Questo brano e Gen 20,1-18 sono due racconti simili, in cui Abramo disse una bugia raccontando che Sara era sua sorella ( era in realtà sua sorellastra ) e non menzionando che era pure sua moglie.
( C'è un caso simile con Isacco in Gen 26,7-11 ).
Come conseguenza, uscì da due situazioni difficili, e diventò ancora più ricco.
Però, non dobbiamo dire che Dio lo fece prosperare, né lo lasciò prosperare, per la sua bugia.
La Bibbia non interpreta l'evento così.
Invece possiamo dire che Dio lo fece prosperare nonostante la sua bugia, nonostante la sua mancanza di fiducia nella protezione di Dio.
Questo è un tema ricorrente nella Bibbia.
Tutti i protagonisti pii, tutti gli eroi della fede ( tranne Gesù ) erano peccatori e responsabili per i loro errori, ma Dio li usò comunque per compiere il suo proposito.
In questo caso, vediamo che nella provvidenza di Dio Sara fu preservata affinché potesse essere la madre del figlio promesso ad Abramo, non al faraone o ad Abimelec.
Vedi anche i commenti su Esodo 1,15-21; Giosuè 2,4-5; 1 Samuele 16,2; 2 Re 6,19.