2 Re |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
3. Alcuni miracoli di Eliseo |
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L'olio della vedova |
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1 Una donna, moglie di uno dei profeti, gridò a Eliseo: « Mio marito, tuo servo, è morto; tu sai che il tuo servo temeva il Signore. Ora è venuto il suo creditore per prendersi come schiavi i due miei figli ». |
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2 Eliseo le disse: « Che posso fare io per te? Dimmi che cosa hai in casa ». Quella rispose: « In casa la tua serva non ha altro che un orcio di olio ». |
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3 Le disse: « Su, chiedi in prestito vasi da tutti i tuoi vicini, vasi vuoti, nel numero maggiore possibile. | |||
4 Poi entra in casa e chiudi la porta dietro a te e ai tuoi figli; versa olio in tutti quei vasi; i pieni mettili da parte ». | |||
5 Si allontanò da lui e chiuse la porta dietro a sé e ai suoi figli; questi porgevano ed essa versava. | |||
6 Quando i vasi furono pieni, disse a un figlio: « Porgimi ancora un vaso ». Le rispose: « Non ce ne sono più ». L'olio cessò. |
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7 Essa andò a riferire la cosa all'uomo di Dio, che le disse: « Va', vendi l'olio e accontenta i tuoi creditori; tu e i tuoi figli vivete con quanto ne resterà ». | |||
Eliseo, la Sunammita e suo figlio |
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8 Un giorno Eliseo passava per Sunem, ove c'era una donna facoltosa, che l'invitò con insistenza a tavola. In seguito, tutte le volte che passava, si fermava a mangiare da lei. |
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9 Essa disse al marito: « Io so che è un uomo di Dio, un santo, colui che passa sempre da noi. | |||
10 Prepariamogli una piccola camera al piano di sopra, in muratura, mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e una lampada, si che, venendo da noi, vi si possa ritirare ». | |||
11 Recatosi egli un giorno là, si ritirò nella camera e vi si coricò. | |||
12 Egli disse a Ghecazi suo servo: « Chiama questa Sunammita ». La chiamò ed essa si presentò a lui. |
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13 Eliseo disse al suo servo: « Dille tu: Ecco hai avuto per noi tutta questa premura; che cosa possiamo fare per te? C'è forse bisogno di intervenire in tuo favore presso il re oppure presso il capo dell'esercito? ». Essa rispose: « Io sto in mezzo al mio popolo ». |
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14 Eliseo replicò: « Che cosa si può fare per lei? ». Ghecazi disse: « Purtroppo essa non ha figli e suo marito è vecchio ». |
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15 Eliseo disse: « Chiamala! ». La chiamò; essa si fermò sulla porta. |
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16 Allora disse: « L'anno prossimo, in questa stessa stagione, tu terrai in braccio un figlio ». Essa rispose: « No, mio signore, uomo di Dio, non mentire con la tua serva ». |
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17 Ora la donna rimase incinta e partorì un figlio, proprio alla data indicata da Eliseo. | |||
18 Il bambino crebbe e un giorno uscì per andare dal padre fra i mietitori. | |||
19 Egli disse al padre: « La mia testa, la mia testa! ». Il padre ordinò a un servo: « Portalo dalla mamma ». |
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20 Questi lo prese e lo portò da sua madre. Il bambino stette sulle ginocchia di costei fino a mezzogiorno, poi morì. |
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21 Essa salì a stenderlo sul letto dell'uomo di Dio; chiuse la porta e uscì. | |||
22 Chiamò il marito e gli disse: « Su, mandami uno dei servi e un'asina; voglio correre dall'uomo di Dio; tornerò subito ». | |||
23 Quegli domandò: « Perché vuoi andare oggi? Non è il novilunio né sabato ». Ma essa rispose: « Addio ». |
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24 Fece sellare l'asina e disse al proprio servo: « Conducimi, cammina, non fermarti durante il tragitto, a meno che non te l'ordini io ». | |||
25 Si incamminò; giunse dall'uomo di Dio sul monte Carmelo. Quando l'uomo di Dio la vide da lontano, disse a Ghecazi suo servo: « Ecco la Sunammita! |
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26 Su, corrile incontro e domandale: Stai bene? Tuo marito sta bene? E tuo figlio sta bene? ». Quella rispose: « Bene! ». |
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27 Giunta presso l'uomo di Dio sul monte, gli afferrò le ginocchia. Ghecazi si avvicinò per tirarla indietro, ma l'uomo di Dio disse: « Lasciala stare, perché la sua anima è amareggiata e il Signore me ne ha nascosto il motivo; non me l'ha rivelato ». |
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28 Essa disse: « Avevo forse domandato io un figlio al mio signore? Non ti dissi forse: Non mi ingannare? ». |
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29 Eliseo disse a Ghecazi: « Cingi i tuoi fianchi, prendi il mio bastone e parti. Se incontrerai qualcuno, non salutarlo; se qualcuno ti saluta, non rispondergli. Metterai il mio bastone sulla faccia del ragazzo ». |
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30 La madre del ragazzo disse: « Per la vita del Signore e per la tua vita, non ti lascerò ». Allora quegli si alzò e la seguì. |
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31 Ghecazi li aveva preceduti; aveva posto il bastone sulla faccia del ragazzo, ma non c'era stato un gemito né altro segno di vita. Egli tornò verso Eliseo e gli riferì: « Il ragazzo non si è svegliato ». |
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32 Eliseo entrò in casa. Il ragazzo era morto, steso sul letto. |
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33 Egli entrò, chiuse la porta dietro a loro due e pregò il Signore. | |||
34 Quindi salì, si distese sul ragazzo; pose la bocca sulla bocca di lui, gli occhi sugli occhi di lui, le mani nelle mani di lui e si curvò su di lui. Il corpo del bambino riprese calore. |
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35 Quindi si alzò e girò qua e là per la casa; tornò a curvarsi su di lui; il ragazzo starnutì sette volte, poi aprì gli occhi. | |||
36 Eliseo chiamò Ghecazi e gli disse: « Chiama questa Sunammita! ». La chiamò e, quando essa gli giunse vicino, le disse: « Prendi tuo figlio! ». |
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37 Quella entrò, cadde ai piedi di lui, gli si prostrò davanti, prese il figlio e uscì. | |||
La pentola avvelenata |
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38 Eliseo tornò in Gàlgala. Nella regione imperversava la carestia. Mentre i figli dei profeti stavano seduti davanti a lui, egli disse al suo servo: « Metti la pentola grande e cuoci una minestra per i figli dei profeti ». |
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39 Uno di essi andò in campagna per cogliere erbe selvatiche e trovò una specie di vite selvatica: da essa colse zucche agresti e se ne riempì il mantello. Ritornò e gettò i frutti a pezzi nella pentola della minestra, non sapendo cosa fossero. |
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40 Si versò da mangiare agli uomini, che appena assaggiata la minestra gridarono: « Nella pentola c'è la morte, uomo di Dio! ». Non ne potevano mangiare. |
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41 Allora Eliseo ordinò: « Portatemi della farina ». Versatala nella pentola, disse: « Danne da mangiare alla gente ». Non c'era più nulla di cattivo nella pentola. |
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La moltiplicazione dei pani |
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42 Da Baal-Salisa venne un individuo, che offrì primizie all'uomo di Dio, venti pani d'orzo e farro che aveva nella bisaccia. Eliseo disse: « Dallo da mangiare alla gente ». |
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43 Ma colui che serviva disse: « Come posso mettere questo davanti a cento persone? ». Quegli replicò: « Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: Ne mangeranno e ne avanzerà anche ». |
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44 Lo pose davanti a quelli, che mangiarono, e ne avanzò, secondo la parola del Signore. |
Indice |
4,1-8,15 | Eliseo compie vari miracoli |
4,7 | uomo di Dio: titolo ordinario di Eliseo nei racconti che provengono dai « figli dei profeti » ( 2 Re 1,9-14; 1 Re 17,18 ). |
4,13 | Eliseo ha proposto d'intervenire presso la corte. La donna risponde coraggiosamente che le basta la protezione del suo gruppo familiare. |
4,16 | mio signore, uomo di Dio: con il TM ( cf.
2 Re 5,8 ); i LXX ( leggono: « mio Signore » ). |
4,17 | alla data: conget.; il TM ripete: « in questa stagione l'anno prossimo » del v 16. |
4,21 | Fede di questa donna: Eliseo, che le ha ottenuto questo figlio, potrà renderglielo; nell'attesa, nessuno deve sapere nulla della sua morte ( v 23 ) ed essa nasconde il cadavere. |
4,23 | Si usava dunque far visita, nelle feste, ai santi personaggi. |
4,29 | non salutarlo: data l'urgenza della missione, il servo non deve perdere tempo nei saluti, che in Oriente erano particolarmente lunghi. La stessa cosa richiederà Gesù ( Lc 10,4 ). Metterai il mio bastone sulla faccia del ragazzo: quasi che quel bastone possieda la forza che ha il profeta stesso, come già il mantello di Elia ( 2 Re 2,14 ) e il bastone di Mosè ( Es 4,17 ). - metterai il mio bastone: una potenza magica sembra attribuita al bastone di Eliseo ( come a quello di Mosè, Es 4,17 ), ma il seguito mostrerà che niente si può fare senza la preghiera e l'intervento personale del profeta. |
4,35 | Si segue l'ordine dei LXX e di vet. lat.; il TM ha: « fino a sette volte ». - Dio infonde lo spirito di vita nelle narici di Adamo ( Gen 2,7 ) e attraverso le narici l'uomo respira ( Is 2,22 ). Lo starnuto manifesta il ritorno alla vita. |
4,39 | zucche agresti: frutti amarissimi con violento effetto purgativo. |
4,42 | nella bisaccia: correzione; BJ congettura: « e grana fresca nella sua spiga ». |