Scheda 1 |
La riflessione avviata dalla Scheda 1 parte dalla constatazione che moltissima gente crede in Dio, ma di Dio ha un’idea vaga, secondo noi Cristiani abbastanza errata.
È un Dio fatto "a misura dei propri bisogni e delle proprie pigrizie".
Un Dio che deve mettere cerotti sulle piaghe della vita, e non deve emettere "comandamenti".
Che si chiami Dio, Allah, Visnù, non importa.
Che si debba chiamare in aiuto recitando un’avemaria ( il "padrenostro" è troppo lungo, e chi lo sa più? ), portando un cornetto o accendendo un cero, non importa.
Importante è che al richiamo venga, e aiuti.
Si tenta di far riscoprire ai Cristiani il volto autentico del nostro Dio, Padre, pieno di forza e di amore, che rispetta la debolezza ma chiama a nutrirsi di certezze per essere forti.
Egli, attraverso suo Figlio Gesù, ci ha rivelato non solo la sua esistenza, ma la sua faccia: Padre ricco di misericordia; ci suggerisce come vivere i nostri giorni; i suoi comandamenti non sono ordini di un tiranno, ma "i semafori della vita" , indispensabili perché non si cada tutti nel disordine e nel caos.
La riflessione porta poi a soffermarsi sul dialogo tra il Cristianesimo e le altre religioni.