Dagli scritti di Fra Leopoldo Maria Musso dei Minori |
B78-A5
Per concessione speciale del Rev. P. Provinciale del Frati Minori di Torino
( Continuazione )
( Vietata ogni riproduzione )
Ma Tu mio Gesù, hai molte anime belle che sanno farti compagnia, sulla Croce, al punto di rendersi vittime!
Gesù: « Sì, ma con tutto ciò te Io voglio: quando sarai tentato dalle cose create, reciterai di tutto cuore il Poter Noster ».
Questo libro, composto che sarà, servirà d'incoraggiamento al bene: sì, per le anime divote sarà di maggior sollievo e i deboli si risveglieranno dalla loro freddezza.
La Mamma SS.ma mi domandò: « Così, sei stanco, Leopoldo? ».
Mamma dolcissima, io sto qui ai tuoi piedi pregando e aspettando che Tu mi dia lavoro, che ora non ne ho.
« Ci sarebbe un mondo di cose da farti sapere, ma pochi si prendono cura delle cose importanti, per la salute dell'anima, di leggerle e rileggerle, affinché l'anima sia alimentata e preparata a ben vivere, ad accumularsi tesori per l'eterna vita ».
È così breve l'esistenza su questa misera terra, e perché cancellare dalla memoria questa Eterna verità tanto utile al buon vivere e all'anima nostra?
Mamma Santissima, quanto sono mai moleste le tentazioni!
« Sta zitto, Leopoldo, soffri, sopporta e prega; se non tieni questa croce, bisogna che tu ne prenda un'altra, se vuoi far compagnia gratissima al mio Divin Figlio il Crocifisso Gesù ».
Oggi venerdì, giorno santissimo per me, mi porto ai piedi dell'Altare; in quell'ora tutto era oscuro, perfino la lampadina era spenta: l'unica compagnia di Gesù nel corso della notte!
Maria SS.ma ci consiglia a innalzarci sempre più nella fede e a non stare sempre nel medesimo luogo: vuole che ci nutriamo continuamente di questa virtù tanto preziosa.
Le cose belle e buone, per quanto vecchie, sono sempre nuove: così la Chiesa, coi suoi venti secoli, fu sempre bersagliata, perseguitata in ogni tempo, ma essa sempre intrepida, sempre forte, nulla paventa ed è sempre giovane; senza rughe, come chi la regge, cioè Iddio.
Ed il medesimo Dio, Gesù Sacramentato, nell'adorazione, nella solitudine, nel silenzio della notte quante meraviglie, quante lezioni amorosamente ci dà!
Ah, non poterle scrivere tutte! Quel Cuor Divino si palesa tutto bontà e carità e c'infonde nella mente la persuasione che Esso è tutto formato di misericordia.
« Che bella carità tu mi hai fatto di levarti presto: se tu sapessi quanti sono i mali, i peccati che si accumulano, ti spaventeresti!
Leopoldo, stammi vicino tu alla Croce: voglio che tu mi consoli! ».
Si, o mio Dio dolcissimo, è il mio desiderio, ma come posso fare a consolare il mio Gesù Crocifisso, se tu non m'aiuti?
Ah! mettimi nell'anima il tuo desiderio ch'io ti possa amare, farti compagnia, come vuoi Tu, o Signore.
« Questo Cristo dolcissimo, come tu mi chiami, vero Figlio di Dio, e con te che vuole stare! e ripete: è con te che vuole stare.
Oh, Signore Santissimo, o Te solo o morire! o Te solo io voglio o morire.
« Guarda, o Leopoldo, di mantenere la promessa! ».
Tocca a Te, o mio Dio, a confermarmi colla tua potenza, col tuo sangue santissimo, sparso per noi in modo che io non m'allontani mai dalla Croce.
Mio Dio, mio tutto! tu lo sai quanto sono miserabile! colla tua potenza, colla tua carità confermami, ch'io non m'allontani mai da te, mio Crocifisso Signore!
« Figlio mio, quanto ti amo, e tu mi ami? O Signore Santissimo, tutti i miei pensieri, i miei affetti sono rivolti nel Cuore trafitto del mio Bene eterno!
Ma lo sai, o Signore, quanto nel corso del giorno sono disturbato, quante sono le molestie che mi recano per distogliermi dalla tua vicinanza!
« Così piace a Me, il tuo Gesù; è per vedere se tu mi ami proprio bene, se nelle contrarietà mi porti amore, che sarebbe merito grande.
Voglio assolutamente che tu stia sempre presso alla Mamma SS., perché Ella, essendo la protettrice dell'Opera ha bisogno di dirti qualcosa e tu devi segnar tutta ».1
Mio Dio dolcissimo, io sento in me tanta paura d'offenderti! dammi, o mio Dio, che io muoia e nella tua misericordia arrivi fino a te.
Dammi questo bene, o Gesù, che io muoia, giacché io ti amo tanto e spero in te.
Io non ti domando né roba né onori, io voglio solo il mio Gesù; chiamami all'eterno riposo, almeno dopo la mia morte non ti disgusto più!
E Tu o Vergine bella che io amo immensamente, ottienimi questa bella grazia di morire della morte dei Santi, e per i meriti del tuo Divin Figlio l'anima mia voli all'amplesso Divino nel Cuor trafitto del tuo e mio Crocifisso Gesù!
« Fa coraggio, figlio mio, sta vicino a me, la Mamma SS.; non temere: nessun mostro potrà nuocere al mio figlio devoto! ».
Come si sta bene in quest'umile cella, ma passato questo brevissimo tempo in cui io scrivo, per me tutto è finito!
Nell'entrare a far i lavori soliti in convento, un'afflizione di spirito mi prende, e l'ho fin quando faccio ritorno alla cella, ma a queste miserie se n'aggiungono altre peggiori, e per questo tanto desidero d'andarmene con Gesù e Maria SS.
« Figlio, che cosa intendi tu per far compagnia al mio Divin Figlio in Croce?
Ecco io ti presento il quadro ».
Cioè di soffrire santamente col mio Gesù Crocifisso.
« Fa coraggio; questo ti serva di lezione, e per stamane, colla benedizione della Mamma SS. e del mio Divin Figlio, va in pace ».
Il mio Gesù: « Leopoldo, lo ti voglio troppo bene e voglio crocifiggerti l'anima e il corpo ».
Dio fece potente dominatrice dell'Ordine nascente Sa gran Madre del Signore, ( I ).
Molte tentazioni ci molestano, ma la Mamma SS. assicura la vittoria a chi fa ricorso al Cuor suo materno, e così esse sono tanti gradini fatti a volo per arrivare alle più alte perfezioni.
Per l'amore che io porto a te e al tuo Diviri Figlio, o Mamma mia dolcissima, nei momenti più difficili soccorrici; la nostra speranza tutta è riposta in Te e per i meriti del tuo Divin Figlio ci sia concessa la forza di superare ogni difficoltà e di trascorrere giorni veramente santi da far onore a Te Mamma mia SS. e al mio Crocifisso Gesù, tuo Divin Figlio.
« Combatti, lavora, e vorresti forse languire dopo tanti anni di lavori spirituali e temporali?
Su via pochissimo tempo ancora ti resta da soffrire e poi un seggio ben luminoso t'aspetta lassù in cielo, se tu dai ascolto alla Mamma Santissima che ti ama con un Cuore, il più eccelso; fa coraggio, figlio mio, la tua tua missione è tanto alta, che altissimi saranno i meriti tuoi, e sappi pure che mai a nessuno al mondo ho concesso ciò che concedo a te in questa umile cella benedetta da Me, la tua Mamma SS., dunque; come già ti dissi, nella tentazione volgi il tuo sguardo, o figlio, verso di Me, e stiamo a vedere se è la Mamma SS. che ama più te, o tu, figlio mio Leopoldo, Me; ricordati bene, figlio, se tu saprai percorrere una vita di sacrificio, ti farò in parte tesoriere per spandere grazie per tutto il mondo ».
Detti del mio Gesù Crocifisso:
« Dopo gli osanna viene la via dolorosa del Calvario: si rinnovellerà il mondo compiuto il sacrificio ma Io, lo ero solo, abbandonato, ma tu, invece, mio Leopoldo, non sei solo, avrai Gesù e Maria in tua compagnia.
O mio amato e buon Gesù, che ai giorni nostri molto sei disprezzato, deriso, burlato, e perfino negato, dà a me per la tua misericordia infinita e per la tua crocifissione dolorosissima, tutte quelle virtù, che da tante anime furono perdute per mala volontà, amando più il vizio che la preghiera; ebbene, mio Dio, dà a me lo spirito di fede e di buona volontà affinché io sia sempre in continua preghiera, amando, benedicendo sempre Iddio, autore d'ogni bene, d'ogni consolazione.
Mio amato Gesù, quando dai cattivi sei disprezzato, dammi, per la tua misericordia, che io ti tenga come il più prezioso e caro gioiello! dammi il tuo Cuore e io ti dò il mio e colla tua grazia altissima, col tuo fuoco divino brucia tutto ciò che è imperfetto, e io col tuo Cuore di bontà, di carità, ti ami dell'amore dei Serafini come ti amano in cielo! Sei negato? mio dolcissimo Gesù Crocifisso, dammi, di grazia, lo spirito di fede da trapassare tutti i monti più duri creati dalla potenza e sapienza Divina.
In nome della Mamma Maria SS. scrivo che questa pagina venga a nutrire lo spirito di tutti: figli del mondo intero; bando a tutti i sarcasmi, a tutte le eresie create per mezzo del turpe vizio; aprite gli occhi, o figli, che vedete solo fitte tenebre e ritornate a Dio, che amorosamente attende e misericordiosamente tende le sue divine braccio per accogliervi e stringervi al Cuor suo paterno; ritornate, venite a Me buoni e peccatori, e troverete in Gesù Crocifisso la più dolce, la più alta beatitudine anche su questa terra.
Se amiamo Gesù e la sua SS. Madre, anche in mezzo alle molestie, alle miserie di questo mondo, l'amore altissimo ci fa pregustare momentaneamente le dolcezze celesti per gustarle di poi eternamente in paradiso.
Verrà presto il giorno in cui la voce di misericordia di Gesù Crocifisso nostro Dio, si farà sentire più da vicino e non facciamo noi i sordi alle divine chiamate! umilmente prostriamoci ai piedi di Gesù Crocifisso e adoriamolo colla fede dei primi martiri! I Religiosi più che mai siano esemplari, amanti del ritiro e delle preghiere, e il Signore farà scendere come rugiada abbondantissima sopra al sacro ministero dato da Dio, in modo da innaffiare le anime dal cuore indurito nel male e condurle, colla grazia di Dio, a pentimento sincero e a percorrere la via cristiana.
Il giorno 23 Dicembre, verso sera la febbre mi sorprende e giacqui in letto giovedì e venerdì 25 dello stesso mese, giorno del SS. Natale, e, essendo noi religiosi francescani, il venerdì obbligati al digiuno, secondo le nostre sante Regole, alle ore una e mezza dopo mezzogiorno mi portarono per cibo un po' di polenta fredda, condita col sale, che mangiai con gusto ( e un po' di vino annacquato ), pensando a Gesù Bambino, che nella notte antecedente era nato e non aveva neanche questo per soddisfare la fame.
Appeso al mio letto tengo una immagine di Nostra Signora, in cui nutro molta fiducia e alla quale ho gran devozione: Essa mi dice nel cuore: « Mangia, figlio mio, che fu sei uno dei più fortunati! ».
Lascio il devoto lettore a considerare quanto sono amabili questi incoraggiamenti al bene alla vita, incoraggiamenti che partono dalla Divina Madre del Salvatore, la delizia degli angioli!
Ti raccomando tutti, sopratatto i poveri peccatori; salvali tutti, o mio Gesù dolcissimo, il tuo Sangue preziosissimo l'hai sparso per tutti; la tua Croce sia la nostra salvezza, il nostro gaudio salutare e eterno.
« Sappi, o Leopoldo, che lo t'amo immensamente; pensa, o figlio, che è amore d'un Dio! ».
Mio dolce Gesù, io ti ringrazio di tanta bontà e carità, che tu mi usi; non sono degno di tante finezze condite dalla più alta tua misericordia.
Mio Dio, mio Signore, io non sono contento che Tu ami tanto solo me, ma voglio che Tu voglia bene a tutti i peccatori che sono in tutto il mondo; voglio che Tu li chiami alla retta via per mezzo del Tuo Vicario il Papa; chiamali o Gesù, fa vedere la tua Croce, segnata dal tuo dolorosissimo sacrificio, cioè tinta del tuo divin Sangue; e per mezzo della divozione delle Cinque Piaghe, imprimi nella loro mente e nel loro cuore l'idea dell'amore che ci hai mostrato colla Tua dolorosa morte per la salvezza di tutti; fa vedere le Tue sacratissime mani e piedi traforati da chiodi e il costato, affinché l'uomo si ravveda e si salvi per i tuoi meriti, infiniti.
E noi t'abbracciamo, o mio Crocifisso Gesù, con immensa gioia; dammi d'arrivare all'altezza della Croce e in compagnia di Maria SS. con ineffabile gaudio Ti preghiamo, Ti ringraziamo e Ti promettiamo d'esserti fedeli in avvenire; colla tua grazia col tuo amore noi vogliamo essere sempre con Te mio Gesù, e non voglio più separazione né in vita né in morte né dopo morte.
La Mamma SS. dice: « lo sono la potente Patrona del grande Ordine; il tuo spirito e il Mio saranno in continuo lavoro per dimostrare a tutto il mondo la grande misericordia del mio Signore e la gloria di Dio Altissimo.
Gran Madre di Dio, luce Maria, illumina la mente di tutti quei tristi che ti combattono e che si fanno scherno di Te e del tuo Divin Figlio: che orrore il dover segnare queste nefandità! disprezzare le gemme più preziose che la potente Divina Sapienza abbia dato a noi, miseri mortali, per nostro gaudio e salvezza.
O Mamma dolcissima, più pietosa di tutte le madri del mondo unite insieme, fa che la tua pietà si manifesti in tutta la sua potenza a onore e gloria del tuo Divin Figlio, che ci ha redenti e ti ha fatta tanto grande, e fa col tuo Cuore di Madre nostra che quei poveri infelici che hanno la disgrazia così deforme di disprezzare il bene, mediante la tua immensa carità si ravvedano e la misericordia sia copiosa sopra di loro.
E per la virtù dell'Altissimo, per la tua potente intercessione e per i tuoi meriti, ridona loro la fede, perdono, luce, amore.
Insomma Tu, Mamma mia dolcissima, hai da salvare tutto, ricordati che tutti siamo figli tuoi, redenti col preziosissimo sangue del Divin Figlio, il mio amore, Gesù Crocifisso, vero figlio di Dio.
« Figlio mio, del mio Cuore fa ciò che vuoi! ».
Solo un Dio misericordioso può tenere questo linguaggio divino: nessuno al mondo ti eguaglia, perché tu sei maestro di carità infinita.
E chi sono io, mio bel Gesù, da usarmi tanta finezza?
Lo sai anche Tu che io sono un misero peccatore, non sono degno d'aver un tuo sguardo divino, ma lo meriti ben Tu, o Signore, mio Dio, o mio Tutto! il mio cuore non regge più, tanto è l'amore che Tu mi dai.
Ciò che fai con me, o Signore, in questo momento e quando faccio l'adorazione, che mi dai tanto fervore, e così grande fede, fallo con tutti specialmente con i tuoi ministri, e nella celebrazione del S. Sacrificio comanda loro questi impeti d'amore santissimo verso il Sacrosanto Pane Eucaristico, che tanti cuori sono ghiacciati, per dir poco, affinché i sacerdoti, a te consacrati, con slancio di pietà e di fede infondano nei cuori dei fedeli, che Dio ha loro affidati, quell'amore di Dio.
Fallo, o Signore, se tu vuoi, tutto puoi: lo sai bene, mio buon Gesù, che noi siamo deboli: aiutaci Tu, o Signore.
( Continua )
1. L'Unione Catechisti fu solo fondata nel 1914, Iddio preparava gli uomini. ( N. d. R. ).
Ogni volta che nel Bollettino, si trovino parole, espressioni o il menomo accenno a santità, intendiamo darvi solo fede puramente umana, sottoponendoci ai decreti di S. S. Papa Urbano VIII e dei suoi Successori. ( N. d. R. ).