Vita dell'Unione Catechisti |
B157-A2
Alla fine del mese di giugno 1961 si concluse il secondo anno del Corso Superiore di Cultura Religiosa.
Gli allievi erano diminuiti, come era stato previsto fin dall'inizio, giacche non a tutti è possibile perseverare in un corso di sei anni, che impegna ogni sabato con tre lezioni assai esigenti.
Ma il corso ha resistito bene e si appresta a riprendere nel prossimo autunno, con rinnovato fervore, sia pure facendo tesoro dell'esperienza di questi due anni.
Le materie svolte in questo secondo anno furono le seguenti:
teologia dogmatica - trattata da Don Rotando e da Mons. Caramello
teologia morale - trattata da Mons. Usseglio
sociologia - trattata da Don Maritano
pedagogia religiosa - trattata da Don Camilleri S.d.B.
psicologia - trattata da Don Lorenzini S.d.B.
Purtroppo il Fr. Agilberto F.S.C, lui dovuto interrompere le sue lezioni di didattica per una crisi di salute, che tuttora, lo immobilizza - Auguriamo a lui, di tutto cuore, una perfetta guarigione e a tutti i benemeriti insegnanti del corso rinnoviamo l'espressione della nostra riconoscenza.
Auspichiamo che questo corso superiore, il quale deve superare tante difficoltà, si affermi sempre più, con nuove adesioni, tanto più che esso è impostato in modo che al suo ciclo poliennale ci si può inserire in qualunque anno.
Una profonda cultura religiosa, proporzionata allo sviluppo della cultura profana, non è solo indispensabile ai catechisti per il loro specifico apostolato, ma è necessaria a tutti i cristiani, in un tempo di così esasperata, implacabile, diabolica lotta antireligiosa, per la solidità e la serietà della loro vita cristiana, e la difesa del loro più prezioso patrimonio spirituale.
Durante l'anno sociale 1960-61, parallelamente al corso superiore di religione, si svolse un corso di preparazione all'esame di catechista di primo grado.
I partecipanti furono una trentina, divisi in due classi, per esigenze di età e di cultura, e frequentarono con buona regolarità.
Le lezioni furono tenute la domenica mattina, rispettivamente dal Fr. Camillo F.S.C, e dal catechista Dr. Conti, e portarono a termine la prima parte del programma.
Una giornata, di ritiro alla Casa di Carità il 25 giugno us. chiuse degnamente il primo anno.
Il corso riprenderà nel prossimo autunno per svolgere la seconda parte del programma e condurre alla conclusione nel giugno 1962, con gli esami finali ed il conseguimento del Diploma di catechista.
Gli Esercizi Spirituali di quest'anno, fatti nell'incantevole Villa Pia sul lago di Orta, durante i primi quattro giorni di giugno 1961, ci hanno presentato un ampio panorama dell'apostolato dei laici nei tempi moderni.
Lago d'Orta - Orta - Villa Pia
È la Chiesa stessa che fa' invito sempre più pressante al laicato cattolico di assumersi le responsabilità apostoliche ad esso riservate dalla Provvidenza.
Un compito immenso, insostituibile, determinante è riservato ai laici nella società di oggi e la consapevolezza di esso è motivo di sempre maggiore entusiasmo per la nostra vocazione.
Esercizi Spirituali a Villa Pia: discussioni negli intervalli
Esercizi Spirituali a Villa Pia, Giugno 1961
Il predicatore, p. Giacinto Scaltriti O.P., ci ha illustrato il tema in modo vivacissimo ed il Fr. Gustavo nelle sue conferenze ce ne ha illustrato le applicazioni pratiche stabilite dalle nostre Regole, così saldamente fondate sulla tradizione e così largamente aperte ai più moderni problemi.
Da parecchi anni anni l'Unione Catechisti e la Casa di Carità sono visitate con molto interesse dai Fratelli delle Scuole Cristiane che dall'estero si recano in Italia, soprattutto in occasione del secondo noviziato, oppure di qualche convegno alla Casa Generalizia di Roma.
Queste visite sono molto gradite ai catechisti, come lo è ogni occasione che li pone a contatto con quelli che per loro sono davvero i « carissimi »; ma anche come mezzo di diffusione del messaggio del Fr. Teodoreto nell'Istituto che ne deve raccogliere l'eredità.
In quest'ultimo periodo ci ha onorati il Fr. Genasio-Maria, Visitatore del Perù e della Bolivia, il quale, di ritorno da Roma, si è fermato a Torino due giorni, il 20 e 21 giugno u.s. dedicandoli quasi totalmente ai catechisti per lo studio dei problemi riguardanti i gruppi dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e M.I. sorti di fresco ad Arequipa ed a Lima, nella sua giurisdizione e col suo deciso favore.
Al Fr. Genasio-Maria, cui molto dobbiamo per quanto è stato fatto finora nel Perù e in cui molto confidiamo per lo sviluppo futuro, rinnoviamo i più fervidi ringraziamenti.
Un'altra visita che vogliamo sottolineare è quella del Visitatore del Ceylon, Fr. Vincent Joseph, in cerca di ispirazioni per l'opera da compiere nel suo tribolato Distretto, dove infierisce la persecuzione religiosa.
La sua relazione ci ha commossi e ci ha fatto pensare anche ai molti altri paesi dove il cristianesimo è insidiato, osteggiato, combattuto e anche ferocemente represso.
I nostri tempi di democrazia e di libertà ci offrono lo spettacolo di una persecuzione anti-cristiana la cui ampiezza e durata, la cui ferocia, insidiosità e pericolosità, dovute ai mezzi di cui dispone la civiltà moderna, non ha confronto con tutte quelle che la Chiesa ha dovuto subire nei due millenni della sua esistenza.
In questo clima di lotta non è forse riservata una parte di straordinaria importanza strategica agli Istituti Secolari?
La Chiesa stessa oggi fa appello con sempre maggiore insistenza a questa armata di laici secolari consacrati, disseminati capillarmente in tutte le condizioni sociali, a contatto vivo di tutte le situazioni concrete, più o meno mimetizzati e alla macchia, secondo le circostanze, ma disposti a qualunque sacrificio per il regno di Dio.
Auguriamoci dunque che si moltiplichino dappertutto i gruppi di catechisti, presso ogni casa dei Fratelli, in tutto il mondo, e possano con la maggiore ampiezza ed ed efficacia compiere quella missione che la Provvidenza ha loro confidata.
Il 27 agosto 1961 un centinaio di pellegrini, fra catechisti e zelatori, si sono dati convegno a S. Tommaso per la S. Messa e quindi si sono diretti al Santuario di Oropa, insieme al Padre Agnello, curato di S. Tommaso e al Prof. Don Corrado Casalegno, Salesiano, sempre così pronto a unirsi ai catechisti e a sostenerli nelle loro iniziative.
Canti, preghiere e fraterne conversazioni in un clima di contenuta, ma schietta allegria, fecero parer breve il viaggio.
A Oropa era gran festa: ricorreva l'anniversario della solenne consacrazione della Basilica nuova e si faceva la processione votiva della città di Biella, con S.E. il Vescovo Mons. Carlo Rossi, il Capitolo, i Parroci della città, il Sindaco di Biella e le autorità comunali; inoltre veniva solennemente scoperta una lapide a ricordo della visita di S.S. Giovanni XXIII al Santuario nel 1938.
L'allora Delegato Apostolico di Turchia, S.E. Mons. Roncalli, salì ad Oropa come semplice pellegrino per pregare la Madonna Nera.
Pellegrinaggio dell'Unione a Oropa
I pellegrini dell'Unione parteciparono con fervore a tutte le manifestazioni e più che mai invocarono la Madonna sulle loro famiglie e sulle loro opere.
Nel pomeriggio il catechista Dt. Vito Moccia illustrò il messaggio di Gesù Crocifisso a Fra Leopoldo, che si realizza nella Casa di Carità Arti e Mestieri.
Nel viaggio di ritorno venne fatta una breve visita al Santuario di Graglia, offrendo a Maria SS. un'ultima corona di rose spirituali per ringraziarla della bella giornata trascorsa, e pregarla di essere sempre, come la chiamava Fra Leopoldo, « la protettrice della Casa di Carità Arti e Mestieri ».
In Spagna i catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, stabiliti da pochi anni a Barcelona, Tarragona, Gerona e Manresa, procedono con giovanile entusiasmo ed invidiabile fervore, sotto la esperta guida dei Fratelli delle Scuole Cristiane.
Essi tengono frequenti contatti fra di loro e hanno già organizzato due giornate di convegno, la prima il 16 aprile e la seconda il 30 luglio 1961, entrambe con grande soddisfazione dei partecipanti, che hanno potuto fraternizzare e godere di vedersi riuniti, nonché studiare i problemi comuni, scambiare le esperienze e ricevere direttive precise.
Il Convegno del 16 aprile si tenne presso l'imponente Colegio de la Bonanova, in occasione della Assemblea Regionale degli ex Allievi dei Fratelli S.C.
I catechisti di Barcelona vi intervennero al completo dai Collegi Josepets e Condal; da Tarragona giunse un gruppo assai folto e vivace guidato dal Fr. Augustin e dal catechista prof. Gay; da Gerona un altro gruppo meno folto, ma assai rappresentativo, insieme al Fr. Jaime.
Da sinistra a destra: Sig. Bargallò, direttore regionale, geom. Fonti Giovanni, Hno Miguel
e i catechisti Lejarcegui, Rifé, Pascual
Si iniziò alle 8 con la meditazione, dettata dall'Assessore, Fr. Miguèl, seguita dalla S. Messa.
La colazione offrì un ambiente propizio per la reciproca conoscenza ed affiatamento degli intervenuti, ambiente di allegria e di cordialità che diede a tutti un vivo senso di unità.
Le riunioni si tennero in un'aula appartata e tranquilla e per primo prese la parola il Direttore Regionale dell'Unione, Sig. Fernando Bargalló, il quale porse il saluto a tutti gli intervenuti ed espresse la sua soddisfazione per quella prima giornata di Convegno.
Egli insisté sul vero spirito di unione, che deve esistere fra i catechisti, i quali devono sentirsi come fratelli a casa propria.
L'Unione Catechisti costituisce in seno alla Chiesa un nucleo assai vivo e con grandi possibilità di bene.
Bisogna coltivare delle visioni molto larghe e tener presenti i gravi problemi del nostro tempo.
Egli citò una lettera dei catechisti di Arequipa dove si illustra l'intenso lavoro di penetrazione dei comunisti nel Perù e si sottolinea la necessità che da parte nostra lavoriamo in difesa della fede, con la maggior intensità possibile.
Il Sig. Bargalló concluse invitando gli intervenuti, specialmente i più giovani, a porre tutte le domande di informazione o di chiarimento con la massima libertà, per consolidare sempre più in tutti il medesimo ideale.
Si alzò quindi a parlare il Fr. Miguel, Assessore dell'Unione, il quale si preoccupò di illustrare nel modo più chiaro ed esauriente la struttura e lo spirito della nostra Unione Catechisti.
Egli fece notare che i catechisti devono sempre andare contro corrente: eccoli ad esempio, in un giorno di animazione e di festa per tutto il Collegio, appartati in una sala dell'ultimo piano, per potersi raccogliere in un serio lavoro.
L'Unione è una cosa divina e umana.
Divina in quanto è stata suscitata da Dio e le sue Regole sono approvate dalla Chiesa.
Umana in quanto è composta di uomini con le loro debolezze, come già avvenne nel Collegio Apostolico.
L'Unione è cosa perfetta in quanto diviene perfetto chi osserva le sue Regole, ed è imperfetta in quanto nella vita personale dei suoi membri si producono delle mancanze.
Non bisogna lasciarsi impressionare dalle miserie che si possono constatare in qualcuno.
Non bisogna abbandonarla, in seguito a qualche semplice impressione o conoscenza superficiale, ma studiarla bene.
Nell'Unione deve regnare una santa libertà: nessuno è costretto a fare qualche cosa per forza.
Tutto deve farsi con generosità in un ambiente di assoluto volontarietà.
La vocazione al matrimonio non è un ostacolo perché il giovane, finché giunga il momento di sposarsi, possa aver fatto un gran bene a sé e agli altri, conservandosi in eccellenti condizioni spirituali.
È assai notevole la formazione personale che riceve il catechista e oggi stesso lo si potrà apprezzare molto meglio.
Il vantaggio è tanto più grande quanto prima si inizia la formazione.
Alla felicità di darsi si aggiungerà il premio di ricevere.
Nella stessa attuazione della sua missione il catechista troverà il mezzo di mantenersi buono: procurando il bene degli altri assicurerà il suo.
Infatti l'Unione nacque per volontà di Dio nella mente del Fr. Teodoreto preoccupato di assicurare ai suoi allievi la perseveranza nel bene, e il mezzo indicato per raggiungere questo scopo è l'impegno all'apostolato catechistico ».
Il Fr. Assessore terminò augurandosi dalla giornata di convegno un aumento di fervore apostolico in tutti, e quindi invitò gli incaricati a fare le loro relazioni.
Riferì per primo il catechista Jorge Oliva di Corona, sulla sua « catechesi ».
Si tratta di un gruppo di baracche lungo il torrente Ter, alla distanza di una mezz'ora di commino dalla città.
Vi intervengono ogni domenica una decina di catechisti e allievi catechisti e la prima loro cura è di convocare tutta la popolazione alla S. Messa, passando in giro con un campanello.
Il catechismo si fa nello stesso locale che serve da scuola e da cappella, è frequentato da circa 45 ragazzi e dura mezz'ora.
Si usano filmine e magnetofono per aiutare e ampliare la lezione.
I ragazzi, essendo molto poveri, chiedono inoltre che i catechisti dimostrino il loro amore per mezzo di aiuti materiali; questo fatto è comune a tutte le catechesi.
Perciò ogni giovedì i catechisti preparano la loro lezione e si procurano buoni di assistenza e oggetti vari da distribuire alla domenica.
Nella festa dell'Epifania si fa poi una distribuzione generale di doni e in febbraio si portano coperte, lenzuola, materassi e trapunte.
Il maestro locale collabora con i catechisti.
Da qualche tempo si nota una diminuzione delle presenze e ciò è dovuto senza dubbio al lento abbandono delle baracche da parte delle famiglie per trasferirsi in blocchi di nuove case, meglio abitabili.
Parlarono quindi i catechisti di Tarragona, fra i quali José M. Doménech si distinse per una oratoria facile ed un tono elevato.
Egli insiste sulla bellezza della missione affidata al catechista, sulla preziosa esperienza che acquista nel suo ininterrotto apostolato, sulle soddisfazioni che riceve, ma anche sulla sua responsabilità che è tale da far tremare.
I catechisti di Tarragona curano quattro « catechesi » denominate rispettivamente Ermita, Rio, Serrallo, Playa.
La « Ermita » è posta sopra un'altura a un chilometro e mezzo da Torragona e vi si arriva per una mulattiera assai disagevole.
D'inverno fa molto freddo e d'estate molto caldo.
La S. Messa, che viene celebrata alle 9 è diretta da un catechista e dopo la Messa ha luogo il catechismo.
Si danno ai ragazzi la colazione, caramelle, buoni di assistenza, oggetti vari.
Il cinema del collegio di Tarragona provvede i fondi necessari.
La catechesi del « Rio » è un gruppo di baracche sul torrente Francolì.
Al mattino della domenica si gioca al foot-ball per riunire i ragazzi, poi si celebra la S. Messa in un locale che, durante la settimana - diviso in due parti da un paravento smontabile - serve per la scuola dei ragazzi e delle bambine.
Quindi catechismo e distribuzione di aiuti e regali di vario genere.
Le altre « catechesi » sono in condizioni analoghe.
Ognuna di esse è guidata da un catechista col titolo di Prefetto, coadiuvato da uno o due catechisti effettivi, e da un gruppo più o meno numeroso di allievi catechisti, che vi fanno la loro esperienza.
In totale a Tarragona lavorano 34 catechisti tra effettivi ed allievi, e fra le varie catechesi assistono circa 180 ragazzi.
Inoltre essi si occupano della Scuola-Accademia S. Paolo e fra breve erediteranno la Scuola di Torreforta, tenuta finora dalla Associazione degli Antichi Allievi.
I catechisti di Tarragona terminarono auspicando un maggior contatto con quelli di Barcelona.
Per la sede di Barcelona riferì il catechista Marcelino Samsò che tra i suoi incarichi ha anche quello di Prefetto della « catechesi Pio XII ».
Questa svolge la sua attività nella parrocchia di S. Giacomo di Badalona e, a motivo della grande estensione della medesima è divisa in tre gruppi: « Parrocchia », vicino alla chiesa; « Wilfredo », più verso il mare, e « Croce » in un gruppo di baracche vicino alla spiaggia.
Il catechismo ha luogo nel pomeriggio, fra le 17 e le 19.
Si utilizzano filmine e si distribuiscono regali.
A Natale ed all'Epifania si fanno poi distribuzioni straordinarie.
In estate si organizza una colonia per ragazzi e ragazze, e quest'anno ce ne sarà una speciale per i giovami dai 16 ai 18 anni, denominata telecolonia.
Nel pomeriggio della domenica funziona la Scuola per Catechisti per i giovani che desiderano appartenere alla nostra Unione.
Alla sera dei giorni feriali i catechisti fanno lezione nella Scuola La Salle di Barceloneta e nel Colegio La Salle Congresso.
In quest'ultimo la Scuola professionale e il Baccellierato serale è completamente a carico del nostro Istituto Secolare.
Una nuova attività per i catechisti è rappresentata dalle conferenze che tengono durante gli Esercizi Spirituali degli alunno delle scuole cristiane.
Samsó concluse ricordando la necessità dell'orazione continua e di una vita interiore sempre più intensa, per ottenere da Dio la fecondità alle opere.
Terminate le relazioni e dopo un opportuno sollievo incominciarono le discussioni, che diedero luogo ad un proficuo scambio di idee sul modo di condurre l'attività apostolica nelle varie località.
Si pose la questione se sia meglio fare il catechismo al mattino o al pomeriggio, tenuto conto che è necessario accompagnare i ragazzi a messa al mattino e trattenerli al pomeriggio affinché non vadano dietro a divertimenti pericolosi.
Si parlò di molti problemi pratici, quali la colazione da dare ai ragazzi dopo la messa del mattino; i vestiti da procurare a quelli della prima comunione; i giuochi da organizzare in qualche gruppo; la lotteria di Tarragona; le difficoltà economiche delle colonie estive di Barcelona ecc.
Infine si chiarì sempre meglio la struttura dell'Unione Catechisti, il suo Spirito, le sue finalità, in modo che ciascuno possa scegliere con piena consapevolezza e libertà la strada che vuole percorrere.
La riunione si chiuse al Colegio Josepets con il pranzo Sociale, discorsi d'occasione da parte di ogni rappresentante di gruppo, e moltissimo entusiasmo in tutti.
Il convegno del 30 luglio si tenne a San Sadurnì de Noya, presso la villa « El Roure » e vi presero parte i Fratelli Ambrosio e Agostino, con un gruppo di catechisti di Barcelona e di Tarragona.
Dopo la Messa, la colazione, la recita della divozione a Gesù Crocifisso e il saluto iniziale dei due capi-gruppo, il Fr. Ambrosio svolse il suo tema, che ebbe per oggetto l'apostolato.
Egli sottolineò l'obbligo che hanno tutti i membri del corpo mistico di Cristo di lavorare alla sua edificazione e insisté sulla importanza della vita interiore per l'efficacia di ogni apostolato.
Dopo il Fr. Ambrosio parlò il Sig. Bargalló e quindi si aprirono le discussioni, allo scopo di chiarire e approfondire sempre più un argomento così fondamentale.
Venne messo in chiaro che apostolato e vita interiore si richiamano e si nutrono reciprocamente, ma che tuttavia esiste il pericolo di lasciarsi assorbire dall'attività, dimenticando l'orazione e quindi è necessario vigilare sopratutto nella condizione dei catechisti che, vivendo nel secolo, non hanno il vantaggio dei religiosi e sono esposti a tutti i disturbi.
Anche nel mondo, come nella solitudine, è necessario ed è possibile « pregare senza intermissione », benché in un altro modo.
Esaurito il tema di vita spirituale si venne alla relazione dell'attività dei due gruppi, di Barcelona e di Tarragona, dal convegno del 16 aprile ad ora.
A Tarragona ci furono delle nuove consacrazioni: 10 allievi catechisti e 4 catechisti effettivi.
Si celebrò la festa delle prime comunioni nei settori del « Rio », del « Serrallo » e della « Ermita » core tutti i ragazzi riuniti in parrocchia, senza distinzione di città e di suburbio.
Alla Ermita abitano più di 6000 persone, che finora erano prive persino di acqua.
Finalmente si è potuto ottenere un notevole miglioramento nella condizione di vita di quella povera gente.
Il rappresentante di l'arrogano ed il Fr. Augustin riferiscono particolari interessanti sulla catechesi e la situazione delle famiglie.
A Barcelona la scuola serale del Congresso va bene, la catechesi si svolge ovunque normalmente.
Per i giovani cattolici ci fu un corso speciale di preparazione.
Una viva discussione si accese sul fatto che alla scuola serale non si fa recitare la preghiera all'inizio e si riconobbe la opportunità che l'anno prossimo si introduca la preghiera.
Al termine delle relazioni si concesse un po' di sollievo, dopo del quale ci fu un vivace scambio di idee sulla vita dell'Unione, con le osservazioni seguenti:
I catechisti sono l'ossatura, la struttura portante, il lievito di tutte le Associazioni degli Antichi allievi dei Fratelli, e devono perciò mantenersi ad un, livello di vita intensamente cristiana, cui non possono giungere ordinariamente i dirigenti delle associazioni stesse.
Non dimentichiamo l'enorme potenziale che può costituire l'unione degli alunni, ex-alunni e genitori degli alunni.
I catechisti non devono contentarsi di essere degli esecutori, ma sempre rispettando le esigenze dell'unità e della disciplina, devono avere della iniziativa.
I rapporti con i Fratelli sono eccellenti.
Tra i catechisti dev'essere norma la carità e la prudenza, in una santa libertà.
Nessuno dev'essere costretto a rimanere nell'Unione se non se la sente più, ma tutti devono essere aiutati negli immancabili periodi di difficoltà.
Per iniziare una Sezione dell'Unione in un collegio bisogna appoggiarsi a un'attività catechistica preesistente.
Attualmente sono in piena funzione le Sezioni di Barcelona e di Tarragona.
Quelle di Gerona e di Manresa sono agli inizi.
Altre senza dubbio ne sorgeranno presto.
Con i catechisti del Perù si coltivano rapporti epistolari, facilitati dall'uso della stessa lingua.
La rivista dell'Unione Catechisti di Spagna esce regolarmente.
Qualunque catechista può mantenere corrispondenza diretta con il Presidente generale a Torino, se lo desidera.
Però la cortesia esige che se ne faccia conoscere almeno il contenuto al Fratello Assessore.
I programmi di azione per i prossimi mesi si possono sintetizzare nei seguenti punti:
Per la sede di Tarragona:
1) Inaugurazione ufficiale dell'Unione Catechisti a Tarragona, l'8 dicembre p.v.
2) Inaugurazione della Scuola Serale di Torreforte, che d'ora innanzi sarà totalmente a carico dell'Unione Catechisti;
3) Intensificazione della vita di pietà e della formazione dei catechisti nello spirito dell'Unione;
4) Intensificazione degli sforzi per organizzare anche a Tarragona un noviziato per i catechisti congregati.
Per la sede di Barcelona:
1) Il Collegio è la sorgente dei futuri catechisti e membri dell'Unione e perciò è necessario rimanere in contatto con esso.
A tal fine dovrà essere delegato un catechista che se ne possa effettivamente occupare, libero da altri incarichi.
2) Si riprenderà l'organizzazione dei catechisti oranti, così opportuna per ottenere la fecondità all'attività apostolica, e possibile semenzaio di vocazioni per la nostra Unione
3) Si intensificherà la propaganda della devozione a Gesù Crocifisso, curando il settore degli Zelatori e degli Ascritti.
4) Si continuerà a tenere periodicamente queste giornate di convegno, dimostratesi molto fruttuose.
5) Si visiteranno i diversi collegi della Catalogna e possibilmente anche quelli di altre regioni, per tentare di farvi sorgere un gruppo dell'Unione Catechisti.
Terminati i lavori del convegno, verso le 14,30, ebbe luogo il pranzo sociale cui seguì un'ora di schietto buon'umore con farse e facezie a cui tutti presero parte e finalmente la visita al SS. Sacramento per ringraziare il Signore di una giornata così piena di santa letizia e ricca di lavoro positivo.
Il Fr. Miguel, Assessore dell'Unione Catechisti per la Spagna, è stato chiamato dalla fiducia dei suoi Superiori alla direzione nel grande « Colegio de la Bonanova » in Barcelona.
Ce ne rallegriamo per lui e per il detto Collegio, ma abbiamo trepidato per i nostri amici di Spagna, che correvano il pericolo di perdere la loro guida.
Vivamente pregato dai catechisti egli non lascia però la sua carica di Assessore, ma dato il peso dei nuovi impegni sarà coadiuvato dal Fr. Ambrosio-Gabriel, Assessore ausiliare.
Rinnoviamo ad entrambi, nonché al Visitatore, Fr. Placidio Fermin, i sensi della nostra viva soddisfazione, e della nostra gratitudine insieme con la promessa di preghiere per la fecondità spirituale delle opere ad essi confidate.
Arequipa 6 Agosto 1961: Professione religiosa del primo catechista congregato del Perù.
Perù : primo convegno nazionale dei catechisti
L'Istituto Secolare dei Catechisti, accolto con molta cordialità daIl'Arcivescovo di Lima e da lui approvato con decreto del 28 marzo 1960, è stato inaugurato ufficialmente nella capitale del Perù il 17 luglio 1961.
La cerimonia ebbe luogo al Collegio De La Salle e fu onorata dalla presenza del Nunzio Apostolico, Mons. Carboni.
Riportiamo qui i tratti salienti della relazione che venne inviata a Torino.
« Sig. Presidente Generale di nostra massima considerazione:
La ringraziarne anzitutto del suo telegramma di adesione e delle espressioni in esso contenute, che dimostrano l'intima unione spirituale che già si è stabilita tra codesto Centro Principale e questo gruppo iniziato in Lima.
Contiamo sulle sue orazioni per il nostro sviluppo e dal canto nostro le assicuriamo di aver pregato per lei e per i catechisti di Torino.
Ci è grato inviarle la presente relazione con le fotografie che abbiamo preso per documentare e ricordare questa data indimenticabile.
Convegno di Arequipa: consacrazioni dei catechisti associati.
Convegno nazionale dei catechisti ad Arequipa; Benedizione dei distintivi
Dopo la fervida accoglienza tributata al Nunzio Apostolico ci siamo recati in cappella e là davanti al SS. Sacramento solennemente esposto, fecero la consacrazione 11 allievi catechisti e 7 catechisti effettivi.
Erano presenti tutti i Fratelli delle Scuole Cristiane, presieduti dal Visitatore Provinciale Fr. Genasio Maria, il quale ricevette la formula di consacrazione di ciascun catechista a nome e per delega del Presidente Generale.
La funzione, piena di eccezionale fervore, sarà indimenticabile per noi, che abbiamo avuto l'onore di fondare in Lima la filiale dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.
Inaugurazione della Spione di Lima: firma dell'atto ufficiale
Inaugurazione della Sezione di Lima: parla il Fr. Ambrosio-León, Assessore.
Catechisti Associati della Sez. di Lima
Consacrazione di catechisti associati.
Lettura dell'atto di inaugurazione della Sezione di Lima
Inaugurazione della Sez. di Lima: parla il Nunzio Apostolico Mons. Carboni.
Inaugurazione della Sez. di Lima : parla il Fr. Genasio Maria, Visitatore prov.
Dopo la funzione religiosa si passò nel salone del Collegio dove, con tutta la solennità ebbe luogo la lettura e sottoscrizione dell'Atto ufficiale di consacrazione, stilato nei seguenti termini:
« In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Il 17 luglio 1961 ire Lima, alla presenza del Nunzio Apostolico, Mons. Romolo Carboni; del Fr. Genasio Maria, Visitatore Provinciale del Distretto Perù-Boliviano; dei Direttori e dei Fratelli delle Scuole Cristiane di questa città.
Con questa nostra consacrazione dei Catechisti Associati dichiariamo fondata la Sede di Lima dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.
Il nostro desiderio più sincero è di seguire il cammino della perfezione evangelica, o nel matrimonio o con la rinuncia ad esso, secondo la regola di santità lasalliana lasciataci dal nostro padre e fondatore, il servo di Dio Fr. Teodoreto.
Intendiamo restare uniti ai nostri fratelli spirituali della sede di Torino e di tutte le altre sedi dell'Unione Catechisti, procurando di condividere i loro ideali di santità e di apostolato.
Considereremo sempre i Fratelli delle Scuole Cristiane come i nostri padri spirituali, dai quali abbiamo ricevuto la dottrina spirituale di S. Giov. Batt. La Salte, patrono principale dell'Unione Catechisti.
Resteremo sempre uniti al nostro Ecc.mo Arcivescovo, sempre pronti ai suoi cenni per lavorare con fervore affinché Cristo regni Sempre più nella Diocesi di Lima.
Saremo sempre fraternamente uniti per difendere l'integrità delle nostre Regole e Costituzioni, per favorire la vita spirituale dei membri dell'Unione e per accrescerne continuamente il numero e la qualità.
Eleviamo le nostre preghiere al Signore affinché ci conservi a lungo il dr. Carlo Tessitore, attuale Presidente Generale, che con tanta ricchezza spirituale e con tanto affetto ci sostiene da Torino.
Avremo una fede assoluta e una dedizione totale ai superiori che la Provvidenza ci manderà e confideremo totalmente in Gesù Crocifisso e Maria SS. Immacolata, con cui marceremo a passo fermo nel cammino della perfezione e nell'apostolato catechistico e sociale proprio dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e Maria SS. Immacolata.
firmato da tutti i membri fondatori e dai testimoni.
Dopo la firma dell'atto di fondazione si alzò a parlare il nostro Assessore Fr. Ambrosio-León per illustrare il significato e per mettere in risalto le linee fondamentali della nostra Opera.
Egli espresse la sua viva soddisfazione nel veder coronati i suoi sforzi e la lunga preparazione dataci in ben 14 mesi.
Parlò quindi il Fr. Genasio Maria, che riferì sulla sua recente visita alla Casa Generalizia dei Catechisti in Torino e ci parlò con entusiasmo della ottima impressione che ne ricevette.
Infine il Nunzio Apostolico Mons. Carboni mise in rilievo la missione degli Istituti Secolari nel pensiero della Chiesa, e l'importanza particolare del nostro nel mondo attuale. »
Dal 1° al 6 Agosto 1961 ebbe luogo ad Arequipa il primo convegno nazionale dei catechisti del SS. Crocifisso e M.I. del Perù, e vi convennero i delegati delle Sedi di Arequipa, di Lima e di Cusco.
Nel primo giorno il Fr. Ambrosio-León, Assessore Nazionale, fece la storia dell'Unione Catechisti dalla sua fondazione a oggi.
Inoltre si parlò della divozione a Gesù Crocifisso e della sua diffusione nell'America Latina.
Nel secondo giorno venne sviluppato questo tema: « Il significato degli Istituti Secolari nella Chiesa » e si studiò in particolare lo spirito di fede, di umiltà e di zelo, propri del nostro Istituto.
Nel terzo giorno il catechista congregato Renato Villegas illustrò la necessità di una dedizione totale alla nostra Unione e di una intensa vita comunitaria, con l'osservanza della Regola e la intima Unione con N.S. Gesù Cristo.
Nel quarto giorno si trattò della importanza dello studio come base del nostro Istituto e come ricerca della verità.
Si rilevò la necessità di centri di studio per i catechisti e di pubblicazioni periodiche.
Nel quinto giorno si mise in rilievo la necessità della propria santificazione per la efficacia nell'apostolato e si studiò la pratica della carità cristiana.
Tutti i temi, trattati con molta competenza, furono seguiti con grande attenzione e discussi con vivo interesse dai partecipanti.
Al termine del convegno ebbero luogo le nuove consacrazioni di allievi catechisti e di catechisti effettivi.
Ma l'atto principale, che attirò l'attenzione di tutti, perché da tanto tempo atteso, e che rappresenta una data importante nella storia dei catechisti peruviani, fu la professione religiosa di Renato Villegas Sanz, primo catechista congregato nel Perù, anzi il primo che non sia italiano.
I suoi voti furono ricevuti in rappresentanza del Presidente Generale dal Visitatore, Fr. Cenasio Maria, il quale non mancò di sottolineare il significato di quella prima professione ed esortò vivamente tutti i catechisti ad un impegno sempre più intenso nella vita spirituale e ad uno zelo instancabile per sviluppare la nostra Opera, sia in profondità che in estensione.