Statuti e Regolamenti del 1926

Voto e virtù d'Obbedienza

Art. 54. - Per il Voto d'Obbedienza, il Catechista contrae l'obbligo di obbedire ai legittimi Superiori della Congregazione, in ciò che riguarda l'osservanza delle Regole, delle Costituzioni e dei Sacri Voti, ogni volta che essi comandano " in virtù di santa Obbedienza".

Art. 55. - Il Presidente Generale, il Vice-Presidente Generale e il Presidente Provinciale, usino di questa autorità solamente in casi gravi e, in tali circostanze, impongano il precetto formale per iscritto, o in presenza di due testimoni.

Art. 56. - I Consiglieri Generali e i Presidenti locali non si servano della loro autorità per vincolare i Catechisti con precetto formale.

Art. 57. - I Catechisti continuano a rimanere soggetti ai Superiori esterni per titolo naturale, professionale, civile ed ecclesiastico, ma nelle cose per le quali non dipendono da alcuno, e in tutto quello che riguarda direttamente o implicitamente la vita della Congregazione, sono tenuti a obbedire ai Superiori della medesima.

Di più, ogni Catechista deve ritenere ai Superiori della Congregazione come Rappresentanti di Dio incaricati di regolare la sua condotta nei rapporti con gli altri Superiori.

Art. 58. - Quantunque il Voto d'Obbedienza dia forza ai Catechisti per obbedire con maggior prontezza e perfezione ai loro superiori esterni, tuttavia non è punto cresciuta, in virtù del Voto, la dipendenza che essi hanno rispetto a detti superiori e le mancanze contro l'obbedienza ad essi dovuta, non cambiano affatto di natura.

Art. 59. - I Catechisti devono considerare il Voto d'Obbedienza come il mezzo più potente per vincere le insidie del demonio, per attirare le grazie di Dio, rendere meritorie le proprie azioni, seguire più da vicino le orme di N. S. Gesù Cristo e giungere alla più alta perfezione.

Art. 60. - I Catechisti che vivono in comune, cerchino di essere il buon esempio degli altri nell'obbedienza.

Art. 61. - Per rendere la loro Obbedienza sempre più perfetta i Catechisti devono:

1) Avvezzarsi a vedere N.S. Gesù Cristo nella persona del Presidente, chiunque esso sia, e a obbedirgli con riverenza e amore, come a Dio stesso;

2) Affezionarsi all'obbedienza per amore del Divin Modello Gesù Cristo "fatto obbediente fino alla morte e morte di Croce";

3) Conoscere perfettamente ciò che riguarda l'eccellenza, i motivi, i gradi dell'obbedienza e sforzarsi per acquistarne la perfezione;

4) Eseguire gli ordini dei Superiori con prontezza, docilità ed esattezza anche nelle cose difficili o ripugnanti alla natura, e rinunziare interiormente al proprio volere e giudizio, conformandoli in tutte le cose, dove non si conosce peccato, ai voleri e ai giudizi dei medesimi Superiori;

5) Consegnare ogni anno al Presidente, per la correzione e l'approvazione, un Regolamento - orario adatto alla propria condizione, e avere, per il medesimo Presidente, per la più grande sommessione, non solo nelle cose obbligatorie, ma anche al minimo cenno o desiderio della sua volontà;

6) Chiedere al Presidente i permessi particolari per le cose di qualche importanza, come dedicarsi a studi, a insegnamenti, a lavori straordinari, accettare un impiego, cambiare residenza, accingersi a un viaggio, ecc.;

7) Ricordarsi che ai Superiori della Congregazione non si deve nascondere nulla di ciò che riguarda l'osservanza esterna delle Regole e Costituzioni, e che, approfittando del colloquio privato che deve aver luogo ogni settimana, possono liberamente aprire ad Essi l'animo loro per avere consigli e avvisi adatti al genere di vita abbracciato;

8) Far conoscere al Presidente gli ordini e le proibizioni dei superiori esterni e domandargli consigli sul modo di eseguirli; evitare di impegnarsi in qualsiasi modo senza il permesso del medesimo Presidente;

9) Dipendere dal Presidente circa la lettura e la corrispondenza, presentandogli l'elenco dei libri a loro uso, consultandolo su quelli che desiderano acquistare, ricevere o dare in prestito, e manifestargli il motivo di ogni corrispondenza continuata;

10) Essere esatti nell'osservare con lo spirito non solo le Costituzioni, le Regole del Governo, il Regolamento-Orario, le Consuetudini delle Sedi; ma anche tutti gli obblighi di famiglia, di società, d'impiego, avendo sempre l'intenzione di obbedire unicamente a Dio in tutte le azioni della vita.

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