I rapporti con i Fratelli

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Relazioni costruttive

Sempre si è cercato di coltivare rapporti costruttivi con le Comunità dei Fratelli, rapporti con la Casa Generalizia.

Questi ultimi in modo speciale nel passato settennio 1986-1993.

I Catechisti non hanno dimenticato che l'Istituto dei Fratelli è stata la culla della loro Unione, anzi sono convinti che i rapporti con l'Istituto lasalliano e con tutti i componenti della Famiglia lasalliana debbano essere più sviluppati ed approfonditi.

Ciò secondo le fervide aspirazioni di Fratel Teodoreto.

Raccomandazioni del 42° Capitolo Generale

Il recente 42° Capitolo Generale dei Fratelli ha assunto un orientamento più concreto nei confronti dell'Unione, con le raccomandazioni adottate dalla VII° Commissione.

Rimane da scoprire l'Unione alla luce del piano di Dio, tenuto conto non tanto del numero dei Catechisti quanto piuttosto dei segni di santità e di fedeltà al Santo de La Salle che la determinarono.

In questa ottica l'autonomia dell'Unione non dovrebbe costituire un ostacolo, ma anzi favorire una maggiore reciproca comprensione, non tanto basata su un rapporto di egemonia da un lato e di dipendenza dall'altro, ma su un rapporto tutto inteso a riscoprire e a valorizzare le rispettive identità in una comune lasallianità, per un sempre migliore adempimento di una missione comune da realizzare in feconda collaborazione dentro e fuori la scuola.

Incontro del dott. Conti e di altri membri dell'Unione Catechisti ( il vicepresidente generale Leonardo Rollino e i peruviani Freddy Godoy e David Sevillano, presidente della sede di Arequipa ) con fr. John Johnston, Superiore generale, nella Sede generalizia dei Fratelli il 27 settembre 1993

L'Istituto dei Fratelli è la culla dell'Unione

L'Istituto ha certamente dato molto all'Unione: ne è stata la culla, per tanto tempo l'Unione è vissuta in locali messi a disposizione dai Fratelli, neppure sono mancati singoli Fratelli che hanno donato la loro collaborazione o per la formazione dei Catechisti o per l'apostolato dell'Unione.

Non è mai mancata la nomina di Fratelli Assessori sia presso il Consiglio Generalizio dell'Unione sia presso i Consigli di Sede.

Nel 1936 i Catechisti Congregati sono stati automaticamente riconosciuti come affiliati all'Istituto dei Fratelli.

Nel 1949, il 19 di marzo, in occasione del riconoscimento dell'Unione come Istituto Secolare, il Superiore Generale Frère Athanase Èmile ha dedicato all'Unione una intera Circolare raccomandando e auspicando lo sviluppo dell'Unione presso le Case dei Fratelli.

Vocazioni dall'Unione per i Fratelli

Dall'Unione sono venute negli anni numerose vocazioni anche per i Fratelli e non solo ai tempi di Fr. Teodoreto, ma anche dopo.

La ricerca della volontà di Dio e dello stato di vita a cui Dio chiama è sempre stato un obiettivo dell'azione educativa data da Fr. Teodoreto.

Caratteristiche della collaborazione

La collaborazione tra Fratelli e Catechisti si è dimostrata particolarmente suggestiva non tanto se mossa da necessità di supplenza, quanto piuttosto dalla necessità di affrontare con nuove aperture e nuovi rapporti una iniziativa educativa comune.

La Casa di Carità Arti e Mestieri in Italia e la Colonia Pio XII a Camanà in Perù lo dimostrano.

In un mondo dove si sta evidenziando la "formazione continua", in cui le singole iniziative educative, per esempio la scuola, abbisognano sempre più di rapportarsi con gli altri campi della vita e di lavoro, come la famiglia, le aziende, i pubblici poteri, il sindacato, la stessa comunità ecclesiale e così via, occorre realizzare presenze lasalliane apostolicamente qualificate, competenti, animate da una dedizione piena e completa.

Occorre procedere a una educazione cristiana che si nutre di una concreta operatività di apporti e di contributi e si realizza pulsando dentro la vita nelle reali condizioni e situazioni della gente.

La scuola cristiana deve pertanto porsi in una prospettiva dinamica, interrelata e correlata, aperta nel suo specifico angolo visuale, attuando una presenza al mondo che garantisca un servizio in tutte le forme possibili, quale ministero di evangelizzazione educante e di educazione evangelizzante.

Queste prospettive esigerebbero la valorizzazione di due peculiarità distinte nell'ambito di una comunione di intenti e di spirito: la vita comune nei Fratelli, la secolarità nei Catechisti.

Là dove i Fratelli e i Catechisti collaborano, nel mutuo rispetto della loro identità e delle loro funzioni proprie, la loro vita si manifesta come l'espressione e la sorgente di una comunione, di un contributo specifico al servizio del mondo nell'ottica della Chiesa, una formazione che si inserisce nel lavoro, nella società, nel mondo e nella Chiesa.

Magistero di S. G. B. de la Salle

A questo punto occorre osservare che gli scritti di Fratel Teodoreto per la formazione dei Catechisti si conclusero poco tempo prima della morte con il raccomandare a loro di ritenere in ogni caso il Santo Giovanni Battista de La Salle come il loro principale maestro, indicando nella "Raccolta" e nelle "Meditazioni" le principali sorgenti a cui attingere.

L'Unione precorre la Missione condivisa

Ancora, occorre rilevare che il Fratello Teodoreto, mediante la fondazione e gli sviluppi dell'Unione, diede praticamente inizio alla "Famiglia lasalliana" aggiungendovi rilevanti realizzazioni di "Missione condivisa", dimostrando così nei fatti la fecondità del carisma di San Giovanni Battista de La Salle come missione destinata a essere partecipata e anche sviluppata dalle realtà derivanti dall'apostolato dei Fratelli o che pure intendono collaborarvi.

Comitato Fratelli Catechisti

A seguito di una raccomandazione con lettera del Fr. John Johnston, Superiore Generale, è stato costituito nel 1991 un Comitato paritetico di Fratelli e Catechisti del nord Italia per l'esame dei problemi comuni e per l'aiuto vicendevole, ad attuazione dell'orientamento assunto nel citato 42° Capitolo Generale.

Il comitato Fratelli - Unione Catechisti, dinanzi al busto del ven. fr. Teodoreto al Centro La Salle in Torino