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B34-A2

Relazione dell'Unione Catechisti del SS, Crocifisso e di Maria SS. Immacolata

( Letta dal Catechista A. Dardino il 10 Aprile 1927 ).

Anno 1926

C'è, o Signori e amici, in questi tempi un insolito fervore di rinascita.

L'umanità tutta ansiosamente cerca un Bene di cui sente l'amara privazione.

Il Sommo Pontefice penetrando nell'intimità dei tempi soccorre l'umanità e le dona Cristo Re delle menti, dei cuori, dell'universo tutto.

Ma questo dono non è ancora sufficientemente apprezzato.

Gesù Cristo, o Signori, non è ancora purtroppo e tanto meno oggi, riconosciuto per quello che è: Salvatore, Redentore, Re, Pontefice, Profeta Sommo.

Oh ben vengano, adunque, a noi, alle nostre contrade, alle nostre città schiere di giovani, che sentano sinceramente in Gesù Crocifisso; ben vengano essi a svolgere, guidati dalle loro Associazioni, quell'opera a cui Iddio porge loro l'invito; ben vengano a schiere gli apostoli a spargere la lieta novella, a far conoscere e amare Cristo Re, a rassicurare i dubbiosi, a infervorare i timidi, gli scoraggiati, a parlare a tutti della bontà di Gesù Crocifisso, a operare in spirito di umiltà e di penitenza e di devoto omaggio a Chi dalla Rocca di Pietro domina, governa con giogo soave il mondo delle anime, per esse affaticandosi, per esse soffrendo, per esse immolandosi, quasi novello Cristo, novello Redentore.

Signori, io voglio parlarvi, e il preambolo mi sollecita, mi addita la via, voglio parlarvi di apostolato sviluppato da giovani a profitto di altri giovani, di quell'apostolato che i tempi richiedono, ma che si perpetua nella eternità.

Ed è precisamente compito mio esporre in una chiara sintesi l'attività di un nuovo anno di vita della Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Sarò breve, ma sarà mia cura di nulla togliere all'efficacia di questa relazione, incitamento per i giovani, norma per gli adulti.

Noi dal canto nostro continueremo con sempre maggiore zelo l'opera intrapresa, affinché da tutti e da ciascuno entro i limiti assegnati dalla Provvidenza divina si attui quell'apostolato, che, quale fulgente aurora allieta il cielo, muove a riverenza gli Angeli, spinge a misericordia grande la SS. Trinità, Iddio stesso.

* * *

L'anno 1926 ha visto il vessillo tanto atteso.

Esso spiega, benedetto e acclamato, il programma della nostra Associazione; Gesù Crocifisso e Maria SS. Immacolata.

Il voto del 1925 si è fatto realtà.

Di ciò dobbiamo rendere innanzi tutto pubbliche grazie al Datore di ogni bene e subito dopo, mossi da vivissima riconoscenza, a quelle pie e generose persone, che hanno largamente contribuito all'effettuarsi di questa nostra ardente aspirazione: ad esse diciamo tutta la nostra gratitudine sincera ed affettuosa.

Attratti dalla bellezza del programma simboleggiato appunto nella bandiera, parecchi giovani hanno promesso a Gesù Crocifisso preghiere, attività, fondamenti dello sviluppo dell'Unione, diventando così Aspiranti.

Analoghi consolantissimi frutti diedero pure le fiorenti sezioni di Tripoli, Bengasi, Vercelli, unitamente ad altri piccoli gruppi in formazione a Rodi, a Corfù, a Genova.

Nell'anno, l'Unione salutò partenti due Catechisti: uno per le, missioni salesiane dell'America Centrale, l'altro per il noviziato dell'Ordine Carmelitano.

Con questi due nuovi Leviti, l'Unione raggiunge un totale di 37 vocazioni sacerdotali e religiose.

Anche la categoria anziani soci passati alle nozze - è aumentata di numero.

Nell'anno, tre soci hanno giurato innanzi all'altare di Dio fede di sposo, santità di padre.

Ma accanto a queste note liete un grave lutto si deve accennare.

L'ing. Giustino Nicoara non è più.

Laureatesi brillantemente nel 1925, ritornò presso vecchio padre nella sua terra natale, la Romania, dove ben presto colse il premio delle sue fatiche.

Direttore di uno Stabilimento ferroviario, per salvare la vita a un operaio perdette la propria, rimanendo schiacciato fra i respingenti di due vetture.

Il suo spirito riviva in noi a esempio e a incitamento.

E ora un breve cenno intorno all'apostolato catechistico svolto dai soci dell'Unione presso la sede, nella città di Torino e in altre parti dell'archidiocesi.

Osserviamo subito come continui il corso per la preparazione di nuovi catechisti.

Nell'anno diversi giovani conseguirono il diploma inferiore.

Ogni giovedì poi ebbero luogo, tenute con particolare chiarezza e unzione dal Canonico De Alexandris, le lezioni per quelli che aspirano al diploma del corso superiore di religione.

Noterò per inciso come vennero inoltre curati il canto sacro, la attività missionaria, la buona stampa e la propaganda antiblasfema.

Ma dove maggiomente si esplica l'attività dei Catechisti è nelle Parrocchie, mediante catechismi, scuole festive, oratori, ecc.

Nostra Signora della Pace, S. Donato, la SS. Annunziata, S. Tommaso, S. Carlo, S. Francesco da Paola in Torino, e Poirino, Altessano, Caramagna, S. Mauro, Cavoretto in Diocesi, sono i campi di lavoro che raccolgono ben 600 giovani complessivamente.

All'apostolato i Catechisti si dedicano solo quando sono sufficientemente muniti di mezzi spirituali nell'intento di ottenere un miglior risultato.

E quali sono questi mezzi?

Se noi ci portiamo la prima domenica di ogni mese in Sede, o al Collegio San Giuseppe, o alla Villa Nicolas, a seconda della località prescelta, noi vediamo i Catechisti riuniti per il Ritiro mensile.

Là prostrati innanzi al SS. Sacramento dell'amore meditano e pregano, così imparano a migliorare loro stessi, a donarsi a Gesù Crocifisso che li vuole per sé, per le sue opere catechistiche.

Nel ritiro la forza e la volontà che li anima; nel ritiro il segreto dell'efficacia di ogni loro azione a beneficio della gioventù.

Ma è pure breve un giorno solo il mese, ed ecco gli esercizi spirituali annuali che si svolgono per più giorni, ordinariamente nella Casa della Pace di Chieri, dove si ha maggior tempo per il rifornimento spirituale.

Si ritenne poi utile, anzi necessario, protrarre e ripetere consimili riunioni anche per ottenere, un maggior affiatamento e maggior fecondità per tutte le opere.

Ed ecco le suggestive funzioni del primo venerdì di ogni mese, le riunioni di ogni sabato che hanno mirabilmente servito allo scopo incorporando nei Catechisti le menbra stesse del Primo Divino Catechista.

Ed ecco ancora le riunioni serali di preghiera, studio, lavoro, le adorazioni notturne che cementano le sante amicizie facendo di tutti un'anima sola e un cuor solo.

I santuari della Vergine sono anch'essi ricchissimi di grazie.

Questo ben sanno i Catechisti, poiché ogni mese vi guidano in pio pellegrinaggio i piccoli.

La consuetudine passata in regolamento dimostra quanto filiale, fervido e Sincero sia l'amore che Maria SS. Immacolata desidera dai membri dell'Unione.

Infine particolarmente efficace è riuscito quest'anno il Pellegrinaggio a S. Pancrazio, il martire guerriero, che attrae potentemente l'animo dei giovani che vanno a visitarlo, domandando ad essi quella virile fortezza di cui egli fu splendido esempio.

Giacché ho parlato di segreti nella felice riuscita delle opere di apostolato, devo confessare che ce n'è ancora uno e non meno importante: La Divozione a Gesù Crocifisso.

Le 64.300 copie diffuse nel 1926 portano a 3.034.020 le copie distribuite nei 12 anni di vita dell'Unione.

Le spese per la diffusione della Divozione e per le varie attività dell'Unione - dato che sono in tema di bilancio, assommano a L. 6.924,65 per il 1926 che aggiunte ai bilanci precedenti raggiungono un totale di L. 79.311,95 dalla fondazione a oggi.

Fa impressione, o signori, tale cifra!

E dire che si sono dovute ridurre moltissime richieste specie per le divozioni in lingua estera a causa della mancanza di fondi.

È dolorosa tale constatazione, ma è vera.

Nonostante le offerte dei buoni, nonostante i sacrifici non lievi dei Benefattori, si è costretti a ridurre, a lesinare le Divozioni e a impedirne così la diffusione.

Per contro se si tiene calcolo che uno dei nostri zelatori da solo spedisce divozioni in tutti le parti del mondo, bisogna affermare che chi vuole questa diffusione è Dio stesso e che noi dobbiamo eseguire quanto la divina volontà dispone, procurando di far fronte a tutte le difficoltà con ogni potere.

E per questo motivo la Direzione ha creduto essere suo preciso dovere non rimandare più oltre l'acquistò di una macchina tipografica, per stampare direttamente in sede le copie della desiderata « Divozione », sicura che la generosità dei Benefattori darà modo all'Unione di saldare sollecitamente il non piccolo onere contratto.

Un ringraziamento affatto speciale è dovuto al nostro amatissimo Cardinale per la paterna ed affettuosa cura ch'egli ha di noi tutti, tanto da onorarci mesi fa di una sua privata udienza e da dimostrare la sua benevolenza in ogni occasione, mediante consigli, suggerimenti, esortazioni.

Vada quindi all'Eminentissimo nostro Pastore e Principe di S. M. Chiesa l'entusiastico nostro ringraziamento.

A Lui, Angelo tutelare della nostra Archidiocesi, rinnoviamo oggi solennemente la promessa di lavorare con lena e zelo nel campo assegnateci da Dio per la salvezza della gioventù.

Letizia grande sopra ogni altra ci ha pure recato la dimostrazione della paternità sensibilissima e affettuosa del Vicario di Cristo.

Il prezioso autografo che Papa Pio XI ha concesso all'Unione, la specialissima benedizione impartita ai membri ci ha vivamente commossi.

Che siamo noi, o Padre Santo, innanzi alla Tua veneranda, altissima Figura?

Pure la predilezione dimostrataci ci rende forti e osiamo qui esprimere tutta la nostra gratitudine, unita alla dichiarazione di fedeltà indefettibile, lieti di combattere ognora e sempre per quella causa a cui abbiamo votato tutta la nostra giovinezza, tutte le nostre forze, tutta la nostra vita.