Isaia |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Contro Damasco e Israele |
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1 Oracolo su Damasco. Ecco, damasco sarà eliminata dal numero delle città, diverrà un cumulo di rovine. |
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2 Le sue borgate saranno abbandonate per sempre; saranno pascolo dei greggi che vi riposeranno senza esserne scacciati. | |||
3 A Efraim sarà tolta la cittadella, a Damasco la sovranità. Al resto degli Aramei toccherà la stessa sorte della gloria degli Israeliti, oracolo del Signore degli eserciti. |
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4 In quel giorno verrà ridotta la gloria di Giacobbe e la pinguedine delle sue membra dimagrirà. | |||
5 Avverrà come quando il mietitore prende una manciata di steli, e con l'altro braccio falcia le spighe, come quando si raccolgono le spighe nella valle dei Rèfaim. |
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6 Vi resteranno solo racimoli, come alla bacchiatura degli ulivi: due o tre bacche sulla cima dell'albero, quattro o cinque sui rami da frutto. Oracolo del Signore, Dio di Israele. |
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7 In quel giorno si volgerà l'uomo al suo creatore e i suoi occhi guarderanno al Santo di Israele. | |||
8 Non si volgerà agli altari, lavoro delle sue mani; non guarderà ciò che fecero le sue dita, i pali sacri e gli altari per l'incenso. |
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9 In quel giorno avverrà alla tue fortezze come alle città abbandonate che l'Eveo e l'Amorreo evacuarono di fronte agli Israeliti e sarà una desolazione. | |||
10 Perché hai dimenticato Dio tuo salvatore e non ti sei ricordato della Roccia, tua fortezza. Tu pianti perciò piante amene e innesti tralci stranieri; |
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11 di giorno le pianti, le vedi crescere e al mattino vedi fiorire i tuoi semi, ma svanirà il raccolto in un giorno di malattia e di dolore insanabile. | |||
12 Ah, il rumore di popoli immensi, rumore come il mugghio dei mari, fragore di nazioni come lo scroscio di acque che scorrono veementi. | |||
13 Le nazioni fanno fragore come il fragore di molte acque, ma il Signore le minaccia, esse fuggono lontano; come pula sono disperse sui monti dal vento e come mulinello di polvere dinanzi al turbine. | |||
14 Alla sera, ecco era tutto uno spavento, prima del mattino non è già più. Questo è il destino dei nostri predatori e la sorte dei nostri saccheggiatori. |
Indice |
17,1-14 | Parole di condanna per il regno di Damasco e il regno settentrionale d'Israele 17,1 Oracolo su Damasco: malgrado questo titolo, Damasco è presa in considerazione solo nella prima strofa e in parallelismo con Israele che sarà il soggetto delle strofe seguenti. L'oracolo può datare dal 735 circa, quando Damasco e Israele erano alleati contro Giuda ( cf. Is 7,1+ ). Damasco sarà presa da Tiglat-Pilèzer nel 732 e Samaria da Sargon nel 721. |
17,2 | Le sue borgate saranno abbandonate: secondo il gr.; l'ebr. ha: « ( saranno ) abbandonate le borgate d'Aroer »; ma si conoscono solo due Aroer: uno in Moab, sull'Arnon, l'altro nel territorio di Gad, dunque molto lontano da Damasco. |
17,3-4 | Èfraim e Giacobbe: designazioni del regno settentrionale d'Israele. |
17,5 | valle dei Refaìm: a ovest di Gerusalemme. il mietitore: conget.; il. TM ha: « la messe ». |
17,7-8 | I vv 7-8, che annunziano una conversione, sembrano un'aggiunta a questo oracolo di sventura. |
17,8 | pali sacri: oggetti di culto idolatrici. |
17,9 | l'Eveo e l'Amorreo: popolazioni cananee che abitavano un tempo nella terra di Canaan ed erano state scacciate dagli Israeliti. come alle città abbandonate: BJ traduce: « come lo furono i boschi e le selve ». Invece dei boschi e delle selve, il greco, seguito da BC, parla di amorréi e di evéi, vinti dagli israeliti al momento della conquista di Canaan. Èt possibile che sia il testo primitivo. In ogni caso, l'invasione attuale è messa in parallelo con la gloriosa conquista del paese, sotto Giosuè. |
17,10 | giardini ameni: si allude probabilmente ai cosiddetti giardini di Adone, vasi o ciotole in cui erano piantate erbe che germogliavano e avvizzivano in breve tempo, a simboleggiare l'apparizione e la rapida scomparsa del dio della vegetazione Adone. Vedi anche Is 1,29-30. piante amene: allusione ai « giardini di Adonide », piantagioni effimere che si facevano spuntare in onore del dio della vegetazione, Adonide-Tammuz ( cf. Ez 8,14 ). |
17,12-14 | I vv 12-14 devono riferirsi all'invasione di Sennàcherib e alla liberazione di Gerusalemme nel 701 ( confrontare Is 29,5-7 e Is 37,36 ). |