Ci sono diverse leggi sulla schiavitù ( Es 21,2-11,20-21,26; Es 25,39-55; Dt 15,12-18 ).
Non dobbiamo concludere da queste leggi che Dio approvava la schiavitù.
Piuttosto, Dio permetteva la pratica di uomini caduti ma la regolava per ridurre gli aspetti negativi e la disumanità della schiavitù.
Infatti, non c'era mai in Israele un mercato di schiavi in cui le persone venivano vendute, come fra i Fenici al tempo di Israele oppure in Europa fino a qualche secolo fa.
Invece gli Israeliti che diventavano schiavi andavano liberati dopo sei anni, e nessuno schiavo poteva essere maltrattato.
Possiamo paragonare queste leggi a quelle sul divorzio ( Dt 24,1-4 ), che Gesù insegnò ( Mc 10,2-12 ) erano per la durezza del cuore degli Israeliti.
Il proposito di Dio era niente divorzio, ma lo permetteva nella legge per regolarlo quando succedeva.
Per un approfondimento, vedi il commento su Deuteronomio 24,1-4.
Per la schiavitù nel Nuovo Testamento, vedi il commento su Efesini 6,5-8.