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Presentazione dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS: Immacolata al 41° Capitolo Generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane
L'Unione catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, come è noto, è stata fondata dal Servo di Dio Fratel Teodoreto.
L'opera nasce come « Pia Unione » con il titolo di « Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata nel 1914, in risposta all'appello e alle sollecitazioni dei massimi Superiori dell'Istituto Lasalliano, affinché i Fratelli affrontassero con rinnovata consapevolezza il problema della perseveranza dei giovani allievi ed ex-allievi delle Scuole Cristiane.
L'appello, rivolto con particolare calore ed insistenza ai secondi novizi 1906 di cui il Fratel Teodoreto faceva parte, era motivato dalla ferma convinzione che l'Istituto dei Fratelli dovesse lavorare per la formazione di un laicato cattolico, capace di essere attivo ed operante nella comunità ecclesiale e nella società.
Erano ben presenti le drammatiche conseguenze delle leggi laiciste del 1904, propugnate in Francia dal ministro Combes e tese a distruggere le scuole e le opere educative cattoliche.
L'Unione venne inizialmente concepita come « una associazione mirante ad aiutare i giovani già buoni a vivere nel mondo una vita intensamente cristiana e ad animarli all'apostolato catechistico ».
Con l'idea del nuovo sodalizio il Fratello Teodoreto si riproponeva di corrispondere alle direttive dei Superiori dell'Istituto intese a promuovere espressioni associative del tutto volontarie, che fossero come palestra per mezzo delle quali i giovani volenterosi e disponibili potessero incontrarsi, animarsi, prepararsi ad operare per il bene della Chiesa e, sviluppando il fondamento cristiano della loro vita, animare cristianamente la loro vita di laici nel mondo, contribuendo ad orientare a Dio le realtà temporali della famiglia, del lavoro, della cultura, dell'economia, della società.
I mEmbri della Pia Unione, in quanto pressoché tutti allievi ed ex-allievi dei Fratelli, si orientarono spontaneamente in senso catechistico, incominciando col partecipare alla catechesi organizzata presso le parrocchie ed oratori, organizzando essi stessi doposcuola per i fanciulli e i ragazzi più bisognosi, collaborando con i Fratelli nei corsi serali professionali, sia per ciò che concerneva gli insegnamenti cosiddetti profani, sia per le iniziative di esplicita evangelizzazione.
Nell'Unione si sviluppò pure la necessità di assicurare un sostegno alla testimonianza da rendere a Cristo e al Vangelo e a quella che si potrebbe definire una catechesi d'ambiente, ambiente di lavoro, familiare, sociale.
Con il nuovo Regolamento del 1917 venne così naturalmente integrata l'insegna programmatica del sodalizio in « Unione Catechisti del SS. CrocifIsso e di Maria SS. Immacolata ».
Fin dal 1914, anno della fondazione, si vennero pure organizzando adunanze settimanali, ritiri mensili, esercizi spirituali annuali, corsi di varia formazione ai fini dell'apostolato dell'Unione.
Gesù Crocifisso, contemplato nelle sue piaghe sanguinanti e gloriose, venne, con la Vergine Immacolata, capolavoro della Redenzione e Madre dell'umanità redenta, proposto e considerato come il centro della vita dell'Unione, la porta d'ingresso nella realtà umana e divina del mistero di Cristo, l'inizio del colloquio filiale ed adorante con il Padre nello Spirito Santo, il principio della salvezza dell'uomo e del rinnovamento di tutte le cose.
Nel rapporto col Cristo, il Crocifisso-Risorto, i membri dell'Unione trovarono il punto di riferimento per la loro formazione liturgica, biblica, teologica, spirituale ed apostolica, per il loro stesso essere e per la loro testimonianza nel mondo.
Circa la loro presenza e mediazione nella società, a servizio del mondo, i membri dell'Unione sempre più ricavarono dalla contemplazione di Cristo Crocifisso l'ispirazione ad essere nei vari ambienti di lavoro e di vita strumenti di riconciliazione, di liberazione, di pace nel concorrere a costruire una realtà sociale sempre più corrispondente alla dignità dell'uomo e al suo sviluppo integrale e solidale, rendendo ovunque testimonianza al Signore che ci ha amati e ci ama fino al sacrificio di se stesso.
Nel 1925, su proposta dell'arcivescovo di Torino, mons. Giuseppe Gamba e per la pronta disponibilità del Fratello Teodoreto, che ne aveva poste come le premesse nella mente e nel cuore dei membri dell'Unione, un gruppo di Catechisti accetta di dar vita ad un primo esperimento di consacrazione mediante la pratica dei consigli evangelici nella condizione di laici e di secolari, ciò nell'impegno di diventare sempre più pienamente « catechisti » di Gesù Crocifisso e di Maria Immacolata.
Le prime istruzioni orientative vennero tenute dallo stesso Mons. Gamba.
Con il 1926 l'Unione si è venuta articolando in due categorie di membri: i catechisti « congregati » e i catechisti « associati ».
Denominatore comune: l'impegno di diventare, di essere catechisti non solo « nella » condizione di laici e di secolari, ma valorizzando questa condizione come espressione e fattore di una peculiare identità e operatività catechistica.
Essere catechisti di Gesù Crocifisso che manifesta in pienezza l'amore salvifico del Padre e da a noi il suo Spirito nel quale possiamo condividere il Signore e conformarci a Lui, partecipando al suo mistero di morte per la risurrezione.
Essere catechisti vivendo nell'intimità col Signore Crocifisso, catechista del Padre, che dall'alto della Croce ce lo manifesta, attirando tutto a sé.
Essere catechisti come stato di vita, modo di essere e non soltanto « fare » catechismo, rispondendo alle esigenze più profonde e radicali del proprio Battesimo, attraverso la consacrazione.
Consacrazione, in senso stretto per i membri congregati e in senso lato per i membri associati normalmente sposati od orientali al matrimonio.
Il dinamismo derivante dalla consacrazione catechistica, che si avvale della condizione di laici e di secolari, portò l'Unione al riconoscimento canonico di « Istituto Secolare » nel 1948, ad un anno appena dalla costituzione apostolica « Provida Mater Ecclesia ».
Con l'Unione, insomma, si viene attuando e sviluppando una singolare risposta alle ansie apostoliche dei massimi superiori dell'Istituto che, con particolare calore ed insistenza durante il secondo Noviziato del 1906, avevano indicato il problema della perseveranza come preoccupazione fondamentale attinente alle ragioni stesse di vita e di lavoro delle Scuole Cristiane.
Il Fratello Teodoreto condivideva nella fede la preoccupazione dei Superiori, vale a dire la necessità di integrare, potenziandola, la funzione educativa della scuola cristiana, con dei momenti associativi d'impegno spirituale ed apostolico aperti ai volenterosi perché potessero aiutarsi ed essere aiutati, sviluppando l'educazione ricevuta, ad impegnarsi cristianamente secondo orientamenti e prospettive specialmente lasalliane e perciò « catechistiche » a servizio del bene della comunità ecclesiale e della società.
L'Unione dunque non può essere concepita come qualcosa nato sì dall'ambiente lasalliano, ma che poi, raggiunta la maturità e perciò l'autonomia, persegue finalità sue proprie, senza corrispondenza con la dinamica spirituale ed apostolica del mondo lasalliano.
Il Fratello Teodoreto non ha così concepito l'Unione.
E nemmeno i Superiori maggiori dell'Istituto a cui il Fratello Teodoreto volle costantemente rivolgersi.
Essi promossero la sua ispirazione e sostennero la sua dedizione nel realizzare l'Unione, voluta come opera di perseveranza chiaramente orientata a favorire l'azione educativa lasalliana, aiutandone il collegamento con la comunità ecclesiale e con la società e particolarmente riferita alla formazione dei laici.
Per questo l'Unione non può non rimanere radicata nell'ambiente lasalliano, non può non collaborare con i Fratelli in primo luogo e con tutte le altre componenti della famiglia lasalliana nello sviluppare il suo contributo a servizio della Chiesa e del mondo.
Tra queste componenti l'Unione si afferma, si distingue e si integra con le sue caratteristiche ben evidenti di realtà catechistica.
La catechesi, in quanto educazione, deve essere organica e sistematica non soltanto per i programmi e i metodi adottati, ma principalmente per gli obiettivi che persegue e le partecipazioni che sa promuovere.
Il catechista, in quanto educatore, è parimenti chiamato all'impegno organico e sistematico di vita e di azione.
L'Unione è come naturalmente caratterizzata dal carisma lasalliano.
La spiritualità, gli obiettivi apostolici dell'Unione sono di chiara matrice lasalliana.
Non poteva che essere così, trattandosi di un frutto concepito come risposta alle problematiche connesse con l'esigenza di aiutare al massimo la « perseveranza » nel mondo degli allievi ed ex-allievi delle Scuole Cristiane, e realizzato in forza di dinamismi vitali intrinseci all'ideale spirituale e apostolico lasalliano.
In primo luogo è da rilevare il fondamentale dinamismo cristico e cristiformante che l'Unione mutua dal « paolinismo » del santo di La Salle, come è affermato dall'insegna programmatica di Catechisti « del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata ».
La partecipazione a tale dinamismo fondamentalmente è alimentata per i membri dell'Unione dallo spirito di fede e dallo spirito di zelo che debbono permeare sempre più la loro mente, il loro cuore, la loro anima, tutte le loro forze.
Entrambi gli spiriti incentrano la vita e le attività di ogni catechista e della loro « Unione » nella contemplazione, umile e riparatrice, del mistero d'amore trinitario e di redenzione che si rivela in Gesù Crocifisso e che per Lui si corona nella sua e nostra risurrezione.
« Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono » ( Gv 8,28 ).
« Io quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me » ( Gv 12,32 ).
Seconda caratteristica è la consacrazione, nella condizione di laici e secolari, che appare come evidente sviluppo di quella spiritualità apostolica che ha portato il Santo de La Salle alla fondazione della laicità consacrata come partecipazione all'ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo mediante il lavoro e il lavoro scolastico ed educativo operante per il bene della Chiesa e della società.
Terza caratteristica è la qualificazione esistenziale di « catechisti » da tradursi in una dimensione interiore, in una mentalità, in uno stile di dedizione costante, in un particolare modo d'essere e di operare, non solo « nella » condizione di laici e di secolari, ma avvalendosi di essa. In primo luogo come componente specifica dello sviluppo interiore della carità e fattore di evangelizzazione, e in secondo luogo come espressione di impegno educativo nelle varie condizioni e nei vari ambienti di vita, nel concorrere ad ordinare a Dio le realtà temporali.
Se per il bene della Chiesa la qualificazione di catechisti esige innanzitutto dai membri dell'Unione la partecipazione all'educazione organica e sistematica della fede, per il bene della società la qualificazione catechistica deve esprimersi come educazione dell'uomo, su basi cristiane, e come partecipazione attiva alla costruzione e ricostruzione della società in tutte le sue dimensioni politiche, economiche, culturali, etico-spirituali, per una società che sia sempre più per l'uomo, nella sua dignità di persona.
La qualificazione di « catechisti » pone cioè l'accento sul carattere promozionale educativo di valorizzazione dell'uomo come soggetto, che deve contrassegnare, in quanto lasalliani, la presenza dei membri dell'Unione nella società.
Educarsi educando, attraverso il dono della propria vita, per la pienezza di vita dei fratelli, secondo l'esempio sovrano del Cristo nel e con il suo Corpo che è la Chiesa.
« Sono venuto affinché abbiano la vita e l'abbiano abbondantemente » ( Gv 10,10-11 ).
« Il Padre mio vuole che portiate molto frutto » ( Gv 10,12 ).
Educarsi educando e con l'educazione concorre a costruire la società perché sia sempre più per l'uomo.
Un compito particolarmente significativo per i membri dell'Unione dovrebbe essere quello di collaborare con i Fratelli e in appoggio ad essi, nell'ambito della scuola cristiana come docenti o come genitori.
È pure di particolare rilievo la collaborazione dei mèmbri dell'Unione per collegare più strettamente la Scuola Cristiana alla comunità ecclesiale e alla società.
Il comune sforzo educativo dentro la scuola cristiana, per la scuola cristiana, dentro e fuori la scuola cristiana, è destinato a sviluppare un concorso sempre più qualificato nella formazione del popolo di Dio, nel rinnovamento della società, partendo dalle nuove generazioni, specie dai ceti popolari, secondo l'adagio « educazione investimento popolo ».
Il riconoscimento della lasallianità dell'Unione non è mancato da parte dei massimi responsabili dell'Istituto dei Fratelli.
Tra i più rilevanti si ricordano:
- l'incoraggiamento e l'appoggio dato al Fratello Teodoreto per la nascita e per i primi passi dell'Unione;
- l'affiliazione « ope legis » all'Istituto dei Fratelli di tutti i catechisti congregati stabilita con lettera di affiliazione del Superiore Generale Frère Junien Vietar in data 21 novembre 1935;
- la circolare del Superiore Generale Frère Athanase Emile interamente dedicata all'Unione in data 19 marzo 1949 - N. 328;
- per Regolamento è Assessore Generale dell'Unione Catechisti un Fratello delle Scuole Cristiane nominato direttamente dal Superiore Generale.
Presso ogni Sede dell'Unione è nominato un Fratello Assessore dal fr. Visitatore.
Si tratta di iniziative intese non solo a riconoscere il carattere lasalliano dell'Unione, ma a promuovere lo sviluppo presso ogni casa dell'Istituto come di una componente importante della realtà educativa del mondo lasalliano.
Si segnalano le attività ritenute più significative dell'Unione catechisti come componente della grande famiglia lasalliana, nell'intento di collaborare con il mondo lasalliano « per il bene della comunità ecclesiale e per il bene della società » delle Sedi di Torino, di Arequipa e di Asmara:
- sviluppi spirituali ed apostolici già indicati parlando della « lasallianità » dell'Unione;
- diffusione della « Adorazione a Gesù Crocifisso » per una più sentita partecipazione al Mistero di Cristo e alla vita liturgica, per il rinnovamento della vita cristiana personale e familiare.
In tal modo viene anche valorizzata la religiosità popolare;
- la formazione di catechisti qualificati e impegnati anche in età adulta nelle parrocchie e nella scuola.
A tal fine l'Unione Catechisti ebbe modo di creare una Scuola Superiore di Cultura Religiosa con la partecipazione dei docenti del Seminario e della Facoltà teologica.
Detta scuola, dopo un primo quadriennio, è stata assunta dalla Diocesi e, a tutt'oggi, ha licenziato circa 700 allievi;
- corsi di catechismo nelle Parrocchie e iniziative catechistiche nelle famiglie;
- corsi di formazione religiosa per coppie di sposi intesi particolarmente alla valorizzazione del fondamento Sacramentale del matrimonio e della famiglia;
- corsi di cultura religiosa per apprendisti e lavoratori;
- doposcuola e assistenza negli oratori con istruzione religiosa;
- partecipazione alle Commissioni regionali e diocesane nel quadro del rinnovamento della catechesi;
- creazione di un Centro di Spiritualità, denominato « La Sorgente », per lo sviluppo della vita cristiana nelle varie situazioni e condizioni personali, familiari, sociali ed ecclesiali alla luce ed in forza di Gesù Crocifisso, sorgente di vita e di risurrezione;
- membri dell'Unione hanno partecipato alla elaborazione di leggi e normative nazionali e regionali in materia di formazione professionale.
Occorre rilevare che si tratta degli unici ordinamenti o regolamenti che in Italia prevedano finanziamenti in base a convenzioni anche per gli Enti privati di formazione nel rispetto delle rispettive proposte formative;
- membri dell'Unione hanno dato un sensibile contributo per il sorgere dell'attività dell'Associazione Genitori Scuole Cattoliche AGeSC;
- membri dell'Unione si sono occupati, nell'ambito di assemblee elettive regionali e comunali, dei problemi concernenti l'aiuto alle scuole materne non statali e l'assistenza scolastica anche per gli allievi delle scuole non statali;
- membri dell'Unione collaborano ad iniziative che si riferiscano alla riforma della scuola secondaria superiore e alla legge per la scuola paritaria;
- Catechisti dell'Unione collaborano dalla fondazione all'assistenza materiale e religiosa dei « barboni » della città, partecipando all'Opera della Messa del Povero;
- iniziative per favorire la costituzione del ramo femminile e sacerdotale dell'Unione;
- la presenza di testimonianza e di animazione cristiana con iniziative di catechesi occasionale in connessione con la partecipazione dei mèmbri dell'Unione ai vari ambienti di vita e di lavoro;
- un particolare rilievo ai fini della presente petizione viene dato all'Opera della « Casa di Carità Arti e Mestieri ».
Sotto la guida del Fratello Teodoreto e nella logica dell'apostolato catechistico-sociale tipicamente lasalliano, rivolto alla evangelizzazione e promozione del mondo del lavoro i Catechisti dell'Unione hanno realizzato l'Opera.
La proposta formativa dell'Opera, sul fondamento eristica e cristiformante che la deve contrassegnare è connotata da tre componenti tra di loro collegate:
- la professionalità come capacità di inserimento dinamico nei processi tecnologico-produttivi, collegando l'attività lavorativa, l'uomo che lavora, con la globalità e i dinamismi del processo tecnologico-produttivo e con la realtà socio-economico-culturale-etico-religiosa nella quale e con la quale i processi produttivi di beni e di servizi interagiscono;
- la comunitarietà, come formazione ed educazione nella solidarietà, nella reciproca apertura e disponibilità, nel mutuo aiuto, esprimentesi principalmente attraverso il lavoro di gruppo interdisciplinare dei docenti e degli allievi ponendo in essere una adeguata organizzazione e strumentazione didattica;
- la carità, vale a dire l'amore che è Dio e di Dio per noi, amore che si manifesta e tutti attrae in Cristo Crocifisso, Verbo incarnato e redentore.
Carità fondamento e coronamento della comunità umana per la comunione con Dio e in Dio.
Carità considerata specialmente nel suo dinamismo suscitatore e rigeneratore di vita e di pienezza di vita, pur in mezzo alle difficoltà e agli insuccessi.
Attualmente la Casa di carità, dal punto di vista giuridico ed amministrativo, è un Ente Morale dotato di un proprio Statuto, i cui Soci fondatori sono l'Unione catechisti e il Distretto Nord-Italia dei Fratelli delle Scuole Cristiane.
Si tratta di una iniziativa che dovrà sempre più fondersi sulla collaborazione Fratelli e Catechisti.
Il servizio della Casa di Carità è interamente gratuito, l'Opera è fortemente collegata con il mondo delle attività produttive di beni e di servizi.
Sono pure da rilevare i rapporti sempre più estesi con imprenditori, dirigenti, sindacalisti, politici e pubblici amministratori, con l'intento di assicurare un valido inserimento dei giovani e il reinserimento o la promozione di lavoratori nel mondo delle attività lavorativo-produttive.
In particolare si opera per affermare il valore della professionalità, della formazione, nella solidarietà per lo sviluppo complessivo della società.
Sotto questo profilo l'Opera offre notevoli possibilità di ripresa di rapporti con molti ex-allievi delle Scuole Cristiane.
Attualmente il corpo docente è in misura prevalente formato da ex-allievi della Casa di Carità.
- Nella Sede di Arequipa operano dei Catechisti Congregati, con prospettive di sviluppo e un ampio gruppo di Catechisti Associati e di allievi catechisti.
Oltre alle varie attività catechistiche nelle parrocchie e nella scuola è da segnalare l'opera della Colonia Climatica Pio XII di Camanà realizzata dalla collaborazione tra Catechisti e Fratelli, che offre ogni anno a circa 2000 ( tra bambini, giovani ed adulti ) del ceto più povero della città un tempo dì gioiosa serenità, di amicizia fraterna e di preghiera sulle rive dell'Oceano Pacifico.
- Nella Sede di Asmara opera, coordinato da Catechisti Associati, un gruppo di circa 300 persone per l'attuazione della catechesi in diversi nuclei cittadini e in diversi villaggi sparsi nelle campagne.
L'Unione è sorta ad Asmara circa 30 anni fa promossa dal compianto fr. Adriano e sempre sostenuta e incoraggiata dal Vescovo di Asmara.
Molto diffusa e accolta è l'Adorazione a Gesù Crocifisso tradotta nelle 3 lingue locali.