La perseveranza nella vita cristiana
e la divozione a Gesù Crocifisso

Antecedenti storici

Nel 1904 le leggi laiciste del Combes vietano alla scuola cattolica di essere tale, anzi di esistere.

Non deve più esistere né la scuola cattolica, né debbono esistere i religiosi che vi si dedicano come educatori.

Le scuole cattoliche debbono chiudere, i religiosi debbono o secolarizzarsi o espatriare, insomma l'educazione cattolica deve essere bandita come attentato alla libertà, all'emancipazione dell'uomo.

Anche i Fratelli sono costretti ad emigrare.

La Casa Generalizia viene da Parigi trasferita nel Belgio e molti Fratelli sono costretti ad espatriare.

Eppure i Superiori del Secondo Noviziato considerano veramente pericoloso per l'esistenza della loro opera di educatori " non i Combes e i suoi compagni, bensì i Fratelli che hanno perduto lo spirito di Gesù Cristo ".1

Il Fratello Anacletus, vicepresidente del secondo Noviziato, parlando ai secondi novizi a sua volta ripeteva un'affermazione del Papa Leone XIII al Superiore Generale Frère Joseph:

" Senza le opere di perseveranza, buona parte dei provvidi frutti dell'educazione religiosa impartita nelle scuole primarie rischiano di restare nulli.

Occorre che i frutti conseguiti nelle classi siano sviluppati nelle opere ".

Occorre ancora osservare che ci troviamo nei tempi in cui si avverte sempre più l'esigenza di un impegno del laicato cattolico nella vita della Chiesa e nella vita della società.

" Per comprendere la nascita dell'Unione non basterebbe tuttavia tenere conto delle difficoltà e degli ostacoli che si frapponevano all'esistenza stessa delle Scuole cattoliche, occorre pure considerare i fermenti di rinnovamento e la volontà di inserimento dei cattolici, in quanto tali, nei vari campi della vita culturale, sociale e politica ".2

Nell'intento di corrispondere alla sua vocazione e all'esortazione dei Superiori, preoccupati di aiutare la perseveranza nella vita cristiana degli allievi ed ex allievi, Fr. Teodoreto concepisce il primo germe dell'Unione, durante il suo secondo Noviziato a Lembecq-Lez-Hal ( Belgio ) nel 1906.

L'idea concepita è semplicissima.

Formare un'associazione di giovani veramente buoni per aiutare a condurre nel mondo una vita intensamente cristiana e animarli all'apostolato catechistico.

Sarà questa l'idea che, arricchita in modo qualificante dalle luci derivanti dagli incontri con Fra Leopoldo, sarà resa operante dal comando del Signore: " Dirai al Fratello Teodoreto che faccia ciò che ha nella mente ".

Indice

1

Nel 1906 il 5 agosto nella Casa madre, mentre si era sotto l'incubo dell'espulsione dei Fratelli dalla Francia in una Conferenza ai secondi novizi ci dicevano in modo solenne e con la massima autorità queste precise parole: "Le piaghe dell'Istituto non sono i Combes e i suoi compagni, bensì i Fratelli che hanno perduto lo spirito di Gesù Cristo".
"Il nostro apostolato richiede, per essere fecondo, purità d'animo e di corpo, unzione di grazia, carità ardente, zelo illuminato, santità di vita, ecc.. e dove prenderemo noi tutte queste sante virtù se non nella solitudine dove Gesù Cristo e il nostro santo Fondatore ci insegnano con le parole e con l'esempio che si devono prendere!". Cfr. Fr. Teodoreto , Quaderno 2 pag. 166.

2 Cfr. punto 1 "Le origini dell'Unione" ne "L'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata" scritto da D. Conti sul "Bulletin" e ripubblicato sul numero speciale del "Bollettino l'amore a Gesù Crocifisso" (anno 1995).