La famiglia come ambito di evangelizzazione |
B195-A3
Relazione del Dr. Vito Moccia al corso sposi
Un discorso sull'evangelizzazione operata nella famiglia comporta essenzialmente l'individuazione di quei contenuti tipici di evangelizzazione che la famiglia, in quanto primaria società umana, non che comunità di specifica rilevanza soprannaturale, poiché scaturita dal sacramento del matrimonio, è in grado di offrire.
È evidente che oltre ai rilevanti aspetti di annuncio evangelico e di catechesi peculiari della famiglia, questa può accogliere, anzi deve accogliere nel suo ambito ogni altro elemento, dalle ragioni fondamentali della fede recepite dai fanciulli nella famiglia con lo stesso alimento materno, per così dire, a più impegnative forme di testimonianza cristiana, se i componenti la famiglia vivono intensamente il Vangelo.
Però ciò che qui preme, è individuare l'annuncio di quelle verità cristiane che nella famiglia trovano una mirabile significazione, e che pertanto dovrebbero porsi immediatamente all'attenzione della famiglia.
Trattasi di verità essenziali e vivificanti; dalla rivelazione della vita trinitaria di Dio e dell'amore di Gesù per la Chiesa, all'illuminazione del senso e del valore dell'umanità, segnatamente del carattere comunitario dell'uomo.
Tale illuminazione e rivelazione è portata dalla famiglia con una caratteristica ed impostazione del tutto peculiari ed essenziali.
Ma la famiglia non esaurisce qui il suo apporto specifico per l'evangelizzazione.
Vi è una peculiarità familiare anche in ordine al metodo di evangelizzazione, in altri termine in ordine alla catechesi.
Ed anche su questi punti occorre soffermarsi, con riguardo all'esplicazione nella famiglia dell'« ufficio profetico » dei fedeli, nonché alle modalità educative e catechistiche dei genitori e degli stessi membri della famiglia tra di loro.
Gesù ci ha rivelato che Iddio è Padre, papa.
I pensatori ci hanno parlato di Motore immobile, ordinatore, causa prima, o anche Essere perfettissimo, sommo bene, ineffabile.
Però la ricchezza e la pienezza di Padre è incommensurabile.
Il concetto di paternità, la concreta attuazione, la figura del padre, del papa la troviamo nella famiglia.
Ecco che la famiglia ci offre il modello, l'immagine vivente dell'attributo che riferiamo a Dio, con cui l'invochiamo.
È questa senza dubbio, non appena sappiamo scorgere, un'autentica evangelizzazione che la famiglia in sé offre ai suoi membri.
Non solo ai bambini, che nel padre possono farsi una idea abbastanza specifica di Dio.
Nella famiglia troviamo il figlio.
È lo specchio del padre e della madre.
È altresì l'attuazione vivente del loro amore.
In Dio vi è una relazione di filiazione, tra il Padre e il Verbo, o Figlio appunto.
Ecco che la famiglia ci aiuta a comprendere questo mistero.
Una relazione così misteriosa per quanto sublime, della generazione, e tra il Padre e il Verbo, trova una intuitiva intellezione, ancorché imperfetta, nel riferimento alla filiazione umana, che abbiamo appunto nella famiglia.
E che il Verbo sia il Figlio del Padre è facilmente compreso.
Il riferimento allo Spirito Santo, che è l'Amore vivente del Padre e del Figlio trova altresì nella famiglia una possibilità di esemplificazione.
Chiaro che un rigoroso parallelismo non è semplice.
Però i riferimenti sono molteplici.
La famiglia è a immagine della SS. Trinità, ed è questa la concreta e perenne evangelizzazione che la famiglia offre a chi in essa vive.
In quanto la famiglia è la risultante del matrimonio, che è segno e partecipazione dell'amore di Gesù per la Chiesa, così nella vita familiare possiamo trovare spunti permanenti di evangelizzazione dell'amore salvifico di Gesù per ognuno di noi.
È questo un tema noto e ripetutamente trattato.
Dall'amore di due sposi si può trarre appunto ispirazione per comprendere l'amore di Gesù per ognu'no di noi, per cui si è sacrificato.
Dall'amore di papa e mamma i figli dovrebbero trarre il riferimento all'amore di Gesù.
E così pure gli sposi tra di loro.
Ricordiamo alcune applicazioni, tra le molte che potrebbero addursi.
E prendiamo quella che sembrerebbe a prima vista la meno idonea, l'intimità degli sposi:
- quanto alla promessa di amore tra gli sposi, alcuni maestri di spirito ( Innocenze III ) hanno fatto il rapporto con l'amore di Dio per l'uomo, che però è solvibile, per l'infedeltà dell'uomo;
- viceversa l'unione coniugale è stata raffrontata nientemeno che con la unione del Verbo alla nostra natura umana, che è indissolubile;
- uno scrittore per rilevare la profondità dell'unione di Gesù con il fedele nella comunione eucaristica, si riferisce all'unione coniugale, per sottolineare come l'Eucaristia sia più intensa.
« E come l'amore ha più gradi, ma il massimo è quello per il quale gli amanti s'uniscono sostanzialmente in quel modo più stretto che la natura loro concede, e gioiscono l'uno dell'altro, quasi con un unico e indivisibile sentimento; così è manifesto che la massima unione che si possa concepire secondo la natura umana e la condizione della vita presente è l'unione del fedele con Cristo mediante l'Eucaristia, che è unione sostanziale e reale, fino ad avere in parte uno stesso termine della vita ».
Abbiamo esaminato aspetti teologici.
Ma l'evangelizzazione riguarda la vita, il comportamento pratico, la morale.
La morale è evangelica se la motivazione del comportamento è l'amore di Dio.
Ora la famiglia è rivelatrice della natura profonda dell'uomo.
L'uomo scaturisce da un atto di amore umano, poiché tale è la generazione, e da un atto di amore divino, poiché tale è la creazione dell'anima.
Tutto ciò ci viene attestato dalla famiglia quanto alla generazione umana.
La famiglia è la perseveranza di amore di cui il figlio è testimone vivente.
Da ciò scaturisce che nella famiglia l'uomo ha la sua dimensione e la sua prima esperienza di socialità, cioè di vita comunitaria e di rapporti con altri uomini.
È nella famiglia che si apprende il concetto di "prossimo".
Nella famiglia si attua la "comunicazione" tra gli uomini, superando la solitudine e l'egoismo.
« La famiglia è il luogo della comunicazione perché è il luogo dell'amore, come valore eminente che risponde alle essenziali aspirazioni dell'uomo, nei rapporti tra coniugi e tra genitori e figli.
Ciò che riempie la solitudine è l'amore.
Oggi se non c'è amore, la stabilità difficilmente trova altri rapporti ».
« Nato dall'amore creatore e paterno di Dio, il matrimonio trova nell'amore umano corrispondente al valore e al disegno di Dio, la legge fondamentale del suo valore morale ». ( Paolo VI ).
Nella premessa abbiamo evidenziato come la famiglia offra un suo apporto insostituibile anche sul piano del metodo di evangelizzazione e di catechesi.
Esaminiamo brevemente questi aspetti.
Gesù è il profeta che ci parla a nome del Padre e continua questo ufficio attraverso la gerarchia.
Ma l'annuncio della parola di Dio avviene anche per mezzo dei laici, in quanto i laici sono anch'essi i testimoni di Gesù.
È specialmente nella vita matrimoniale e familiare che il laico esercita il suo ufficio profetico, cioè esplica la sua opera di evangelizzazione.
La vita coniugale, la vita di famiglia, ispirata e vissuta cristianamente, è come un annunciare la parola di Dio, in primo luogo in seno alla famiglia stessa, testimoniando che Dio è l'autore del matrimonio, che Dio è l'autore della famiglia e che questa vita si può e si deve vivere secondo la legge di Dio, nell'amore di Dio.
« Nello stato matrimoniale e familiare si ha l'esercizio e un'eccellente scuola di apostolato dei laici, dove la religione cristiana permea tutto il tenore di vita e ogni giorno più lo trasforma.
Là i coniugi hanno la propria vocazione, per essere l'uno all'altro e ai figli testimoni della fede e dell'amore di Cristo.
La famiglia cristiana proclama ad alta voce e le virtù presenti del Regno di Dio e la speranza della vita beata.
Così con il suo servizio e con la sua testimonianza accusa il mondo di peccato e illumina quelli che cercano la verità ».
La famiglia deve quindi splendere della luce del Vangelo.
Tema ricco e suggestivo, segnatamente in questo ambiente, che è Unione Catechisti.
Luogo nel quale dobbiamo portare la nostra inventiva e la nostra genialità.
Catechesi è l'esplicazione sempre più sistematica della prima evangelizzazione, educazione di coloro che si dispongono a ricevere il battesimo e a ratificarne gli impegni, iniziazione alla vita della Chiesa e alla concreta testimonianza di unità.
Essa intende portare alla maturità della fede attraverso la presentazione sempre più completa di ciò che Cristo ha detto, ha fatto e ha comandato di fare.
L'evangelizzazione di cui noi parliamo è quindi generalmente una catechesi, cioè un'istruzione con la parola e con l'esempio per la crescita cristiana.
Abbiamo indicato alcuni temi religiosi e morali che scaturiscono direttamente dalla vita familiare.
Dalla perseveranza nel vivere intensamente tali elementi della vita familiare vi è la possibilità di una catechesi perenne, i cui frutti dovrebbero maturarsi nei membri della famiglia.
Occorre però anche una catechesi di espresso annuncio e di sistematica istruzione degli elementi della fede.
In casa si imparano le prime e fondamentali orazioni, la necessità della preghiera in comune, a « vigilare perché i componenti la famiglia compiano le pratiche del buon cristiano, procurando che in famiglia non manchi la preghiera in comune, e possibilmente la recita della Divozione a Gesù Crocifisso ».
Se non si è mai fatta si può cominciare o gradualmente, o come fatto di conversione.
Vi è poi tutta una catechesi nell'insegnamento della verità e nella preparazione pre - sacramentale, con tendenze a dare carattere sistematico o sostitutivo della catechesi parrocchiale.
Certo che quella familiare non deve mancare, se vogliamo sussidiaria quanto alla sistematicità, ma più profonda in ordine agli interventi.
Vi è poi la catechesi tra i coniugi: l'istruzione religiosa deve continuare tutta la vita.
« I catechisti professano con la parola e con l'esempio la dottrina del catechismo cattolico mostrandola viva, operante, adeguata ad ogni stato, condizione o ambiente sociale » e ciò particolarmente in famiglia.
« I genitori, poiché hanno trasmesso la vita ai figli, hanno l'obbligo gravissimo di educare la prole: vanno pertanto considerati come i primi e i principali educatori dei figli.
Questa funzione educativa è tanto importante che, se manca, può appena essere supplita.
Tocca infatti ai genitori creare in seno alla famiglia quell'atmosfera vivificata dall'amore e dalla pietà verso Dio e verso gli uomini, che favorisce l'educazione completa dei figli in senso personale e sociale.
La famiglia è dunque la prima scuola di virtù sociali, di cui appunto hanno bisogno tutte le società.
Soprattutto nella famiglia cristiana, arricchita dalla grazia e dalla missione del matrimonio sacramento, i figli fin dalla più tenera età devono imparare a percepire il senso di Dio e a venerarlo, e ad amare il prossimo secondo la fede che hanno ricevuto nel battesimo.
Lì anche fanno la prima esperienza di una sana società umana e della Chiesa; sempre attraverso la famiglia, infine, vengono pian piano introdotti nel consorzio civile e nel popolo di Dio …
« La prima forma d'educazione familiare è quella che i coniugi esercitano tra loro.
Gli sposi trovano nel loro amore lo stimolo per un aiuto reciproco a migliorare e a perfezionare se stessi, non in un livellamento delle personalità, ma nella maggiore espansione di esse.
Il vicendevole aiuto alla propria perfezione, costituisce il migliore fondamento dell'azione educativa dei genitori verso i figli ».
La reciproca testimonianza di vita morale e religiosa che gli sposi si rendono fra loro costituisce un'atmosfera familiare di serenità e di pace familiare, particolarmente idonea a favorire la crescita spirituale dei figli.
Non si sottolinea abbastanza « l'importanza della educazione indiretta, ossia del clima familiare fatto di spirito religioso, di serenità, di semplicità, di sincero affetto, aperto ai valori e agli interessi che oggi sono diffusi nella società civile e nella Chiesa.
Si favorirà così l'esercizio, progressivo e serio, di una coraggiosa testimonianza cristiana ».