Catechismo della Chiesa Cattolica |
2118 L'irreligione |
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Il primo comandamento di Dio condanna i principali peccati di irreligione: l'azione di tentare Dio, con parole o atti, il sacrilegio e la simonia. |
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2119 L'azione di tentare Dio consiste nel mettere alla prova, con parole o atti, la sua bontà e la sua onnipotenza. |
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È così che Satana voleva ottenere da Gesù che si buttasse giù dal Tempio obbligando Dio, in tal modo, ad intervenire. ( Lc 4,9 ) Gesù gli oppone la parola di Dio: « Non tenterai il Signore Dio tuo » ( Dt 6,16 ). La sfida implicita in simile tentazione di Dio ferisce il rispetto e la fiducia che dobbiamo al nostro Creatore e Signore. In essa si cela sempre un dubbio riguardo al suo amore, alla sua provvidenza e alla sua potenza. ( 1 Cor 10,9; Es 17,2-7; Sal 95,9 ) |
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2120 Il sacrilegio consiste nel profanare o nel trattare indegnamente i sacramenti e le altre azioni liturgiche, come pure le persone, gli oggetti e i luoghi consacrati a Dio. |
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Il sacrilegio è un peccato grave soprattutto quando è commesso contro l'Eucaristia, poiché, in questo sacramento, ci è reso presente sostanzialmente il Corpo stesso di Cristo.48 |
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2121 La simonia ( At 8,9-24 ) consiste nell'acquisto o nella vendita delle realtà spirituali. |
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A Simone il mago, che voleva acquistare il potere spirituale che vedeva all'opera negli Apostoli, Pietro risponde: « Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai osato pensare di acquistare con denaro il dono di Dio » ( At 8,20 ). Così si conformava alla parola di Gesù: « Gratuitamente avete
ricevuto, gratuitamente date » ( Mt 10,8 ). È impossibile appropriarsi i beni spirituali e comportarsi nei loro confronti come un possessore o un padrone, dal momento che la loro sorgente è in Dio. Non si può che riceverli gratuitamente da lui. |
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2122 « Il ministro, oltre alle offerte determinate dalla competente autorità, per l'amministrazione dei sacramenti non domandi nulla, evitando sempre che i più bisognosi siano privati dell'aiuto dei sacramenti a motivo della povertà ».51 L'autorità competente determina queste « offerte » in virtù del principio che il popolo cristiano deve concorrere al sostentamento dei ministri della Chiesa. « L'operaio ha diritto al suo nutrimento » ( Mt 10,10; Lc 10,7; 1 Cor 9,5-18; 1 Tm 5,17-18 ) |
Indice |
48 | Cod. Diritto
Can. 1367; Cod. Diritto Can. 1376 |
51 | Cod. Diritto Can. 848 |