Messa del Povero |
B88-A3
Opera di Redenzione dei Mendicanti
Tra i poveri Mendicanti, da due anni, si è costituita la « Compagnia della buona morte », perché tra loro, benché più abituati alla sofferenza di coloro che sono circondati da tutte le comodità della vita: dal vitto al letto, dal caldo nell'inverno crudo al fresco nell'estate snervante, vi è vigile la morte; e ogni tanto li chiama, con parole che non spaventano, perché essi hanno nulla da lasciare, e la loro vita è stata una serie lunga di privazioni, accettate con la parola grande che solo i poveri sono capaci dire forte e sempre: « Pazienza! ».
E quando la morte viene accanto ad alcuno di loro … e con la malattia e poi con l'agonia … e poi con l'addio a questo mondo, li chiama: i compagni di tante sofferenze si stringono a lui, come fratelli … e non l'abbandonano più.
Invitano a tempo al povero capezzale, il vero medico dell'anima: il Sacerdote, affinché per il loro compagno sia sicuro il trapasso alla beatitudine celeste.
Morto, se è possibile una sepoltura, lo accompagnano loro stessi con la preghiera al riposo eterno; e se non è loro possibile, vanno in gruppo ad ascoltare delle Sante Messe per lui.
Così avvenne per il compagno morto negli ultimi giorni del Giugno scorso.
Sono scene queste non contemplate dagli uomini, ma esaltate dagli angeli e benedette dal SS. Crocifisso.