Casa di Carità Arti e Mestieri |
B99-A7
Fra le innumerevoli opere di bene che la carità cristiana ha istituito in tutte le epoche, in tutti i luoghi, a beneficio di ogni stirpe, ho avuto occasione di conoscerne una da vicino, molto da vicino, perché io stesso ne sono un beneficato: la « Casa di Carità Arti e Mestieri - Scuola serate e festiva ».
Opera fondata da poco tempo, ma che ha già dato ottimi frutti e continua a darne, anzi, i suoi dirigenti si trovano già di fronte al problema che ha sovente assillato i grandi, benefattori dell'umanità: quello di non poter aderire a tutte le richieste per mancanza di spazio.
Per intanto il massimo che si può fare viene fatto e fatto bene; i locali più vasti verranno a suo tempo, giacché un'opera che accomuna in modo così armonioso lavoro e fede, studio e preghiera, non può mancare di raggiungere i suoi scopi altamente morali e sociali.
Specie nell'epoca che attraversiamo ognuno comprende quanto sia utile l'educazione civile, in quanto che i grandi mutamenti nella vita sociale dei popoli sono sempre avvenuti durante o a seguito di grandi conflitti e la loro rinascita o decadimento sono sempre dipesi dal livello morale delle masse.
Sovente basta uno stimolo, uno scopo anche materiale da raggiungere perché il singolo individuo si senta alfine indotto a riflettere e comprendere il dovere di migliorarsi a qualunque età.
Impresa non facile; io stesso che, senza possedere una cultura, ho una discreta esperienza di vita vissuta, riesco a mala pena, con tutta la buona volontà, a vincere quell'indifferenza che fatalmente pervade quanti come me, per vicende della vita, sono condannati a sentire maggiormente il peso del peccato che tutti siamo chiamati ad espiare.
Indifferenza che nell'ambiente operaio è purtroppo molto diffusa, quando non raggiunge addirittura la più completa apatia.
Le cause di tanto rilassamento? Sono tante e forse qualcuna avrà pure un certo fondamento; non è di mia competenza il ricercarle, tuttavia è innegabile che anche fra bestemmie e tanto avvilimento esistono molti individui suscettibili di miglioramento, capaci di guidare il loro pensiero verso cose elevate, anche eseguendo i lavori più modesti conservano una personalità che può affermarsi in qualunque tempo.
Costoro mancano solo di una guida, di un appoggio morale, disinteressato, perché l'amore esiste sempre, la volontà di ben fare è latente in ognuno e può manifestarsi anche nei più avviliti.
Ecco dunque la grande portata della « Casa di Carità »; con l'insegnamento e l'esempio, ottimi insegnanti e ottimi catechisti silenziosamente e disinteressatamente si sono assunti l'impegno di migliorare le cognizioni tecniche e morali di questi volenterosi, procurando così alla società oltre che dei più buoni operai, dei migliori cittadini.
A dirigenti, insegnanti, catechisti che tanto danno senza nulla chiedere, il ringraziamento da parte mia e dei miei compagni tutti.
B. R.
Allievo anziano della 1a A Festiva