Statuti e Regolamenti del 1926

Voto e virtù di Castità

Art. 51. - Per il Voto di Castità il Catechista rinuncia al matrimonio, e si obbliga, con un nuovo titolo, a evitare tutto ciò che viene proibito dal sesto e dal nono Comandamento.

Art. 52. - I Catechisti ricordando che ogni mancanza alla virtù della Castità è una violazione del Voto, non trascurino nulla di ciò che può contribuire all'acquisto di detta virtù, e perciò pratichino fedelmente quanto segue:

1) Domandino la bella virtù ogni giorno a Dio, per l'intercessione di Maria SS. Immacolata;

2) Combattano continuamente la superbia, causa prima del vizio impuro, e si sforzino d'imitare la purezza di quei Santi che furono modelli perfetti di detta virtù, cominciando dal seguirli nella pratica costante della mortificazione cristiana;

3) Resistano coraggiosamente alle attrattive dei piaceri, come a grandi impedimenti all'amor di Dio;

4) Custodiscano e facciano spiccar in sé, con tutta l'attenzione possibile, la santa virtù della purezza, ritenendo che essa diventa tanto più facile, quanto più è praticata con fervore e diligenza;

5) Fuggano non solo i pensieri, le immaginazioni e gli affetti palesemente contrari alla purezza, ma anche tutto ciò che, riferendosi a venustà e ad attrattive, non presenti, a tutta prima, pericolo immediato, perché su questo pendio il terreno è sdrucciolevole.

6) Evitino con diligenza parole, canti, espressioni, burle e spiritosità che contengano qualche idea di immodestia;

7) Non s'intrattengano con persone d'altro sesso da soli, se non per necessità o per carità, e in tali circostanze siano brevi, evitino le espressioni di confidenza, i modi gioviali non convenienti a persone rispettabili, e tutto ciò che può oltrepassare i limiti della semplice cristiana urbanità;

8) Osservino diligentemente in tutte le circostanze della vita, la modestia degli occhi, e ritengano il senso della vista come il più pericoloso per la bella virtù;

9) Non fissino mai volontariamente umana bellezza, anche se rivestita d'innocenza e di pietà, ma tengano quel contegno modesto e disinvolto, che fa evitare tutto ciò che ha dell'esagerato o può attirare l'attenzione del prossimo.

10) Custodiscano con somma diligenza gli altri sensi esterni, specialmente gli orecchi, il tatto, e frenino la lingua, conservandosi in pace nella pratica della riservatezza, del raccoglimento e del silenzio;

11) Fuggano l'ozio e osservino la sobrietà nel mangiare e nel bere, specialmente riguardo al vino e ai liquori;

12) Evitino, nelle relazioni col prossimo, le familiarità, le affezioni troppo sensibili, e usino grande prudenza nella scelta degli amici;

13) Si astengano assolutamente dalle occasioni e dagli spettacoli pericolosi, e non leggano né tengano libri, periodici, giornali, e qualsiasi altro oggetto contenente qualche pericolo per la bella virtù;

14) Si ricordino sovente della presenza di Dio e usino per la propria persona la modestia cristiana, vietandosi le minime azioni, gli sguardi e i pensieri opposti all'evangelica virtù;

Art. 53. - Ogni sabato i Catechisti recitano alcune preghiere determinate dal Presidente Generale, e offrono almeno una mortificazione di loro scelta, per ottenere, con l'intercessione dell'Immacolata, Regina dei Vergini, una grande purezza di corpo, di spirito, di cuore.

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