Qoèlet è un libro particolare nella Bibbia, con il suo forte pessimismo e cinismo, almeno prima degli ultimi versetti.
Sembra molto diverso dal messaggio del resto della Bibbia.
Infatti, alcuni ritengono che un ateo stesse parlando nel libro ( o che qualcuno che crede in Dio stesse spiegando quello che un ateo dovrebbe pensare ), per cui è un punto di vista sbagliato, fino a quando il vero atteggiamento della vita è dato in Qo 12,13-14
Ma non è necessario interpretare il libro in questo modo.
Ci sono alcune chiavi di lettura di Qoèlet.
La prima è che Dio creò tutto buono, in parte per darci piacere, affinché ringraziamo Dio per quello che ci dà.
Ma noi prendiamo quello che Dio ha creato e cerchiamo significato e soddisfazione in esso, piuttosto che in Dio.
E sempre la creatura ci delude, perché non è Dio e non può soddisfarci.
La seconda è in Gen 3,16-19 e Rm 8,19-22.
In Genesi, vediamo che come conseguenza del peccato di Adamo e Eva, quello che è buono viene maledetto, per esempio il rapporto fra uomo e donna, e il lavoro di custodire la terra.
Rimangono cose buone create da Dio, ma sono difficili.
Paolo lo conferma in Romani, affermando che "la creazione è stata sottoposta alla vanità … geme ed è in travaglio".
Così in Qo 1,12-2,11, l'Autore dimostra che la saggezza, i piaceri, le ricchezze e il lavoro - cose buone che Dio ci ha dato per il nostro godimento - non possono veramente soddisfarci, perché non sono stati creati per questo scopo e inoltre sono stati sottoposti alla vanità.
Questo non è solo il punto di vista di uno che non crede in Dio, ma anche la realtà della vita per chi crede.
Nessuno può controllare la propria vita, e le cose vanno storte per tutti.
Nessuno deve pensare che la famiglia, o il denaro, o l'educazione, o qualsiasi altra cosa possano saziarlo o preservarlo dalle difficoltà, altrimenti sarà deluso e frustrato.
Se non subito, quando muore.
Quindi, conclude l'Autore in Qo 2,24-25, tutto quello che dobbiamo fare in mezzo alla fatica del mondo caduto è godere il benessere che Dio ci dona.
Poi, per aver il vero significato della vita, dobbiamo temere Dio ( Qo 12,13 ).
Anche con questo modo di interpretare il libro, ci sono delle difficoltà in alcuni punti per capire il suo messaggio alla luce del resto della Bibbia.
Questi punti sono spiegati nelle altre risposte di questo documento.