Ci sono tre spiegazioni di questo fatto, tutte e tre vere, alcune di cui ( ma non tutte ) sono anche rilevanti in casi simili nella storia e nel presente quando alcuni muoiono per la colpa di altri.
1. I 70.000 Israeliti non erano colpevoli di aver fatto il censimento, ma non erano neanche completamente innocenti davanti a Dio.
Avevano commesso altri peccati, per cui meritavano di morire molto tempo prima.
Era per la grazia di Dio che erano ancora vivi, e Dio non era ingiusto se li fece morire.
Vedi la domanda generale, "Come si possono spiegare tutte le stragi commesse da Dio?".
2. Un principio nel modo in cui Dio creò l'umanità è la solidarietà della razza umana e dei vari raggruppamenti di persone.
Quello che fa il capo o rappresentante ha un effetto su tutti gli altri, per male ( come Adamo Rm 5,12-19 ) o per bene ( come Gesù Rm 5,15-19 ).
3. Secondo 2 Sam 24,1, Dio si era acceso d'ira contro Israele, presumibilmente per qualche peccato che la nazione aveva commesso.
Il censimento era una conseguenza di quell'ira, per cui si può dire che la morte dei 70.000 Israeliti era il giudizio di Dio per quel peccato.