1 Re 11,4 dice che il cuore di Salomone non appartenne interamente al Signore suo Dio, come il cuore di Davide suo padre.
Similmente, 1 Re 15,3 dice che il cuore di Abiia ( il nipote di Salomone ) non fu tutto quanto per il Signore, suo Dio, com'era stato il cuore di Davide suo padre ( nel senso di antenato ).
Sappiamo invece di due peccati gravi di Davide - l'adulterio con Bat-Seba e l'uccisione di Uria il marito di Bat-Seba ( 2 Sam 11 ), e il censimento di Israele ( 2 Sam 24 ).
Presumibilmente c'erano anche altri peccati.
Ma i versetti 1 Re 11,4; 1 Re 15,3 non vogliono dire che Davide era perfetto.
Due versetti dopo, in 1 Re 15,5, il peccato contro Uria è descritto, per cui quando l'Autore scrisse 1 Re 15,3 sapeva benissimo di quel peccato, ma sapeva di poter comunque descrivere il cuore di Davide come tutto quanto per il Signore.
Quindi per capire l'interpretazione dell'Autore della frase "tutto quanto per il Signore", deve per forza permettere quel peccato.
I versetti 1 Re 11,4; 1 Re 15,3 vogliono dire invece che Davide fu completamente dedicato a Yahweh, al Signore, e non agli altri dèi.
Infatti, il contrasto in 1 Re 11,4 è con Salomone, il figlio di Davide, di cui il cuore fu pervertito dalle mogli in modo che, verso la fine della sua fine, Salomone iniziasse a adorare gli dèi delle mogli.