Scuola Serale |
B75-A10
La Scuola Serale Vittorio Amedeo III è la più antica apertasi in Torino, essa conta ben novantadue anni di vita.
Infatti il 2 Maggio 1845 l'allora provinciale dei Fratelli delle Scuole Cristiane, Fr. Hervé della Croce, presentava domanda al Presidente della Regia Opera Mendicità Istruita per lo stabilimento in Torino di scuole notturne per artigiani.
Due mesi dopo, il 3 Luglio 1845, la proposta dei Fratelli veniva discussa nel Consiglio di Amministrazione della R. O. M. I. che l'approvava con il progetto della costruzione di un nuovo corpo di fabbricato, deliberando nel tempo stesso di sottomettere la cosa all'approvazione di S. M. il Re.
Della buona iniziativa s'interessò subito S. E. il Regio Segretario di Stato per gli affari dell'Interno e delle Finanze, il quale ebbe l'onore di presentarne relazione a S. M. il Re Carlo Alberto, nell'udienza da Questi concessagli il 18 Luglio 1845.
Tra l'altro egli affermava che l'utilità delle scuole notturne per gli artieri è universalmente riconosciuta, e sotto la Direzione dei Fratelli delle Scuole Cristiane non è a temere possa dar luogo a inconvenienti.
Quest'ultima frase si riflette al tormentoso momento storico e politico che si stava attraversando nel 1845 e di cui noi godiamo i superbi frutti in un'Italia una e forte.
Alla relazione del Segretario di Stato, faceva seguito la risposta del medesimo alla R. O. M. I. nella quale l'illustre personaggio così si esprimeva in merito alla Scuola Serale: « Un tale pensiero non poteva che tornare gradito al paterno cuore della M. S. e quindi mi ha la medesima comandato di far speciale cenno a Cotesta benemerita Amministrazione del pieno gradimento che le dette Scuole incontravano presso di Lei, autorizzandomi ad approvare, come ne approvo per la presente, lo stabilimento ».
Forte dell'approvazione Sovrana la R.O.M.I. prevetivava la spesa di L. 112.232, per i lavori di costruzione del caseggiato, cifra molto forte in quei tempi difficili per il piccolo Regno di Sardegna; e intanto nell'attesa che il nuovo padiglione fosse ultimato, la Scuola veniva iniziata ai primi di gennaio del 1846, nei locali delle Scuole diurne già tenute dai Fratelli in contrada delle Rosine.
Essa fu tosto frequentata da parecchie centinaia di operai; inoltre personaggi insigni nella scienza e nella politica, quali Cavour, Casati, Buoncompagni, si recarono ad onore di visitare sì provvida istituzione e a presiedere la pubblica premiazione che coronava le fatiche dell'anno scolastico.
Molte generazioni si sono ormai formate alle Scuole dei Fratelli di Torino, i quali in questi ultimi anni non potendo più continuare l'insegnamento serale per i troppi gravosi impegni della loro vocazione e le aumentate esigenze delle scuole diurne, lo affidarono ai loro figli spirituali, i Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.
Questi conservano alla Scuola il suo carattere popolare e ne svolgono i programmi ministeriali dell'Istituto Tecnico Inferiore e della Scuola di Avviamento Professionale - Tipo Commerciale.
Nell'anno in corso si contano sette classi con un totale di 221 allievi.
L'insegnamento Catechistico occupa una lezione di ogni settimana e tutte le sere prima degli altri insegnamenti viene letta e commentata brevemente una pagina del S. Vangelo.
L'elemento scolastico è vario e comprende giovani dai 14 a 40 anni.
Quest'ultimi, ammirevoli per la loro buona volontà e per lo spirito di sacrificio spesse volte sono più anziani degli stessi Insegnanti.
Tutti sono animati da un profondo senso del dovere e dal desiderio di migliorare la propria condizione sociale.
La R. O. M. I. nella persona dell'Illustre suo Presidente, S. E. il Gen. V. Barattieri di S. Pietro, visita di frequente il regolare funzionamento dei corsi, ed ebbe ultimamente parole di alto encomio per i giovani Insegnanti che, disinteressatamente, si prodigano per l'elevazione intellettuale e morale degli operai.
Sovraintende l'ordinamento scolastico un Fratello delle Scuole Cristiane, in qualità di Ispettore, coadiuvato dai Catechisti preposti alla Scuola e nominati dal Presidente Generale dell'Unione.
Anche quest'anno i giovani degli ultimi corsi si presenteranno ai pubblici esami per il conseguimento del titolo di studio e speriamo con sempre crescente buon risultato.
Siamo lieti di poter pubblicare sul nostro Bollettino una lettera di un ex allievo che dice, meglio di qualsiasi notiziario, il bene che i Catechisti vanno facendo nella Scuola che per essi gode dell'unanime consenso della cittadinanza torinese:
Corte dei Frati ( Cremona )
8 Dicembre I936-XV.
Egregio Sig. Direttore,
Più volte ho sentito il dovere di scriverLe e soltanto ora mi sono deciso.
Unitamente al mio scritto avrei voluto comunicarLe il mio andamento nella scuola serale cremonese ma … quasi con vergogna debbo dirLe: la volontà che mi animava a Torino è ancora incolume; il solo ostacolo è che a Cremona non esiste neppure una scuola serale.
Non è senza profondo disgusto che mi trovo lontano dallo studio.
Ricordo sovente le belle serate vissute nella scuola modello da Lei diretta; e particolarmente ricordo l'illustre Direttore e professori tutti verso i quali vorrei essere tanto grato per il bene ricevuto.
E queste non sono parole soltanto, poiché inoltrandomi giorno per giorno nella vita agricola-commerciale sento i concreti benefici: del mio soggiorno di vita a Torino.
A Lei, sig. Direttore ed ai Professori, giunga con gli ossequi il mio più devoto saluto.
Desidererei però, che in questo saluto, si scorgesse tutta la riconoscenza che sente un giovane a vent'anni per le persone che gli hanno fatto tanto bene.
Riverisco.
Carlo Anselmi.
Un fraterno saluto ai miei compagni di classe; quest'anno III Istituto. Grazie.