Scuole Serali Vittorio Amedeo III |
B70-A7
Il giorno 19 dicembre il Segretario Federale onorò con la sua presenza la distribuzione delle medaglie di merito per l'anno scolastico 1934-35.
Circondato da alcuni illustri membri della R.O.M.I, dal Fiduciario del Circolo rionale « Mario Gioda », dal direttore della Scuola Fr. Teodoreto e dai centocinquanta giovani, ascoltò con viva attenzione il discorso del Catechista Pro-Direttore.
Questi, ricordata l'origine quasi centenaria della Scuola, dovuta allo zelo dei Fratelli delle Scuole Cristiane nell'anno 1845 - quindi prima scuola serale in Italia, approvata da S. M. il Re Carlo Alberto - e al suo continuo sviluppo, accenna al passaggio della Scuola ai Catechisti del SS.mo Crocifisso, che, figli ed eredi dei Fratelli ne continuano l'opera di bene sotto la loro stessa Direzione.
Il Federale ringraziò con entusiasmo e cordialità per l'omaggio direttogli in sì solenne adunata e ricordate le ore attuali così gloriose per la nostra Patria scioglieva la seduta fra gli evviva della scolaresca.
S. E. il Generale W. Barattieri di S. Pietro, assente per indisposizione di salute, ma informato della riuscita della festa, si esprimeva per lettera diretta al Direttore della Scuola Serale:
Torino, 2 gennaio 1936 - XIV.
Caro e R.mo Professore,
La ringrazio vivamente per la sua comunicazione del 24 dicembre u. s., circa la premiamone - riuscita fascisticamente e pur solenne - degli allievi delle Scuole Serali della R.O.M.I.
Mi spiace che - motivi di salute - mi abbiano impedito di presenziarvi; ho seguito però la funzione e mi congratulo della sua perfetta riuscita.
Voglia pure - la prego - esternare il mio compiacimento ed il mio elogio al Pro-Direttore della Scuola per il suo brillante e storicamente esatto discorso, stringato, eppure completo.
A Lei il mio particolare compiacimento per la sua intelligente direzione, e i miei saluti cordialissimi.
Suo aff.mo Gen. Barattieri
Ad illustrare la grandezza storica dell'ora presente alla Casa di Carità il Federale mandò teste un suo illustre rappresentante nella persona del chiarissimo prof. Dino Gribaudi, che venne ricevuto nel salone delle feste pavesato con i colori della Patria.
L'illustre oratore ricordò il momento storico che l'Italia fascista sta attraversando e i doveri di tutti gli italiani votati alla vittoria.
I nostri 350 giovani applaudirono più volte le alte parole di fede cristiana e di amore patrio che il prof. Gribaudi loro rivolgeva, e infine l'ing. Mario Gerini ringraziò l'Oratore e promise a nome di tutti di voler essere un cuor solo per gli ideali altissimi di civiltà cristiana che l'Italia sta assolvendo.
La nostra Tombola « Pro Casa di Carità » sta per estrarsi … speriamo con un po' di attivo.
Gli ultimi biglietti ( Lire due ciascuno ) sono i più fortunati, e i nostri ottimi sostenitori faranno un ultimo sforzo inviandoci sollecitamente il loro obolo. Il Signore benedica tutti.