Fr. Gustavo Luigi Furfaro |
B270-A3
( * 25 ottobre 1919, + 10 luglio 1996 )
Fr. Gustavo è tornato al Padre il 10.7.1996
« Ho incontrato Gesù!! Mi ha fatto vedere le Sue sante Piaghe prima ancora che io gli facessi vedere le mie così penose ».
« Le Sue sante Piaghe che ho adorato ogni giorno e più volte al giorno, e mi ha detto che anche se anch'io avevo concorso e quanto! a fargliele, esse erano la mia salvezza.
Ho incontrato la Mamma sua e mia: mi ha aperto le braccia, e dimenticando tutto di questo povero figlio, mi ha accolto come se accogliesse Gesù! »
É questo uno stralcio dell'ultimo messaggio che ci ha lasciato il carissimo fr. Gustavo con il suo testamento spirituale, e da esso emerge la sua altissima spiritualità, modellata ad imitazione del suo maestro, il ven. fr. Teodoreto e, tramite lui, del fondatore dei Fratelli, S.G.B. de La Salle.
Questo aspetto della vita di fr. Gustavo è decisivo, come è stato autorevolmente evidenziato dal Visitatore, fr. Gabriele, nel saluto alla cara salma durante i funerali: lo ha definito « un autentico religioso fino a farsi memoria vivente del suo maestro, il ven. fr. Teodoreto ».
E nel costante riferimento a fr. Teodoreto può essere compendiata la testimonianza religiosa ed apostolica di fr. Gustavo.
Invero la sua stessa vocazione, quando era il ragazzo Luigi Furfaro che frequentava le scuole elementari di via delle Rosine, con il fratello Domenico ( anche lui entrato nella congregazione sotto il nome di fr. Edgardo ), è stata suscitata da fr. Teodoreto.
Simile a fr. Teodoreto, Egli è stato un appassionato di Gesù Crocifisso, come attesta il tratto sopra riportato del suo testamento, e come soprattutto lo ha testimoniato tutta la sua vita.
Ancora alcune indicazioni a questo riguardo, sempre ricavate dal suo testamento.
Egli ha desiderato che, dopo la sua morte, ci fossero « accanto alla ( sua ) bara molte adorazioni a Gesù Crocifisso da distribuire ».
Nelle preghiere di suffragio per la sua anima, ha chiesto la recita dell'adorazione a Gesù Crocifisso.
A conclusione del testamento, da questo suggerimento al lettore: « E ora fai l'Adorasione a Gesù Crocifisso e prega per tutte le anime del purgatorio specialmente per quelle che furono più devote delle sante Piaghe ».
Come fr. Teodoreto, fondatore dell'Unione, Egli ne è stato Assessore e per ben 33 anni, dal 1957 al 1990.
Condensare in poche parole quanto ha operato in così lungo periodo, è praticamente impossibile.
Sotto molti aspetti la storia dell'Unione comprende anche l'opera di fr. Gustavo, essendo stato Egli promotore e sostenitore di tante attività ed iniziative.
Fr. Gustavo e il dr. Conti illustrano l'Unione Catechisti a SS. Giovanni Paolo II
Fr. Gustavo tra il catechista Habté e la catechista Izghilewa
Ricordiamo in particolare:
i suoi interventi nei Capitoli Generali e presso il Consiglio Generalizio dei F.S.C., per accrescere la conoscenza e per la promozione dell'Unione Catechisti nell'ambito della congregazione;
il lavoro svolto per i gruppi giovanili;
l'approntamento e la revisione di documenti per la presentazione dell'Unione nell'ambito lasalliano;
i viaggi anche gravosi per accompagnare in Spagna e in America Latina il presidente dell'Unione, per l'istituzione e il consolidamento di nostre sedi in quei Paesi;
i contributi formativi per i catechisti associati e il gruppo sposi, alle cui riunioni è ininterrottamente intervenuto, offrendosi altresì come punto di riferimento e di sostegno alle molte famiglie che si sono succedute;
la costante collaborazione per il bollettino « L'Amore a Gesù Crocifisso », negli ultimi anni del suo assessorato in pratica approntato da Lui, anche in considerazione della avanzata età del dr. Tessitore, allora direttore responsabile;
la progettazione e la conduzione della Crociata della Sofferenza, per le vocazioni sacerdotali e religiose, con la pubblicazione della periodica lettera, inserita nel bollettino, ma anche diramata a parte;
il continuo impegno per la diffusione dell'Adorazione a Gesù Crocifisso, collaborando con la presidenza dell'Unione per la stampa delle varie edizioni;
la guida della Messa del Povero, che l'ha assorbito per molti anni sino alla morte, come è detto più diffusamente in seguito.
Ma tra tutta questa rifioritura di attività, speciale menzione richiede, per la delicatezza e l'importanza, la sua mansione di vice postulatore della causa di beatificazione di fr. Teodoreto, cui fr. Gustavo si è dedicato con non comune abnegazione, con la soddisfazione di vedere raggiunto l'obiettivo della dichiarazione della eroicità delle virtù da parte del Sommo Pontefice ( il prossimo traguardo sarà la beatificazione del ven. fr. Teodoreto, non appena la Chiesa abbia riconosciuto un miracolo per la sua intercessione ).
Come non vedere in questo suo impegno un rapporto diretto di riconoscenza e gratitudine verso il maestro di cui si è fatto, come detto sopra, memoria vivente?
Nel suo testamento ha avuto un ricordo particolare per i Catechisti, con il seguente brano: « Ai catechisti dell'Unione un forte abbraccio nel Signore: ho cercato di essere disponibile, di essere vicino, non sempre ci sono riuscito, circostanze varie me l'hanno impedito, ma ho sofferto tanto per voi e ora più che mai vi amo e vi sono vicino con il caro fr. Teodoreto. »
E ancora così si esprime con riguardo alla Crociata della Sofferenza « Siate forti nel dolore, siate generosi nell'offerta di preghiere e di sofferenze per le vocazioni sacerdotali e religiose, siate sereni nell'amore di Gesù Crocifisso.
Il Signore vi chiama ad una missione umile, nascosta ma tanto grande: siategliene grati e siate generosi!! »
Sempre come fr. Teodoreto, è stato un convinto assertore e propugnatore della Casa di Carità Arti e Mestieri, con l'attiva presenza negli organi sociali, operando per la sua estensione, e prodigandosi perché conseguisse sostegni e aiuti.
Dalla strutturazione della Casa di Carità Arti e Mestieri in associazione tra Catechisti e Fratelli, fr. Gustavo ha rappresentato per un ventennio la Provincia di Torino dei Fratelli.
E stato molto intraprendente per l'estensione dell'Opera, così in occasione dell'istituzione della Casa di Carità di Grugliasco, tenendo contatti con uno dei maggiori benefattori, il cav. Pininfarina, ed altresì per l'edificazione del nuovo capannone della sede di Torino e del secondo capannone nell'edificio di Grugliasco, attraverso le generose contribuzioni del cav. Tanzi.
In ogni circostanza è stato prodigo di consigli e di incoraggiamenti, facendo sentire concretamente, con la sua vicinanza e con il suo coinvolgimento, la continuità di quella presenza del ven. fr. Teodoreto, che è stato tra i primi promotori e il permanente sostegno della Casa di Carità.
Fr. Gustavo con il card. Saldarini tra i giovani della Casa di Carità
La missione estrema di fr. Gustavo è stata la direzione e la conduzione della Messa del Povero.
Inseritesi in quest'opera nella sua veste di Assessore dell'Unione Catechisti, si è dedicato con tutte le sue forze e con la profonda generosità del suo cuore, nonostante le molteplici difficoltà di ordine personale, quali le sue pressoché continue infermità, e quelle esterne, di vario genere, concernenti la disponibilità dei locali, le norme amministrative, gli oneri finanziari.
Oltre alla collaborazione delle Suore di S. Vincenzo e di Nostra Signora, del Salesiano celebrante e dei Catechisti, ha saputo suscitare la partecipazione di vari laici, e sopratutto di un nutrito gruppo di giovani, ai quali ha trasfuso la sua predilezione per i poveri e per gli emarginati, all'insegna dell'amore a Gesù Crocifisso.
La sua dedizione per gli assistiti di quest'opera è stata totale, tanto da costituire una famiglia, per i rapporti sul piano personale che Egli ha instaurato individualmente con ciascuno di essi.
A Lui essenzialmente dobbiamo la continuità di quest'opera, con l'assegnazione di una nuova sede, quando si dovette abbandonare la originaria, presso l'Opera Pia Lotteri, per l'inagibilità dei locali, stante l'aumento dei partecipanti.
L'attuale edificio, in Largo Tabacchi, ad un tempo cappella e locale per la mensa, è stato da Lui denominato Centro Andrea, in memoria di un bimbo prematuramente morto dopo poche settimane di vita, figlio di due sposi tra i più attivi giovani volontari impegnatisi nella Messa del Povero.
Questa dedica è densa di significati, è come un omaggio alla vita, nei nostri tempi così minacciata, sin dal suo primo sbocciare, o nel suo declinare, e proprio in quelle situazioni di rischio e di vecchiaia, in cui molti assistiti dell'Opera possono trovarsi.
In particolare fr. Gustavo ha non solo curato la formazione dei giovani impegnati nell'Opera, da Lui denominati volontari lasalliani, ma li ha seguiti con amore paterno, nella prospettiva di un loro inserimento nell'Unione Catechisti, come ebbe più volte a dichiarare.
Il suo ultimo messaggio di predilezione per i suoi poveri, per i volontari e per i collaboratori della Messa del Povero, è stata la disposizione testamentaria che i funerali fossero celebrati in quel Centro Andrea in cui ha svolto il suo apostolato estremo, di carità e di catechesi.
Una rappresentanza della Messa del Povero rende omaggio alla salma di fr. Gustavo
Una rappresentanza dì « volontari » della Messa del Povero, con suor Vincenza,
il catechista Pierbattisti e l'ing. Gherner intorno al ritratto di. fr. Gustavo al Centro Andrea
Queste brevi e scarne note non esauriscono certo la ricchezza dell'anima e dell'opera di fr. Gustavo, neppure nei settori qui toccati di apostolo del messaggio di fr. Teodoreto.
Non dimentichiamo che Egli è un Fratello delle Scuole Cristiane, ed ha essenzialmente operato nella scuola, in varie sedi; è stato eletto Visitatore della Provincia religiosa di Torino, incombenza cui dovette rinunciare per motivi di salute, limitandosi a svolgere il servizio di Visitatore Ausiliario per l'animazione spirituale.
Inoltre ha operato nella diocesi per l'istruzione delle cause dei santi ( riportiamo in via esemplificativa, un solo nome, oltre a fr. Teodoreto, tra i tanti cui si è dedicato: il beato Pier Giorgio Frassati ), è stato membro del consiglio diocesano per i religiosi, ha tenuto rapporti intensi di guida spirituale con molti ex-allievi, con le famiglie, con giovani universitari, anche dell'Estremo Oriente.
Qui abbiamo tentato di evidenziare essenzialmente l'opera da Lui svolta come assessore dell'Unione Catechisti, seguendo la via tracciata dal suo maestro fr. Teodoreto, perché il messaggio di S. Giovanni Battista de La Salle fosse sempre più attualizzato in ogni tempo e in ogni ambiente.
Grazie, fratel Gustavo, di esserne stato un sicuro riferimento.
V. M.
Fr. Gustavo in un momento conviviale del Gruppo Famiglia dell'Unione