Dagli scritti di Fra Leopoldo Maria Musso dei Minori |
B58-A2
Per concessione speciale del Rev. Padre Provinciale di Torino
( Vietata ogni riproduzione )
( Continuazione vedi numero precedente )
il Rev.do Padre Fedele di Mirabello Monferrato ci portò da Sua Eminenza per ottenere l'approvazione della « Divozione », affine di poterla dare alle stampe; così fu approvata per mezzo del Vicario Generale di Sua Eminenza Rev.ma, Sua Ecc. Monsignor Vescovo Castrale e in questo modo potei con più facilità propagare la santa « Divozione », l'adorazione a Gesù Crocifisso.
Il mio buon Gesù mi disse: Figlio, se hai brevissimi momenti di tentazioni nel momento dalla preghiera, qualunque sia l'oggetto di quelle, ricordati che dal Sommo Bene viene il bene e dal maligno serpente sorge il male; tu non ascoltare: appena te ne accorgi, rivolgiti subito a me, che dono la tua forza.
- Quanto sentirai discutere di cose tanto sublimi a segno che il troppo preteso sapiente vorrebbe negare qualche punto della nostra santa Religione, non ti turbare, ma abbi sempre fede nel tuo Crocifisso; che è il tuo conforto, la tua guida,
- Tieni in poco conto se il tuo scritto viene dal mondo giudicato inutile, ma molto apprezza il tuo Crocifisso Gesù, che è pegno di pace, di gioia in punto di tua morte.
Il mio Gesù si fede intendere dicendomi: - Mi sono servito di te per gettare il seme, ora io lo coltivo colla grazia e colla carità.
Alle anime che mi amano sarò nella santa « adorazione » sempre vicino e sarò la loro santificazione.
- Gesù dolcissimo, quando sono mesto, arido, molestato dal demonio colle più turpi immaginazioni, dolce mio Gesù, Ti prego, Ti benedico, Ti adoro con tutte le potenze dell'anima mia; mio Dio, non ti nascondere in quei momenti, ma la tua misericordia venga, in mio aiuto.
- Figlio, l'orazione, l'adorazione più accetta è quando ti vedo, disimpegnati sollecitamente i tuoi lavori materiali, correre nella tua cella, perché tu lo sai che io ti aspetto.
Non guardare ne sonno ne stanchezza: nel silenzio, nella solitudine posso dirti quel che io bramo.
I tuoi sacrifizi sono centuplicati.
- Mio buon Gesù, quando penso che presto devo rendere conto del mio operare, Ti prego, per la Tua passione e morte, di togliermi la paura della morte, ma concedi che in espiazione dei miei peccati chiuda gli occhi miei in pace.
- Caro figlio, vivi da buon religioso; non t'accorgi che io comincio a prepararti? che il passaggio da questa vita all'eternità, gli ultimi momenti saranno per te di gioia, d'amore, di gaudio?
Passate per un istante le amarezze, le derisioni e altre miserie, quali dolcezze quando il mio buon Gesù Crocifisso mi domandò se io gli voglio bene!
Il suo Cuore che si riversi nel mio in quel momento e come balsamo salutare viene a infiammarmi sempre più del suo amor divino.
- O Gesù dolcissimo, io sono uni servo mille volte indegno di tanto favore, di tanta dolcezza, di tua amabilissima misericordia.
- Il mio buon Gesù mi fece intendere quante anime si sarebbero salvate per questa santa adorazione, principalmente peccatori.
Esorto le anime pie a non mancare di far questa pia divozione; in qualunque luogo possono farla: in chiesa, in casa; specialmente nella loro camera, prima d'andar a riposo, implorando la misericordia di Dio, affinché quelli che passano all'eternità in quella notte, principalmente i moribondi ostinati, che non vogliono riconciliarsi con Dio, bontà infinita, colle preghiere delle anime giuste vadano salvi per i meriti di Gesù Crocifisso.
Dopo d'aver passato due ore d'adorazione, il mio dolcissimo Gesù mi fece intendere di prendere un po' di riposo per esser per tempo domattina a trovarlo a pie della Croce.
Più l'amo con sacrifizio, più grazie mi dona.
Domandiamo la grazia di fare con grande desiderio questa santa divozione, per fare riparazione di tante e tante inique bestemmie che scagliano contro la Divina Maestà di Dio, Gesù Crocifisso, e nel medesimo tempo mettiamo l'intenzione di adorarlo in tutte le croci che ci sono nelle chiese di tutto il mondo; non istanchiamoci mai ne giorno nè notte: l'amor di Dio anche nel sonno è vigilante.
Il mio Crocifisso Gesù molto mesto per l'enormità dei peccati, mi ripete di bel nuovo di pregare.
- Ecco le grazie e benedizioni che spando sopra i miei divoti: concederò loro il dono delle lacrime, compunzione del cuore e gli alimenti più necessari per l'anima.
Il mio buon Gesù Crocifisso mi fece intendere: Non aver paura di perdere il. merito nel far risaltare l'Opera mia, la mia misericordia colle mie creature che mi amano molto; anzi è opera, buona confortarsi, rallegrarsi in me, tuo Crocifìsso Gesù, e si faranno santi nel praticare sovente questa divozione preziosissima.
Ore 2 dopo mezzogiorno.
- Perché oggi sei venuto così presto nella cella?
Io gli risposi che ero stato tratto: dal grande desiderio di recitare la corona francescana con vespro e compieta, unito a lui mio Crocifisso Gesù.
- Ebbene - disse, - sappi che nel Santuario di N. Signora sono vivo nel SS. Sacramento; finisci prima le tue preghiere d'obbligo a me vicino e poi vieni nella, tua cella, che sempre t'aspetto.
Soggiunge - Preparati a sopportare disprezzi, calunnie, avversità, ma guardati dal far lamento; sii sempre silenzioso e in pace dentro di te, e prega: caro figlio, oggi, venerdì, procura di starmi più vicino colla preghiera e colla mortificazione.
- Oh, le anime pentite, dal cuore umiliato, il mio buon Gesù le accoglie con tanta misericordia, pietà e amore!
Grazie più belle non mi potrebbe donare Iddio che il desiderio d'essere disprezzato, per tenermi sempre più umile, il mio Salvatore, il mio Sposo SS.mo, il mio amato Gesù, il mio tutto.
In questi momenti di santo trasporto, quanto desiderio ebbi di soffrire i patimenti, che il mio buon Gesù vuole!
Ah, i peccatori se sapessero ciò che sta nascosto nel Crocifisso Gesù, invece di bestemmiare il SS.mo suo nome, si getterebbero distesi, a terra, si struggerebbero implorando da Dio la più alta misericordia.
Come è buono il Signorie, mio Dio …; il mio Crocifisso Gesù ci aspetta per abbracciarci, per darci il bacio di pace, per chiamarci fratelli, parlando un linguaggio tutto di Paradiso, da peccatori ci trasforma e ci rende angeli, di costumi santi, infine trasporta lo spirito a sentimenti da serafino, rende l'anima nostra così bella, che la mente dell'uomo è troppo piccola per comprendere.
Questa sera mi son portato alla mia cella il più presto possibile; sentivo in me un gran bisogno di pregare, di parlare al mio Gesù; così gli ho detto: Mio Signore, mio Dio, tutti i Santi, per lo più, sono dipinti col santo tuo Segno, cioè la Croce: chissà quante dolcissime lacrime sparsero, quanti sospiri amorevoli ebbero per Te, caro Gesù Crocifisso, in cambio Tu, buon Gesù, colle Tue divine attrattive li incoraggiavi alla penitenza, concedevi loro forza d'amare il bene, la preghiera; e la loro anima, inebriata di celestiale gaudio, rendevi santa.
Mio dolce Gesù, uno sguardo pietoso verso questo povero peccatore, prostrato, alla Tua presenza, dammi, o Signore, per la Tua infinita misericordia la grazia d'amarTi tanto, dammi la grazia di sopportare le più dure contrarietà con merito per amor Tuo, la grazia di desiderare le umiliazioni; o mio buon Gesù Crocifisso, fammi santo.
- In qualunque luogo i Superiori ti vogliano, fa' l'ubbidienza con animo allegro, che io sono sempre con tè, e non temere mai nulla che ti possa avvenire, nemmeno la morte; anzi sappi che dopo la tua morte lavorerai più che ora.
Mi servo di te, non t'insuperbire, tienti sempre umilissimo; quando non esisterai più su questa terra, la mia divozione, per mézzo delle mie anime buone, farà strada coll'aiuto mio Tuo Gesù.
Ultimo giorno dei Santi Esercizi.
Sempre per misericordia di Dio passai i Santi Esercizi in preghiera e lavoro; però più volte sentivo mestizia.
Mi portai nel Santuario di Nostra Signora del S. Cuore di Gesù: a stento potevo liberarmi da queste molestie di suggestioni diaboliche.
La sera, all'ora di portarmi alla cella, quasi non osavo avvicinarmi al mio Gesù Crocifisso, parendomi di non aver passato una giornata secondo Dio.
Ma, ecco la bontà del Signore mi fece intendere che, nonostante qualunque imperfezione commessa, mi rivolgessi sempre con animo fidente, forte e coraggioso al mio Gesù, che invece di rimproverarmi m'avrebbe dato forza e amo' re alla devozione, per avanzarmi sempre più nel ben operare.
Dio dolcissimo, chi può misurare la bontà, la misericordia del Signore Santissimo, padre delle anime, amore purissimo delle sue creature che cercano continuamente come possono fare per piacere a Gesù Crocifisso nostro Redentore, nostro benefattore, nostro consolatore, nostro bene, nostro amore, nostro tutto?!
Adorazione nei primi giorni del Maggio 1907.
Quando il mio buon Gesù mi diceva che io dovevo aiutarlo a fare una cosa, io dicevo: ma come è possibile che un Dio potente, immenso nella sua creazione, io lo deva aiutare?
Questo linguaggio io non l'intendevo affatto, riconoscendomi tanto miserabile.
Quando poi mi fece intendere della preziosa divozione, gli dissi nella mia semplicità ( in quel momento dimenticai la potenza di Dio ):
- Signore, ci sono già tante belle divozioni e poi c'è la più bella divozione, cioè quella di visitarvi ogni giorno nel SS. Sacramento del Tabernacolo e di ricevervi nella S. Comunione.
Soggiunse il buon Gesù che la SS.ma Comunione, la visita al SS.mo Sacramento e l'adorazione di Gesù Crocifisso sono le due vie più grandi per condurre anime al Paradiso.
Ieri sera feci la santa adorazione alle ore 10 in onore dello Spirito Santo, come pure la S. Comunione stamane, implorando dallo Spirito Santo la grazia che Esso scenda sopra il capo del Santo Vegliardo, il Papa, che io amo immensamente e che tiene il luogo del mio amato Gesù, Salvatore nostro, a illuminarlo, affinché conceda a tutto il mondo cattolico di fare la santa adorazione a Gesù Crocifisso, a sostegno e difesa sicura della nostra Santissima, Religione Cristiana Cattolica; elargendo le più alte indulgenze.
Una turba immensa nel mondo, vorrebbe schiacciare, scancellare perfino il nome SS. mo di Dio, Gesù Crocifisso, nostro Creatore e Benefattore, Provvidenza infinita; tutto spero nel nostro Beatissimo Padre, il Papa, affinché si faccia la santa adorazione in riparazione di tanto scandaloso affronto che si reca all'augusta Croce di nostra santa Redenzione.
Mi portai nel Santuario di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù, qui in S. Tommaso, perché non posso andare cogli altri confratelli religiosi a fare il ringraziamento del cibo che la Provvidenza ci ha dato, accasciato da pene interne ed esterne.
Finito il ringraziamento, mi rivolsi alla Vergine SS.ma pregiandola a voler darmi la grazia di sopportare pazientemente ogni avversità per amore di Gesù Crocifisso.
Oh, la mia dolcissima Mamma, la gran Madre di Dio, nostra Signora, è tutto cuore per chi a Lei fa ricorso; la misericordia, la bontà di Maria SS.ma non ha limiti!
Dopo d'aver fatto breve preghiera più colle lacrime che col cuore, in quel momento una dolcezza, improvvisa m'inonda l'anima di puri e santi affetti.
Oh … Signore Santissimo, cosa veggo mai! una luce splendidissima, come il sole, è in alto che figura il cielo: era, tutto tempestato di perle brillantissime come stelle, e sento dolcemente la Vergine dire: - Ecco un saggio della gloria tua, se tu ti comporterai sempre da buon religioso fino alla morte.
Lascio il devoto lettore immaginare le dolcezze celesti che per un istante mi concede la Vergine Santa.
Certo, il Paradiso bisogna guadagnarlo colla violenza, coll'amore a Dio ed alla Madre sua Santissima, colla preghiera continua notte è giorno; non stancarsi mai, un po' di buona volontà: non temete, non temete il Signore fa il resto.
Oh … dono immenso l'essere divoto di Maria SS.ma.
Oh … per quanto bene si faccia su questa terra, è sempre troppo poco al confronto dei doni celesti che Gesù Crocifisso ci ha meritati colla sua Croce! e la Santissima Madre sua teniamola sempre cara al nostro cuore, sia sempre in noi vivo il ricordo di Lei, quando si vide il suo Divin Figlio morto, deposto dalla Croce, datole in grembo!
Tutti i passi, tutti i pensieri, gli sguardi, le giaculatorie rivolte a Gesù Crocifisso, tutto è segnato nel libro d'oro; e guai a me, egli soggiunge, se tento di scostarmi dal Cuor suo santissimo: sarebbe ingiuria grandissima ch'io farei a Gesù dolcissimo, perché la misericordia usatami è immensa.
( Continua )
Ogni volta che nel nostro Bollettino, si trovi parole, espressioni o il menomo accenno a santità, intendiamo darvi solo fede puramente umana, sottoponendoci totalmente ai decreti di Sua Santità Urbano VIII e dei Suoi Successori.
N. d. R.