoscono nello Spirito Santo, promesso da Gesù nell'imminenza del suo sacrificio, colui che intercede nei nostri cuori con gemiti inesprimibili il maestro interiore ( Rm 8,26 ) che insegna la verità di Gesù, ( Gv 16,8 ) la sorgente della condivisione con Cristo crocifisso risorto.
Docili all'azione dello Spirito di Gesù, rimangono in lui, per essere, nel mondo, mente, cuore e mano di Cristo.
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12. Uniti a Cristo Crocifisso i membri dell'Unione svolgono i loro compiti familiari, professionali, economici, politici, culturali, come realtà in cui si esercita l'attrazione salvifica del Signore crocifisso, come luogo d'incontro con Dio, come strumento della propria santificazione, come occasione per una specifica testimonianza di amore resa a Dio creatore e redentore, nel servizio all'uomo.
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13. I membri dell'Unione coltivano in se stessi gli stessi sentimenti che furono in Cristo ( Fil 2,5 ) Crocifisso, e memori della sua parola: "Quando sarò elevato da terra, attirerò tutto a me", ( Gv 12,32 ) condividono le situazioni, le sofferenze, le gioie, le speranze, le delusioni degli uomini, le contraddizioni e le ambiguità delle vicende umane, come espressione di carità solidale ( Lc 6,27-28 ) per un discernimento nello Spirito di Gesù dei segni di Dio, Creatore e Redentore, al fine di orientare tutte le cose a Dio, nella loro consistenza e autonomia, e di cooperare, con il servizio all'uomo, alla riconciliazione e ricapitolazione di ogni cosa in Cristo.
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14. I Catechisti, volgendo lo sguardo a Colui che è stato trafitto e dal cui cuore squarciato uscì sangue e acqua, vivono filialmente la loro appartenenza alla Chiesa, nata dal costato trafitto di Cristo. ( Gv 19,34.37 ) Dalla Chiesa ricevono l'interpretazione, la regolazione e l'approvazione della loro forma di vita e del mandato che contrassegna la loro partecipazione al servizio che la Chiesa rende al mondo.
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15. I membri dell'Unione per realizzare le finalità specifiche dell'Unione, nell'intimità con Gesù Crocifisso, animano la loro vita con lo spirito di fede, di zelo, di fraternità, di umiltà e di riparazione.
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16. Per lo spirito di fede, i Catechisti considerano ogni cosa in Cristo Crocifisso, per tutto fare con la mira a Dio, secondo il cuore di Cristo, per tutto ricevere dalla mano del Padre, secondo l'esempio di Cristo.
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17. Spinti dall'amore di Cristo e animati dallo spirito di fede, i Catechisti praticano lo spirito di zelo, che si esprime nella partecipazione allo zelo di Gesù Crocifisso per la salvezza degli uomini: Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. ( Gv 15,13; 2 Cor 5,14 )
18. Per lo spirito di fraternità, i Catechisti realizzano tra loro, nella diaspora secolare, quella unione fraterna e quella comunione di vita per la quale Gesù ha pregato nell'imminenza del suo sacrificio: "Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato." ( Gv 17,21 )
19. Lo spirito di umiltà è vissuto in primo luogo come coscienza di sé alla luce di Gesù Crocifisso, il quale umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. ( Fil 2,8 )
Ciò contro la disordinata ricerca della stima di sé, e contro ogni forma di pusillanimità e di scoraggiamento: è Dio infatti che suscita in voi il volere e l'operare secondo i suoi benevoli disegni: "Fate tutto senza mormorazioni e senza critiche …". ( Fil 2,13-16 )
In secondo luogo come servizio umile sull'esempio di Gesù alla lavanda dei piedi: Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. ( Gv 13,15 )
20. Lo spirito di riparazione comporta la partecipazione amorosa a Cristo Crocifisso, per riparare al peccato, ostacolo all'effusione del suo amore per il mondo; illumina la vita penitente; compie ciò che manca alla passione di Cristo per la Chiesa.
In questo senso è consolazione di Cristo Crocifisso e della Vergine Addolorata.
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9 Fra Leopoldo 27 settembre 1908;
Segretario del Crocifisso Cap 8;
Sussidi 7;
Lumen gentium 63
14 Lumen gentium Cap 4;
Apostolicam actuositatem