Catechismo della Chiesa Cattolica |
2112 L'idolatria |
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Il primo comandamento condanna il politeismo. |
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Esige dall'uomo di non credere in altri dèi che Dio, di non venerare altre divinità che l'Unico. La Scrittura costantemente richiama a questo rifiuto degli idoli che sono « argento e oro, opera delle mani dell'uomo », i quali « hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono… ». Questi idoli vani rendono
l'uomo vano: « Sia come loro chi li fabbrica e chiunque in essi
confida » Dio, al contrario, è il « Dio vivente » ( Gs 3,10; Sal 42,3; ecc.), che fa vivere e interviene nella storia. |
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2113 L'idolatria non concerne soltanto i falsi culti del paganesimo. Rimane una costante tentazione della fede. Consiste nel divinizzare ciò che non è Dio. |
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C'è idolatria quando l'uomo onora e riverisce una creatura al
posto di
Dio, si tratti degli dèi o dei demoni « Non potete servire a Dio e a mammona », dice Gesù ( Mt 6,24 ). Numerosi martiri sono morti per non adorare « la Bestia », ( Ap 13-14 ) rifiutando perfino di simularne il culto. L'idolatria respinge l'unica Signoria di Dio; perciò è incompatibile con la comunione divina ( Gal 5,20; Ef 5,5 ) |
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2114 La vita umana si unifica nell'adorazione dell'Unico. Il comandamento di adorare il solo Signore semplifica l'uomo e lo salva da una dispersione senza limiti. L'idolatria è una perversione del senso religioso innato nell'uomo. L'idolatra è colui che « riferisce la sua indistruttibile nozione di Dio a chicchessia anziché a Dio ».44 |
Indice |
44 | Origene, Contra Celsum, 2, 40 |