Catechismo degli Adulti |
Maria non è un mito, ma una donna vera, con una storia personale, anche se dal Nuovo Testamento possiamo ricavare solo alcuni tratti della sua personalità e non propriamente una biografia.
Abita a Nàzaret, città della Galilea di nessun rilievo. ( Gv 1,46 )
Appartiene a un ambiente popolare; va sposa a Giuseppe il carpentiere, inserendosi in un clan di ascendenza davidica.
Partecipa attivamente ai fatti della vita: fa visita a una parente anziana, va in pellegrinaggio a Gerusalemme, interviene a una festa di nozze.
Sa ascoltare e riflettere; ma anche parlare e prendere decisioni coraggiose.
Contempla piena di stupore le meraviglie di Dio e attende da lui giustizia per gli oppressi, secondo la spiritualità dei poveri di JHWH. ( Sof 2,3; Sof 3,11-13 )
Cerca di comprendere i suoi progetti, pronta a mettersi a
disposizione come
umile "serva del Signore"
( Lc 1,38 ): è questo l'unico
titolo che si
attribuisce.
Fatica a capire suo figlio Gesù; lo segue con materna premura e con fede eroica; condivide con lui la povertà di Betlemme, l'esilio in Egitto, la quiete nascosta di Nàzaret, lo strazio del Calvario.
Infine, a Gerusalemme, è nel nucleo iniziale della comunità cristiana, in preghiera per invocare la venuta dello Spirito di Pentecoste: "Erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui" ( At 1,14 ).
Con questa informazione, terminano le notizie che abbiamo su di lei.
Tutto ciò, apparentemente, non è molto.
Osserviamo però che Maria è presente nei momenti decisivi: Natale, Pasqua e Pentecoste; sono i momenti che segnano rispettivamente l'inizio, il compimento e la comunicazione della salvezza.
Mentre suo Figlio è l'immagine personale di Dio salvatore, lei è il modello dell'umanità salvata: una di noi, ma redenta e associata a lui in modo del tutto singolare.
In lei la Chiesa trova la sua prima e più perfetta realizzazione "nell'ordine della fede, della carità e della perfetta unione con Cristo".1
Non per niente il Vangelo di Luca la presenta come la nuova
Gerusalemme; ( Lc 1,28-30; Sof 3,14-15;
Zc 2,14 ) il Vangelo di
Giovanni la indica come la donna
simbolo di Israele; ( Gv 2,4; Gv 19,26 ) l'Apocalisse la
include insieme al
popolo di Dio nella figura della donna vestita di sole, che genera il
Messia ed
è assalita dal drago nel deserto. ( Ap 12,1-17 )
Maria è al centro della Chiesa come in una perenne Pentecoste: "Non si può parlare di Chiesa, se non vi è presente Maria, la Madre del Signore, con i fratelli di lui".2
In lei si concentrano i doni di Dio: la presenza dello Spirito, la bellezza interiore della santità, la fede verginale, la carità materna, l'alleanza sponsale, la gloria celeste, la cooperazione alla missione salvifica di Cristo.
In lei il mistero della Chiesa risplende di luce purissima.
Maria impersona la Chiesa: non è un mito, è invece un modello concreto.
È dentro la Chiesa, ma incomparabilmente più vicina a Cristo degli altri credenti.
Ripercorrendo il cammino della sua esistenza, alla luce di questa posizione caratteristica, si comprendono meglio le sue singolari prerogative, che in definitiva si fondano sul mistero della divina maternità.
759 "In Maria primogenita della redenzione fai risplendere l'immagine vivente della tua Chiesa: concedi al popolo cristiano di tenere sempre fisso in lei il suo sguardo, per camminare sulle orme del Signore" .3
Indice |
1 | Lumen Gentium 63 |
2 | San Cromazio di Aquileia, Discorsi, 30, 1 |
3 | Messe della Beata Vergine Maria, 27: Maria Vergine immagine e madre della Chiesa ( III ), Colletta |