La SS. Vergine nel piano della salvezza |
B220-A1
( segue dal numero precedente )
Ogni spunto che gli viene offerto da figure che in qualche modo si sono dedicate alla formazione delle anime o che richiamino il senso della generazione spirituale viene colto dal Fondatore per farne oggetto di considerazione e motivo di animazione per i suoi Fratelli.
È quanto fa anche in questa meditazione quando dice: « Dio, mettendovi nell'impiego in cui siete, non vi ha fatto meno onore di quello fatto a S. Gioachino, perché vi ha destinati a essere i padri spirituali dei fanciulli che istruite, o, in altri termini, a generarli a Gesù Cristo; infatti se questo Santo è stato scelto ad essere padre della SS. Vergine, voi siete chiamati a produrre, a generare Gesù Cristo stesso nei loro cuori ».
Continua poi il Santo nell'analisi dei motivi che hanno ottenuto a S. Gioachino la grazia di essere il padre della SS. Vergine: « essi furono i suoi digiuni frequenti e le sue continue preghiere … per cui S. Epifanie chiama la SS. Vergine figlia di preghiera e di digiuno ».
La sua convinzione su questo argomento è tanto profonda che esclama: « E non ci si deve meravigliare dei meravigliosi effetti che producono la preghiera e la penitenza, visto che essi hanno tanto contribuito alla nascita della SS. Vergine e alla venuta di Gesù Cristo sulla terra.
Non ci si servirà mai abbastanza di questi due rimedi contro le afflizioni e le tentazioni da cui si è talvolta tormentati in questa vita ».
Ma c'è un altro interessante aspetto che il Santo scopre nella vita di S. Gioachino e che gli offre l'occasione per inculcare nei suoi Fratelli una delle grandi componenti dell'autentica missione apostolica: il distacco dalle creature.
Esse sono generate alla vita spirituale non per sé, ma per la Chiesa e per Dio; non devono essere vincolate a sé ne si deve lavorare per una riconoscenza umana.
Così dice: « S. Gioachino comprese molto bene la grazie particolare fattagli da Dio di essere padre della SS. Vergine.
Per questo si privò volentieri della Figlia non appena essa poté andare al tempio, e l'offrì a Dio poiché da Lui veniva e a Lui apparteneva.
Egli passò il resto della sua vita senza godere della sua presenza quantunque l'amasse tenerissimamente.
S. Gioachino vi insegna a staccarvi dall'amore delle creature, a non affezionarvi a coloro che Dio vi ha affidato che per portarli al suo santo amore e ricolmarli del suo spirito, in modo che essi siano degni di essergli presentati.
Non abbiate quindi, per il futuro, preferenze di persone e non stimate in essi altra cosa che la loro pietà, senza badare a quanto essi possano presentare di vantaggioso e di attraente nel loro esteriore ».
Nella meditazione 162,1 per la decollazione di S. Giovanni Battista, è ricordata la visita di Maria SS. a Santa Elisabetta: in essa la SS. Vergine porta Gesù e « siccome il fine della venuta di Gesù Cristo sulla terra è stato quello di santificare gli uomini … ed essi non possono essere santificati che dopo aver distrutto in sé il peccato con la contrizione e la penitenza …
Egli volle che S. Giovanni Battista fosse nello stesso tempo, un modello di innocenza e di penitenza, per metterlo in grado di compiere il suo ministero con maggior efficacia e per assicurarne i frutti ».
È insistente, in questa meditazione, il richiamo del Santo alle disposizioni che l'educatore deve avere per compiere efficacemente la sua missione: egli deve distruggere il peccato in sé e nei fanciulli, per mezzo della fuga del mondo e per mezzo di una vita povera e penitente.
Restano ora da considerare le Meditazioni sulle feste della SS. Vergine.
Esse sono:
- Med. 82 - Immacolata Concezione
- Med. 83 - Ottava dell'Immacolata Concezione
- Med. 163 - Natività della Santissima Vergine
- Med. 164 - Santo Nome di Maria
- Med. 191 - Presentazione della Santissima Vergine
- Med. 112 - Annunciazione della. Santissima Vergine
- Med. 141 - Visitazione della Santissima Vergine
- Med. 85,86 - Natività di Gesù
- Med. 104 - Purificazione della Santissima Vergine
- Med. 8 - Nozze di Cana
- Med. 156 - Assunzione della Santissima Vergine
- Med. 151 - Nostra Signora delle Nevi.
Le meditazioni 85, 86, 8 sono già state considerate nella prima parte di questa trattazione.
Per le altre meditazioni, fatta eccezione di quella della Madonna delle nevi che, trattando della devozione alla SS. Vergine può essere considerata a sé, l'impostazione è pressoché uguale.
Il Santo illustra nei tre punti in cui divide la meditazione il fatto evangelico o il privilegio della SS. Vergine.
Ogni punto viene concluso con una esortazione ai suoi Fratelli, quasi un frutto da ricavare dalle considerazioni fatte.
Non è possibile, in questo lavoro, approfondire l'esame di ogni parte di queste meditazioni, anche se esso si presenta ricchissimo di intuizioni veramente originali.
Ci limitiamo pertanto a considerare le conseguenze tratte dal Santo per vedere in quali termini egli concepisce la « devozione » che i suoi Fratelli debbono avere per la SS. Vergine.
Essa si esprime nei termini seguenti: Ammirate - Onorate - Imparate - Imitate - Chiedete - Ringraziate.
È qui evidente il sistema, che possiamo definire catechistico, del Santo, ligio al processo di realizzazione del mistero della salvezza che abbiamo sintetizzato all'inizio della trattazione:
- rivelazione e conoscenza del mistero con l'apprendimento, l'ammirazione, l'onore;
- applicazione pratica del frutto del mistero con l'imitazione, la domanda di aiuto per l'attuazione e il ringraziamento.
« Ammirate l'umiltà di Maria in questo mistero ( della Purificazione ): Ella si presenta all'esterno come una donna comune, Ella che, con le sue due qualità di Vergine e di Madre di Dio, era così elevata al di sopra delle altre madri ». ( Med. 104,1 ).
« Ammiriamo la prontezza della SS. Vergine nel recarsi a visitare S. Elisabetta, appena ebbe conosciuto la volontà di Dio, il cui compimento era quanto Le stava più a cuore ». ( Med. 141,1 ).
« Ammirate quanto la visita della SS. Vergine è stata vantaggiosa sia a S. Giovanni che a S. Elisabetta ». ( Med. 141,3 ).
« Ammiriamo il cumulo di grazie con cui Dio ornò l'anima della SS. Vergine nel momento della sua nascita.
Ella ne fu talmente ripiena che non vi furono mai creature simili a Lei e non ve ne saranno mai ». ( Med. 163,2 ).
« Onorate oggi ( nella festa dell'Immacolata Concezione ) come la più pura di tutte le creature e la sola che sulla terra è stata esente dal peccato originale.
Ditele, con la Chiesa Cattolica, che Essa è tutta bella e che nella sua anima non v'è alcuna macchia di peccato, neppure di quello che è comune a tutti gli uomini ». ( Med. 82,1 ).
« Riconosciamo che nella SS. Vergine non vi fu alcuna azione che l'abbia resa indegna di Dio e che la sua anima è sempre stata ripiena di Lui che la preparava a concepire e a formare in sé il corpo di un Dio ». ( Med. 82,2 ).
« Consideriamo l'anima di questa divina madre nel momento della sua creazione: fu come una lucente stella, illuminata dai raggi della Grazia e dotata di ragione ». ( Med. 83,1 ).
« Riconosciamo, con tutta la Chiesa, l'onore che riceve oggi ( nella festa dell'Annunciazione ) la SS. Vergine di diventare Madre di Dio e di essere così elevata alla più alta dignità a cui possa giungere una semplice creatura.
È, secondo la testimonianza di S. Ambrogio, la grandezza e l'eccellenza della fede che le procurarono questo onore, per il quale divenne degna di rispetto per gli angeli stessi ». ( Med. 112,1 ).
« Siamo certi che quanto faremo per onorare e per far onorare la SS. Vergine sarà ricompensato con generosità da Dio, per mezzo suo.
Riconosciamola sempre per nostra buona Madre, poiché Gesù Cristo l'ha data per tale, nella persona di S. Giovanni, a tutti quelli che le saranno devoti quando, in punto di morte, disse al discepolo, amato: « Ecco tua madre ». ( Med. 151,1 ).
« Quello che deve particolarmente indurci ad avere una grande devozione verso la SS. Vergine è che Ella è molto onorata dall'Eterno Padre che l'ha messa al di sopra di tutte le creature, poiché Ella ha portato nel suo seno Colui che è uguale a Lui e ha con Lui un'unica natura.
Egli l'ha anche ricolmata di grazie, e, - nessuno avendone altrettante né di simili può essere a Lei paragonato per la purezza di vita …
Questo fa dire a S. Bernardo che dobbiamo onorare la SS. Vergine con una tenerissima devozione, poiché Dio ha messo in Lei la pienezza di ogni bene, rinchiudendo nel suo seno lo stesso Verbo divino ». ( Med. 151,2 ).
« Onoriamo la SS. Vergine nel giorno della sua nascita; prendiamo parte alla gioia straordinaria della Chiesa che solennizza il giorno felice in cui il Cielo ha fatto apparire in questo mondo Colei che doveva essere la Madre del Redentore di tutti gli uomini ». ( Med. 163,1 ).
« Onorate oggi ( nella festa della Presentazione di Maria al tempio ) la SS. Vergine come il tabernacolo e il tempio vivo che Dio stesso si è costruito e che ha ornato con le sue proprie mani ». ( Med. 191,3 ).
« Imitiamo le ammirevoli disposizioni di umiltà della SS. Vergine Immacolata; amiamo e conserviamo volentieri il ritiro, il silenzio e il raccoglimento; applichiamoci a dominare i sensi; mortifichiamo le nostre membra terrene, come dice S. Paolo; rendiamoci, per così dire, prigionieri per amore di Dio, con una obbedienza esatta e con una grande fedeltà alle nostre Regole.
Questa sottomissione volontaria e amorosa ci renderà veramente liberi della nobile e gloriosa libertà dei figli di Dio ». ( Med. 83,1 ).
« La SS. Vergine, nella sua Immacolata Concezione, ha avuto tutte le virtù, che praticava, almeno nel suo interno fin dal primo istante della sua esistenza.
Ella ha conosciuto Dio per la fede infusa; lo amò per la carità dello Spirito Santo, di cui fu ripiena fin dall'inizio della sua esistenza; lo lodò, lo benedisse, lo ringraziò e lo glorificò con le sue operazioni spirituali ulteriori più eccellentemente di tutti gli angeli insieme.
Ecco che cosa dobbiamo imparare e imitare: quella che si chiama la scienza dei Santi.
Dobbiamo dunque applicarci ad acquistare la conoscenza di Dio con l'orazione e la lettura di libri spirituali e dottrinali.
Dobbiamo anche esercitarci ed infiammarci nell'amore di Dio con ferventi e frequenti elevazioni del cuore verso di Lui, chiamate giaculatorie; renderci graditi agli occhi della sua divina Maestà con continue azioni di grazie e con frequenti atti di amore e di lode.
Dobbiamo inoltre praticare le più solide virtù, specialmente l'umiltà, la pazienza e l'obbedienza che furono così care e così familiari alla SS. Madre di Dio ». ( Med. 83,2 ).
« Imparate da Maria a non volervi in nulla distinguere dagli altri membri della comunità, a non chiedere e nemmeno desiderare esenzione alcuna nella pratica delle vostre Regole.
Più voi sarete fedeli ed esatti nell'osservarle, più Dio vi colmerà delle sue grazie e vi renderà felici nel vostro stato ». ( Med. 104,1 ).
« Approfittiamo oggi ( nella festa dell'Annunciazione ) di un così grande esempio di umiltà: nella sua esaltazione Maria trovò motivo per umiliarsi, poiché nel momento in cui l'angelo la proclama Madre di Dio e la onora come tale, quella incomparabile Vergine non trova altra risposta che dichiararsi la Serva del Signore.
Tutte le grazie che Dio ci fa, per quanto considerevoli siano, ci offrano l'occasione di umiliarci al di sotto di tutti gli altri ». ( Med. 112,1 ).
« Con una condotta irreprensibile, mettiamoci nella disposizione migliore perché il Figlio di Dio realizzi in noi quanto si è proposto di realizzare in tutti gli uomini mediante questo mistero: cioè la totale distruzione del peccato ». ( Med. 112,2 ).
« Riputiamoci felici quando Dio ci visita con le sue ispirazioni.
Siamo fedeli nel seguirle esattamente, poiché ordinariamente Egli collega a questa fedeltà un gran numero di grazie; ma Egli non le concede se non si adempie ciò che manifesta volere da coloro a cui le dona.
Dio ci comunica le sue sante ispirazioni con l'unico intento che noi vi conformiamo la nostra condotta.
Siamo diligenti nel metterle in pratica per compiere esattamente la sua santa volontà ». ( Med. 141,1 ).
« Anche voi avete l'onore di essere visitati da Dio ogni giorno nella orazione e sovente da Gesù nella S. Comunione: fate in modo che queste visite non siano inutili per voi, ma che l'una e l'altra vi procurino ogni volta abbondanza di grazie, vi facciano acquistare qualche virtù e tendere sempre più alla perfezione.
Non mancate di esaminare ogni tanto qual è il frutto che voi ricavate da questi due grandi mezzi di perfezione ». ( Med. 141,3 ).
« Sforzatevi di imitare la SS. Vergine nel suo completo distacco dalle cose di questo mondo ». ( Med. 156,1 ).
« Se ci stacchiamo completamente dai nostri sensi, condurremo sulla terra una vita celeste: il nostro corpo acquisterà una specie di incorruttibilità e sarà, anche morto, sempre vivo davanti a Dio per la trasformazione che in esso avrà operato la Grazia ». ( Med. 156,3 ).
« Poiché il cammino che dovete percorrere in questo mondo è pieno di pericoli, vi occorre una guida che vi aiuti a camminare con sicurezza.
Non ne potete avere una migliore della SS. Vergine: Ella è purissima inferiormente ed esteriormente ed è la tesoriera delle grazie di Dio per comunicarcele.
Maria conosce tutte le strade e tutti i mezzi per garantirci contro i pericoli che vi si incontrano.
È quindi molto vantaggioso lasciarsi condurre da Lei ». ( Med. 164,2 ).
« Non è sufficiente navigare con sicurezza: occorre anche arrivare al porto; se non vi arrivate, tutto il cammino è totalmente inutile, perché non raggiungete il fine proposto.
Maria, questa brillante stella del mare, vi condurrà a buon porto senza difficoltà: Ella lo conosce molto bene, come conosce il cammino che bisogna seguire per giungervi.
Lo ha conosciuto per sé e seppe giungere al porto con sicurezza ». ( Med. 164,3 ).
« Voi avete la fortuna di abitare nella casa di Dio al cui servizio vi siete consacrati.
Dovete quindi:
1) riempirvi di grazia col santo esercizio dell'orazione;
2) sforzarvi di praticare le virtù che più convengono al vostro stato.
Con questi due mezzi vi renderete capaci di ben compiere il vostro dovere.
Siate intimamente persuasi che non lo adempirete come Dio lo richiede da voi se non sarete fedeli ad applicarvi all'orazione.
Con essa lo Spirito Santo verrà in voi e vi insegnerà, come Gesù Cristo ha promesso ai suoi santi Apostoli, tutte le verità della religione e le massime del cristianesimo che dovete conoscere e praticare perfettamente, perché siete obbligati di insegnarle agli altri ». ( Med. 191,2 ).
« Pregate in questo santo giorno ( dell'Immacolata Concezione ), per i meriti della grazia straordinaria che Dio le ha fatto, di ottenervi di essere completamente preservati dalla corruzione del secolo durante la vostra vita, di modo che non si trovi più in voi alcuna abitudine di peccato, unico ostacolo alle grazie particolari di Dio ». ( Med. 82,1 ).
« Rendete grazie a Dio con Maria delle grandi cose che ha compiuto in Lei; consideratela il capolavoro delle mani di Dio e chiedetele che vi liberi da tutto ciò che può farvi cadere nella minima colpa, soprattutto nelle colpe cui eravate più inclini nel mondo ». ( Med. 82,3 ).
« Formatevi ai buoni costumi, conformi alle massime del Santo Vangelo.
Riempitevi della grazia dello Spirito Santo … per non lavorare che per la sua gloria procurando la salvezza delle anime, secondo lo spirito e il fine del nostro Istituto …
Pregate la SS. Vergine di ottenervi questa grazia per i meriti e in virtù ella sua santa e immacolata concezione ». ( Med. 83,3 ).
« Diamo a Gesù, nel giorno dell'Annunciazione, dei segni della nostra riconoscenza, soprattutto con il santo uso che noi faremo delle grazie che sono il frutto della sua incarnazione ». ( Med. 112,3 ).
« Preghiamo Gesù di volerci visitare e di operare in noi qualche miracolo di grazia, disponendo la nostra volontà a farci violenza per praticare qualche virtù, soprattutto quella verso cui abbiamo maggior ripugnanza ». ( Med. 141,2 ).
« Il motivo che deve particolarmente impegnarci nella devozione alla SS. Vergine è il grande bene che noi ne riceveremo.
"Abbiamo", dice S. Bernardo, "una grande venerazione e una tenera devozione verso la SS. Vergine, perché Essa è il canale attraverso il quale riceveremo i beni che Dio vuole darci".
S. Anselmo, per animare la nostra confidenza in Lei, aggiunge che quando si invoca il suo nome, anche se chi ricorre a Lei non merita di essere esaudito, saranno sufficienti i meriti di questa Santa Madre di Dio per impegnare la divina bontà ad accordare ciò che le si domanda.
Abbiamo dunque fiducia, dice ancora S. Bernardo, che nulla ci mancherà di quanto è necessario per la nostra salvezza, se abbiamo una vera devozione verso la SS. Vergine ». ( Med. 151,2 ).
« Poco servirebbe essere persuasi dell'obbligo di avere una particolare devozione alla SS. Vergine se non sapessimo in che cosa essa consiste e se di fatto non la praticassimo in ogni occasione.
Poiché l'augusta Madre di Dio è al di sopra di tutte le creature, dobbiamo avere per Lei una devozione più grande che per qualsiasi altro santo.
Se testimoniamo la nostra devozione per i santi in certi tempi e in certi giorni dell'anno, quella che dobbiamo avere verso la SS. Vergine dev'essere continua.
Per questo è di regola nell'Istituto:
1) non lasciar passare alcun giorno senza recitare il Rosario e recitarlo sempre camminando per la strada;
2) celebrare tutte le feste della SS. Vergine con grande solennità;
3) scoprirci con un inchino tutte le volte che la si nomina o che si passa davanti alla sua immagine;
4) considerarla come la principale protettrice della nostra società: per questo ci mettiamo ogni giorno sotto la sua protezione, al mattino, alla sera alla fine della meditazione e dopo ogni esercizio, dicendole che noi ricorriamo a Lei e mettiamo in Lei tutta la nostra fiducia, dopo Dio;
5) invocarla nelle più urgenti necessità come la nostra prima avvocata presso Dio dopo Gesù Cristo.
Non trascuriamo nulla di ciò che ci ha prescritto se vogliamo ricevere una grande abbondanza di grazie per i meriti della SS. Vergine ». ( Med. 151,3 ).
« Chiedete a Dio per sua intercessione la grazia di ben morire ». ( Med. 156,1 ).
« La grazia particolare che dobbiamo chiedere alla SS. Vergine nel giorno dell'Assunzione è di tenerci lontani da ogni peccato e di essere completamente preservati dalla corruzione del secolo; soprattutto chiediamo di avere una grande purezza, che è la vera incorruttibilità che dobbiamo procurare al nostro corpo.
La SS. Vergine ha avuto questa virtù in tutta la sua perfezione e può molto aiutarci a conservarla ». ( Med. 156,2 ).
« Pregate oggi la SS. Vergine che vi ottenga questo favore: che il vostro corpo, partecipando alla vita dell'anima con la mortificazione dei sensi, non gusti più nulla di quanto è della terra e viva, in qualche modo, come se già fosse del Cielo ». ( Med. 156,3 ).
fr. G.F.
( Continua )