Paenitentiam agere |
II Seguendo l'esempio dei Nostri predecessori, Noi pure, venerabili fratelli, desideriamo ardentemente invitare tutto il mondo cattolico - clero e laicato - a prepararsi alla grande celebrazione conciliare con la preghiera, le buone opere e la penitenza.
E poiché la preghiera pubblica è il mezzo più efficace per ottenere le grazie divine, secondo la promessa stessa di Cristo: « Dove sono due o tre adunati nel nome mio, io sono in mezzo a loro » ( Mt 18,20 ), bisogna dunque che i fedeli tutti siano « un cuore solo e un'anima sola » ( At 4,32 ) come nei primi tempi della chiesa, e impetrino da Dio con la preghiera e la penitenza che questo straordinario avvenimento produca quei frutti salutari, che sono nell'attesa di tutti; e cioè un tale ravvivamento della fede cattolica, un tale rifiorimento di carità e incremento del costume cristiano, che risvegli anche nei fratelli separati un vivo ed efficace desiderio di unità sincera e operosa, in un unico ovile sotto un solo pastore ( Gv 10,16 ).
A questo scopo esortiamo voi, venerabili fratelli, a indire in ogni parrocchia delle diocesi a ciascuno di voi affidate, nella immediata vicinanza del concilio stesso, una solenne novena in onore dello Spirito Santo per invocare sui padri del concilio l'abbondanza dei celesti lumi e delle divine grazie.
A tale riguardo, vogliamo mettere a disposizione dei fedeli i beni del tesoro spirituale della chiesa, e perciò a tutti coloro che prenderanno parte alla novena suddetta verrà concessa l'indulgenza plenaria, da lucrarsi secondo le consuete condizioni.
Sarà anche opportuno indire nelle singole diocesi una funzione penitenziale propiziatoria.
Questa funzione dovrà essere un fervido invito, accompagnato con un particolare corso di predicazione, ad opere di misericordia e di penitenza, con cui tutti i fedeli cerchino di propiziare Dio onnipotente e di implorare da lui quel vero rinnovamento dello spirito cristiano, che è uno degli scopi precipui del concilio.
Infatti, giustamente osservava il Nostro predecessore Pio XI di venerata memoria: « La preghiera e la penitenza sono i due mezzi messi a disposizione da Dio nella nostra età per ricondurre ad esso la misera umanità qua e là errante senza guida; sono essi che tolgono via e riparano la causa prima e principale di ogni sconvolgimento, cioè la ribellione dell'uomo a Dio ».9
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9 | Litt. enc. Caritate Christi compulsi: AAS 24 ( 1932 ), p. 191; EE 5/910 |