Catechismo degli Adulti

Indice

Lo Spirito, dono del Padre e del Figlio

Cat. Chiesa Cat. 683-701

336 Lo Spirito rivelato nella storia

Significativamente si fa menzione dello Spirito in apertura e in chiusura della Bibbia: ( Gen 1,2; Ap 22,17 ) tutta la storia, dalla creazione al compimento ultimo, si svolge sotto il potente "soffio" di Dio.

Lo Spirito è l'onnipotenza dell'amore con cui Dio attua il suo progetto nel mondo:

produce le cose, ( Gb 34,14-15; Sal 33,6; Sal 104,29-30 )

dà la vita, ( Gb 12,10; Is 42,5 )

suscita i profeti, ( Nm 11,29; 1 Sam 19,20; Is 61,1; Ez 2,2; Gl 3,1-2 )

giustifica i peccatori, ( Sal 51,12-13; Ez 36,26-27 )

fa risorgere i morti. ( Ez 37,1-14 )

Come mai allora rimane in ombra nella coscienza di molti cristiani?

Qual è la sua identità personale e il suo rapporto con noi?

337 Gesù è il Cristo, il consacrato con l'unzione di Spirito Santo: lo riceve dal Padre e lo dona agli uomini.
( Lc 3,22; Lc 4,1; At 2,33; At 10,38; Tt 3,4-6 )

La missione dell'uno è inseparabile da quella dell'altro.

Vera missione è quella pubblica di Gesù; missione diversa, ma non meno vera, è quella interiore dello Spirito Santo: "Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna …

E … ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre!" ( Gal 4,4.6 ).

338 Il suo compito è quello di introdurci nella comunione con Dio.

Per mezzo di lui l'amore di Dio viene riversato nei nostri cuori e il Padre e il Figlio prendono dimora in noi.

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Per mezzo di lui noi diventiamo fratelli di Cristo, a lui uniti come suo corpo, partecipi del suo rapporto filiale verso il Padre, ( Gal 4,6; Rm 8,14-17 ) capaci di condividere la sua carità verso tutti, coeredi della sua gloria.

Il dono dello Spirito compendia la realtà della nuova alleanza e della salvezza.

339 Nel testo sopra citato della Lettera ai Galati, il parallelismo tra la missione del Figlio e dello Spirito, indica che questi, sebbene indissolubilmente unito con il Padre e il Figlio, non è solo energia divina, ma soggetto personale distinto; così in altri testi, dove si dice che agisce liberamente, desidera, intercede, si rattrista;
( Rm 8,26-27; 1 Cor 12,11; Ef 4,30 ) così nelle formule in cui è posto come terzo accanto al Padre e al Figlio; ( Mt 28,19; 2 Cor 13,13 ) così soprattutto nei discorsi dell'ultima cena dove appare come l'altro "paraclito", amico e difensore, dopo Gesù, inviato dal Padre e da Gesù stesso. ( Gv 14,16.26; Gv 15,26; Gv 16,13-14 )

Il suo manifestarsi come persona divina è collegato alla nuova abbondante effusione nel mistero della Pentecoste, compimento della Pasqua.

340 Secondo la fede della Chiesa, lo Spirito Santo è Dio insieme al Padre e al Figlio e procede "dal Padre e dal Figlio non come da due principî, ma come da uno solo",16 nel senso che il Padre è la sorgente principale e il Figlio è quella derivata.

Per questo diciamo anche, in accordo con i cristiani d'oriente, che lo Spirito procede "dal Padre attraverso il Figlio".17

D'altra parte, proprio perché procede dal Padre in quanto tale, procede anche dal Figlio e suppone la sua generazione.

341 Il dono

Lo Spirito Santo "è Persona-amore; è Persona-dono";18è amore donato dal Padre e accolto dal Figlio, dinamismo infinito e bellezza dell'essere insieme, per cui il Donatore e il Recettore sono uno nell'altro:
"È il soffio del Padre, mentre dice il Verbo".19

Il Padre genera il Figlio attirandolo a sé nello Spirito; il Figlio è attivamente rivolto al Padre nello Spirito.

In questo "Amore-dono"20increato, trovano il loro supremo motivo i doni fatti da Dio alle creature: la vita, la santificazione, la gloria.

Da lui proviene la novità inesauribile; da lui la tensione verso la perfezione e l'unità.

Lo Spirito è la forza dell'amore, il movimento per condurre ogni cosa al suo pieno compimento in Dio.21

L'infinita energia dell'Amore viene dal Padre e a lui risale, attraverso il Figlio, attirando a lui tutte le creature, perché vivano pienamente.

342 Lo Spirito "soffia dove vuole" ( Gv 3,8 ); è misterioso e inafferrabile, come i suoi simboli biblici:

vento, ( Ez 37,9; Gv 3,5-8; At 2,2 )

acqua, ( Is 55,1; Zac 14,8; Gv 4,10-14; Gv 19,34; 1 Cor 12,13; Ap 21,6 )

fuoco, ( 1 Re 18,38-39; Lc 3,16; At 2,3-4; 1 Ts 5,19 )

nube, ( Es 24,15-18; Es 40,36-38; Lc 1,35; Lc 9,34-35; Lc 21,27 )

unzione. ( 1 Sam 16,13; Is 61,1; Lc 4,18-19; 2 Cor 1,21; 1 Gv 2,20.27 )

Arriva ovunque, come presenza attiva del Padre e del Figlio che fa vivere e santifica.

Ma è soprattutto la Chiesa il luogo dove "fiorisce lo Spirito".22

"Senza lo Spirito Santo, Dio è lontano, il Cristo resta nel passato, il vangelo è lettera morta, la Chiesa una semplice organizzazione, l'autorità una dominazione, la missione una propaganda, il culto un'evocazione, l'agire cristiano una morale da schiavi.

Ma in lui … il cosmo è sollevato e geme nel parto del Regno; l'uomo lotta contro la carne; Gesù Cristo Signore risorto è presente; il vangelo è potenza di vita; la Chiesa è segno di comunione trinitaria; l'autorità è servizio liberatore; la missione è una Pentecoste; la liturgia è memoriale e anticipazione; l'agire umano è deificato".23

343 Lo Spirito è la terza persona della Santissima Trinità, l'Amore-dono che procede dal Padre e dal Figlio.

Viene comunicato a noi per unirci a Cristo e renderci figli di Dio.

Indice

16 Conc. di Lione II, Costituzione "Fideli ac devota", 1: La somma Trinità e la fede cattolica;
Conc. di Firenze, Bolla di unione dei Greci "Laetentur caeli";
Conc. di Firenze, Bolla di unione dei Copti "Cantate Domino"
17 Conc. di Firenze, Bolla di unione dei Greci "Laetentur caeli";
Ad Gentes 2
18 Giovanni Paolo II, Dominum et vivificantem 10
19 San Giovanni Damasceno, Esposizione della fede ortodossa, 1, 8, 12
20 Giovanni Paolo II, Dominum et vivificantem 10
21 Sant'Agostino, Confessioni, 13,7,8
22 Sant'Ippolito di Roma, La tradizione apostolica, 35
23 IV Assemblea Mondiale delle Chiesa ( Uppsala 1968 ), Discorso di Ignatios Hazim metropolita di Lattaquié ( Laodicea ) del patriarcato ortodosso greco di Antiochia