Santo Domingo |
546 La Chiesa di Gesù Cristo, che è una, ( Ef 4,3-6 ) santa, ( Ef 5,26-27 ) cattolica ( Rm 10,12 ) e apostolica, ( Ef 2,20 ) mentre i suoi membri sono pellegrini nel tempo della storia, realizza in modo imperfetto640 il Regno che è cominciato; ( Mt 4,17 ) è l'esperienza della mancanza e del peccato. ( Rm 7,15-23; 1 Gv 1,8 )
547 Questa esperienza della nostra libertà rende manifesto il potere salvatore di Dio ( Ef 2,8-9; Rm 1,16 ) che, nella sua amorosa provvidenza e misericordia, trae massimi benefici persino dal male. ( 2 Cor 5,21; 2 Cor 8,9 )
Rivela, allo stesso tempo, la gravita del peccato: sfiducia e infedeltà a Dio, ( Eb 3,12.19; Eb 12,25 ) mancanza di rispetto per la dignità delle persone e rottura col mondo creato.646
548 Questa dolorosa realtà è e rimane presente nei fedeli battezzati,647 membri di questa porzione della Chiesa cattolica, pellegrina in America.
549 Sarebbe anacronistico giudicare i fatti del passato a partire dalla coscienza che ne abbiamo attualmente.
Tuttavia, un rinnovato desiderio di fedeltà a Gesù Cristo e a tutte e ognuna delle persone che fanno parte dei nostri popoli ci spinge ad assumere e riconoscere - con sentimenti di profonda solidarietà ( Rm 5,19 ) - il mistero e la realtà del peccato: « personale e sociale ».649
Chiediamo al « Padre misericordioso » ( 2 Cor 1,3 ) la grazia del pentimento e del perdono.
Pentimento che assume come propri i peccati e le infedeltà commessi dai figli della Chiesa, contro Dio, contro le donne e gli uomini, contro la vita e la natura, durante la presenza del cristianesimo in America.
550 Confidiamo in Dio, « ricco di misericordia », ( Ef 2,4 ) imploriamo il perdono per tutto questo e, anche, per le lotte, gli scontri e le divisioni nei nostri popoli, come pure nel seno delle nostre Chiese particolari. ( 1 Cor 1,10 )
La superbia e l'egoismo umani653 rompono l'unità, disturbano l'integrazione e la complementarità reciproca, contraddicendo apertamente la volontà di Gesù Cristo. ( Fil 2,1-5 )
È uno scandalo ( Mc 9,42-44 ) che offusca la predicazione del Vangelo e ostacola la fede di molti.656
È tempo di approfondire l'esame di coscienza.
A quasi un secolo dal Primo Concilio Plenario ( 1899 ), ricordiamo le Conferenze dell'Episcopato latinoamericano - Rio de Janeiro ( 1955 ), Medellin ( 1968 ) e Puebla ( 1979 ) -, e alla luce di un'assimilazione rinnovata del Vaticano II,657 abbiamo bisogno di esaminarci, ancora una volta.
551 In America Latina, la Chiesa cattolica è ben inserita nel cuore del mondo ( Mt 5,13-14 ) ed è sufficientemente libera e indipendente per interpellarlo a partire dal Vangelo?
Diamo testimonianza di fedeltà a Gesù Cristo e di solidarietà con tutti, specialmente verso i poveri 659 e i giovani?660
Siamo cresciuti in ardore contemplativo e spirito di adorazione?
Il nostro modo di seguire Gesù Cristo suscita vocazioni sante, competenti e numerose?
Poniamo maggior zelo nell'attività missionaria, mediante il « dare dalla nostra povertà »,661 perché Gesù Cristo sia conosciuto e creduto in « tutte le nazioni »? ( Ef 2,4.9 )
Svolgiamo con maggior fervore, creatività, unità e tenace perseveranza, la nostra missione evangelizzatrice, liberatrice e caritativa?
Tutti noi fedeli battezzati siamo corresponsabili delle risposte che risultano da questi interrogativi.663
552 Celebrando i primi cinquecento anni di evangelizzazione in America, vogliamo ascoltare, in modo nuovo, l'esigenza di riconciliazione ( Mt 5,23-24 ) evangelica.
Con animo grato, riconosciamo il regalo di Dio « che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione ». ( 2 Cor 5,18 )
553 Spinti da un ardente desiderio di essere fedeli a questo ministero che, senza merito alcuno, riceviamo, siamo fermamente decisi a mettere in pratica gli atti e i gesti di umiltà, servizio e immolazione, ( Fil 2,5-8 ) che il presente e futuro dei nostri popoli e Chiese particolari richiedono, per costruire e perfezionare sempre la riconciliazione, l'unità e la pace.
554 Vogliamo realizzarli, con l'aiuto della grazia, offrendoli al Padre in Gesù Cristo come penitenza, soddisfazione e riparazione,667 nella speranza che costituiscano un'oblazione viva e gradita a Dio. ( Rm 15,16 )
555 Riconciliazione, unità e pace non meramente umane, ma conformi alla verità che è Gesù Cristo ieri, oggi e sempre. ( Eb 13,8 )
È da Lui che impariamo a perdonare ( Lc 11,4 ) e ad amare anche i nemici. ( Lc 6,27-38 )
Seguendo Gesù Cristo, i pastori della Chiesa cattolica vogliono promuovere, animare e guidare « una fraterna apertura verso gli altri, capace di riconoscere volentieri le attitudini di ciascuno e permettere a tutti di dare il proprio contributo »,672 tanto per il conseguimento del bene comune, lo sviluppo umano e l'integrazione dei nostri popoli, quanto per accrescere e vivificare l'unità interna della Chiesa,673 perché la nuova evangelizzazione generi una credibilità674 più trasparente.
Indice |
640 | Lumen Gentium 48 |
646 | Giovanni Paolo II, Reconciliatio et paenitentia 15 |
647 | Giovanni Paolo II, Reconciliatio et paenitentia 13 |
649 | Giovanni Paolo II, Reconciliatio et paenitentia 15 |
653 | Gaudium et Spes 25 |
656 | Unitatis Redintegratio 1; Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 77 |
657 | Sinodo straordinario 1985 |
659 | Puebla 1134 |
660 | Puebla 1186 |
661 | Puebla 1186 |
663 | Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 76 |
667 | Giovanni Paolo II, Reconciliatio et paenitentia 31 |
672 | Paterna cum benevolentia VI |
673 | Lumen Gentium 13 |
674 | Paterna cum benevolentia II |