Santo Domingo

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9.2. L'insegnamento sociale della Chiesa

475 Un'elaborazione storica di questa preoccupazione concreta per l'uomo e la donna è la dottrina sociale della Chiesa.

« Negli ultimi cent'anni », scrive Giovanni Paolo II celebrando il centenario della prima enciclica sociale di Leone XIII, « la Chiesa ha manifestato più volte il suo pensiero, seguendo da vicino la continua evoluzione della questione sociale, e certamente non ha fatto questo per recuperare privilegi del passato o per imporre la propria concezione.

La sua unica finalità è stata l'attenzione alla responsabilità verso l'uomo, affidatele da Cristo stesso, verso quest'uomo che, come ricorda il Concilio Vaticano II, è l'unica creatura che Dio ha voluto per se stessa e sulla quale ha un suo progetto, cioè la partecipazione alla salvezza eterna.

Non si tratta dell'uomo astratto, ma dell'uomo reale, concreto e storico: si tratta di ogni uomo, perché a ognuno giunge il mistero della redenzione e a ognuno si è unito Cristo per sempre attraverso questo mistero.529

Ne deriva che la Chiesa non può abbandonare l'uomo e che "quest'uomo è la prima via che la Chiesa deve percorrere nel compimento della sua missione" ».530

476 La dottrina sociale della Chiesa è l'insegnamento del magistero in materia sociale e contiene principi, criteri e orientamenti per l'azione del credente nel compito di trasformazione del mondo secondo il progetto di Dio.

Il suo insegnamento « fa parte della missione evangelizzatrice della Chiesa » e « ha come conseguenza l'impegno per la giustizia secondo la funzione, la vocazione e le circostanze di ognuno ».531

477 La generalizzata mancanza di conoscenza del pensiero sociale della Chiesa preoccupa.

Si deve fare un appello a « studiare, approfondire e divulgare la dottrina sociale della Chiesa »532 in tutte le comunità cristiane, gli istituti educativi e i mezzi di comunicazione sociale che si trovano sotto la nostra responsabilità.

Questo insegnamento deve essere un fondamento etico per la formazione professionale e civile.

478 Giovanni Paolo II scrive: « In concreto è assolutamente indispensabile - soprattutto per i fedeli laici impegnati in vari modi nel campo sociale e politico - una conoscenza più esatta della dottrina sociale della Chiesa, come ripetutamente i Padri Sinodali hanno sollecitato nei loro interventi.

Parlando della partecipazione politica dei fedeli laici, si sono espressi nel seguente modo: "Affinché i laici possano realizzare attivamente questo nobile proposito nella politica ( cioè il proposito di far riconoscere e stimare i valori umani e cristiani ), non bastano le esortazioni, ma è necessario offrire loro la debita formazione della coscienza sociale, specialmente nella dottrina sociale della Chiesa, la quale contiene spunti di riflessione, criteri di giudizio e direttive pratiche".533

Tale dottrina sociale deve essere già presente nell'istruzione catechetica generale, nelle riunioni specializzate e nelle scuole e università.

Questa dottrina sociale della Chiesa è, tuttavia, dinamica, cioè adattata alle circostanze dei tempi e luoghi.

È diritto e dovere dei pastori proporre i principi morali anche nell'ordine sociale e dovere di tutti i cristiani dedicarsi alla difesa dei diritti umani; la partecipazione attiva nei partiti politici è comunque riservata ai laici ».534

479 L'insegnamento del pensiero sociale della Chiesa « fa parte della missione evangelizzatrice della Chiesa »535 e ha « il valore di uno strumento di evangelizzazione »,536 perché illumina il vissuto concreto della nostra fede.

480 La sua presentazione deve essere dinamica, giacché contiene elementi di continuità come pure di rinnovamento: l'aspetto costante è costituito dai principi etici posti dal Vangelo, quello nuovo è portato dall'applicazione a situazioni diverse della realtà concreta.537

Allo stesso tempo non deve confondersi con un discorso ideologico, giacché essa non vuole giustificare nessun sistema politico ne economico, ma piuttosto porsi come un'istanza critica di fronte a essi per poter difendere gli autentici valori umani e cristiani nella costruzione di una società per tutti, in cui tutti abbiano spazio e possano godere dei beni prodotti.538

Infine, non dispensa da uno studio interdisciplinare serio della realtà per poter comprendere in tutta la loro complessità i fenomeni sociali.539

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529 Giovanni Paolo II, Redemptor Hominis 13
530 Giovanni Paolo II, Redemptor Hominis 14;
Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 53
531 Giovanni Paolo II, Sollicitudo Rei Socialis 41
532 Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 56
533 Congreg. Dottrina della Fede, Libertatis nuntius
534 Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 60
535 Giovanni Paolo II, Sollicitudo Rei Socialis 41
536 Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 54
537 Giovanni Paolo II, Sollicitudo Rei Socialis 3;
Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 53
538 Giovanni Paolo II, Sollicitudo Rei Socialis 41
539 Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 54;
Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 59