Vi ho chiamato amici |
Ogni anno, nella notte pasquale, la comunità cristiana rivive e celebra la risurrezione di Gesù Cristo.
Nella Chiesa, questa festa è attesa a lungo e preparata nei quaranta giorni della Quaresima.
Nei primi secoli del cristianesimo, durante la veglia pasquale, i catecumeni giungevano al culmine del loro cammino di iniziazione alla vita cristiana.
Dinanzi al vescovo e alla comunità riunita, essi professavano la loro fede, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, ed entravano nell'acqua del fonte battesimale.
Uscendo dall'acqua del Battesimo, venivano segnati con il crisma, l'olio della consacrazione, e partecipavano per la prima volta all'Eucaristia.
In questo modo diventavano cristiani: membra vive di Cristo risorto e della Chiesa.
Come allora, anche oggi a Pasqua tutta la comunità nel ricordo del Battesimo professa la sua fede e conferma il suo progetto di vita cristiana.
Voi che siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra.
La vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio. ( Col 3,1-3 )
Cristo nostra Pasqua è risorto, rallegriamoci tutti ed esultiamo!
Alla vittima pasquale, s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'Agnello ha redento il suo gregge, l'innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.
Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.
Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
Tu, re vittorioso, portaci la tua salvezza.
Cristo nostra Pasqua è risorto, rallegriamoci tutti ed esultiamo! ( Dalla sequenza di Pasqua )
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