Comunione e comunità |
16. - Il dono della comunione ci è svelato e comunicato nella parola di Dio.
Ci risuona sempre nel cuore l'affermazione dell'apostolo Giovanni: « Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi.
La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo ». ( 1 Gv 1,3 )
Queste parole meravigliose rivelano il mistero della comunione, la cui partecipazione è offerta all'uomo; esse riassumono il progetto di Dio, che si attua nella storia con l'annuncio della fede e la comunione fra i credenti fondata sulla coamunione trinitaria, perché null'altro è la Chiesa se non un « popolo adunato nell'unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ».23
17. - La Chiesa delle origini aveva profonda coscienza di essere una comunione fraterna in Cristo e nello Spirito.
E anche noi all'inizio della Messa ci salutiamo con gioia con le parole dell'apostolo Paolo: « La grazia del Signore Gesu Cristo, l'amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi ». ( 2 Cor 13,13 )
Al mistero di comunione è finalizzata la missione del Figlio e dello Spirito.
Effuso su tutti i credenti, lo Spirito Santo li rende conformi al Figlio di Dio, che per loro è morto ed è risuscitato.
La comunità ecclesiale nasce e vive per la cumunione dello Spirito.
Questa è la sua vera origine e la ragione del suo esistere.
È lo Spirito, dono della Pasqua, che comunica se stesso ai rinati nel Battesimo, per farli creature nuove in Cristo. ( Cfr. Gal 6,15 )
La Chiesa è davvero un grande mistero di comunione.
18. - Cristo, parola incarnata del Padre, convoca e crea la Chiesa, dandole vita per mezzo dello Spirito, e inaugurando così in terra il regno di Dio.
Già ora lo Spirito Santo, la cui azione nella Chiesa « i santi Padri poterono paragonare … con quella che esercita il principio vitale, cioè l'anima, nel corpo umano »,26 fa vivere perennemente la Chiesa stessa in quell'amore divino che è la legge suprema del Regno e che è stato riversato nei nostri cuori ». ( Rm 5,5 )
Non si può comprendere la comunione, né la comunità con tutti i suoi ministeri, se non si percepisce in profondità questa azione di Dio.
Lo Spirito Santo, trasmesso una volta per sempre da Cristo alla sua Chiesa, ha preso in essa stabile dimora.
La Chiesa è, così, tempio santo dello Spirito, di cui Cristo è pietra angolare; e noi siamo pietre elette e vive, che su di lui si fondano « per la costruzione di un edificio spirituale ». ( 1 Pt 2,5 )
19. - Questo medesimo Spirito « abita nella Chiesa e nel cuore dei fedeli ». ( Cfr. Rm 8,9 )29
Egli li rende partecipi della vita divina, ( Cfr. 2 Pt 1,4 ) così da farli figli del Padre al quale potranno rivolgersi col nome familiare di « Abbà ». ( Rm 8,15 )
La Chiesa è, così, famiglia dei figli di Dio, nella quale siamo tutti fratelli.
La comuninone con il Cristo e con il Padre mediante l'unico Spirito genera, infatti, la comunione fraterna fra tutti coloro che sono rinati dall'acqua e dallo Spirito Santo; ( Cfr. Gv 3,5 ) essa si accresce nel mistico scambio di tutto ciò che ciascuno è e compie nella Chiesa.
Infatti ogni credente ha i suoi propri doni; e la comunione è, nella Chiesa, un insieme di esperienze diverse, che fanno pensare alle membra differenti di un unico corpo. ( Cfr. 1 Cor 12 )
20. - Lo Spirito inoltre sostiene la missione della Chiesa nelle sue diverse azioni: nel suo compito di annunciare il Vangelo, nella celebrazione del culto e dei sacramenti, nella cura pastorale dei credenti e nell'impegno della promozione umana.
È lui che la guida alla verità tutta intera, ( Cfr. Gv 16,13 ) « la unifica nella comunione e nel servizio, la provvede di doni gerarchici e carismatici coi quali la dirige, l'abbellisce dei suoi frutti ».35
È lui che la santifica, « la rinnova e la conduce alla perfetta unione con il suo Sposo »36 e, continuando a spingerla sulle vie della santità e dell'amore,37 ne sostiene la tensione verso la piena unione con il Padre, che si manifesterà nel giorno in cui Cristo gli consegnerà gli eletti ( Cfr. 1 Cor 15,24 ) e « Dio sarà tutto in tutti ». ( 1 Cor 15,28 )
21. - In quel giorno « tutti i giusti, a partire da Adamo, "dal giusto Abele fino all'ultimo eletto", saranno riuniti presso il Padre ndla Chiesa universale ».40
Aspettando che alla fine Dio sveli le cose segrete degli uomini ( Cfr. 1 Cor 4,5 ) e renda « gloria, onore e pace a chiunque fa il bene », ( Rm 2,10 ) fin d'ora sappiamo che « chi teme Dio e fa la giustizia è a lui accetto ». ( At 10,35 )
La comunione, infatti, che a noi è donata, è più grande di noi, poiché viene dallo Spirito che « dà la vita »,44 « dirige il corso dei tempi e rinnova la faccia della terra ».45
Egli è come il vento che « soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene e dove va ». ( Gv 3,8 )
Per questo è sempre possibile scorgere qua e là segni dello Spirito e germi di comunione: infatti, « tutto ciò che di buono e di vero si trova negli uomini »47 è un dono di colui che illumina ogni uomo, affinché abbia la vita.
Perciò la comunione del popolo di Dio è un segno che annuncia la pace universale;48 e quanto si trova di verità e di bontà nell'uomo è come una preparazione al Vangelo.49
Quando nel « Credo » professiamo la fede nella comunione dei santi, andiamo al di là di ogni confine, anche di quello della morte, grati a Dio di essere stati chiamati a partecipare al suo disegno di salvezza, la cui dimensione nessun uomo può misurare.
Indice |
23 | Lumen gentium, n. 4 |
26 | Lumen gentium, n. 7 |
29 | Lumen gentium, n. 4 |
35 | Lumen gentium, n. 4; cfr. ibid., n. 3, n. 8, n. 12, n. 24, n. 48; e anche Unitatis redintegratio, n. 2, n. 6; e Gaudium et spes, n. 32 |
36 | Lumen gentium, n. 4 |
37 | Giovanni Paolo II, Lett. Apost., A Concilio …, doc. cit., I, I, 1 |
40 | Lumen gentium, n. 2 |
44 | Credo della Messa |
45 | Gaudium et spes, n. 26 |
47 | Lumen gentium, n. 16 |
48 | Cfr. Lumen gentium, n. 13 |
49 | Ibid., n. 16 |