Anna mercanteggiò con Dio, promettendo, se Dio le avrebbe dato un figlio, che l'avrebbe consacrato a Dio.
Questa preghiera non è molto diversa dalle preghiere di molti oggi: "Dio, se tu mi fai questo, io ti farò quello".
Tali preghiere sono sbagliate, sia allora sia adesso.
Non possiamo trattare con il Dio sovrano dell'universo, come se noi avessimo qualcosa di cui lui ne ha bisogno.
Quando Dio ci dà qualcosa, è per la sua grazia, non perché è in debito verso di noi.
Però, anche se la preghiera di Anna non era giusta, Dio le rispose comunque e le concedette quello che aveva richiesto.
Dio vede il cuore delle persone e giudica i veri motivi, e risponde a vere preghiere anche se sono espresse in un modo inappropriato.
Per alcuni casi simili, vedi il commento su At 19,12.