L'intento di Matteo in questo versetto non è di citare esattamente Mi 5,1 ( Mi 5,2 in alcune versioni ), ma di parafrasare quello che il versetto insegna, anzi quello che l'Antico Testamento insegna, sulla nascita del Messia.
Ci sono alcune indicazioni che è così.
Prima di tutto, in realtà questa citazione non è un'affermazione di Matteo, ma dei capi dei sacerdoti e dagli scribi a Erode.
Erode chiese dove il Cristo ( cioè il Messia ) sarebbe nato, e i capi risposero dicendo quello che l'Antico Testamento dice.
Quindi non possiamo dare la colpa a Matteo per eventuali differenze fra il suo testo e quello di Michea.
Secondo, una frase della citazione ( "che pascerà il mio popolo" ) in realtà non è di Michea, ma 2 Sam 5,2.
Questo metodo di unire diversi brani con un tema comune era comune fra i Giudei ( commenti su Marco 1,2-3; Matteo 27,9-10 ), e indica che Matteo ( o i capi ) non voleva dare una citazione precisa, ma un riassunto dell'insegnamento dell'Antico Testamento.
Ci sono altri due cambiamenti importanti nel testo.
Matteo chiama Betlemme "terra di Giuda", mentre in Michea è "Efrata".
Il senso però rimane uguale, perché è sempre un riferimento a Betlemme.
Efrata era un altro nome di Betlemme, mentre Giuda era l'area di cui faceva parte.
Matteo scelse "terra di Giuda" quando parafrasò il testo, forse per localizzare meglio il paese, forse per seguire l'affermazione dei capi in Mt 2,5.
Un cambiamento più grande è l'inserimento di un negativo: invece di "piccola" Matteo scrisse "non sei affatto la minima".
Di solito un negativo inverte il significato di una frase, ma in questo caso cambia solo il punto che è sottolineato.
Michea disse che Betlemme era piccola ma ci sarebbe nato comunque il Messia; Matteo disse che nonostante il fatto che era piccola, era importante perché ci nacque il Messia.
Vedi la domanda generale, "Il Nuovo Testamento sembra di sbagliare spesso quando cita l'Antico Testamento".