Redemptor hominis |
Proprio per tale ragione, la coscienza della Chiesa deve esser congiunta con un'apertura universale, affinché tutti possano trovare in essa « le imperscrutabili ricchezze di Cristo » ( Ef 3,8 ), di cui parla l'Apostolo delle genti.
Tale apertura, organicamente unita con la coscienza della propria natura, con la certezza della propria verità, di cui disse Cristo: « La mia parola non è mia, ma del Padre che mi ha mandato » ( Gv 14,24 ), determina il dinamismo apostolico, cioè missionario, della Chiesa, la quale professa e proclama integralmente tutta quanta la verità trasmessa da Cristo.
Essa deve, in pari tempo, condurre quel dialogo che Paolo VI nella sua Enciclica Ecclesiam Suam chiamò « dialogo della salvezza », differenziando con precisione i singoli cerchi, nell'àmbito dei quali esso dovrebbe esser condotto12.
Mentre oggi mi riferisco a questo documento programmatico del pontificato di Paolo VI, non cesso di ringraziare Dio, perché questo mio grande Predecessore e insieme vero padre, ha saputo - nonostante le diverse debolezze interne, di cui la Chiesa nel periodo postconciliare ha sofferto - manifestarne « ad extra », « al di fuori », l'autentico volto.
In tal modo, anche gran parte della famiglia umana, nei diversi àmbiti della sua molteplice esistenza, è diventata - secondo il mio parere - più cosciente di come sia ad essa veramente necessaria la Chiesa di Cristo, la sua missione e il suo servizio.
Questa coscienza si è talvolta dimostrata più forte dei diversi atteggiamenti critici, che attaccavano « ab intra », « dal di dentro », la Chiesa, le sue istituzioni e strutture, gli uomini della Chiesa e la loro attività.
Tale crescente critica ha avuto senz'altro diverse cause, e siamo certi, d'altra parte, che essa non è stata sempre priva di un vero amore alla Chiesa.
Indubbiamente, si è manifestata in essa, fra l'altro, la tendenza a superare il cosiddetto trionfalismo, di cui spesso si discuteva durante il Concilio.
Se è cosa giusta, però, che la Chiesa, seguendo l'esempio del suo Maestro che era « umile di cuore » ( Mt 11,29 ), sia fondata anch'essa sull'umiltà, che abbia il senso critico rispetto a tutto ciò che costituisce il suo carattere e la sua attività umana, che sia sempre molto esigente con se stessa, parimenti anche lo spirito critico deve avere i suoi giusti limiti.
In caso contrario, esso cessa di esser costruttivo, non rivela la verità, l'amore e la gratitudine per la grazia, di cui principalmente e pienamente diventiamo partecipi proprio nella Chiesa e mediante la Chiesa.
Inoltre, esso non esprime l'atteggiamento di servizio, ma piuttosto la volontà di dirigere l'opinione altrui secondo la propria opinione, alle volte divulgata in modo troppo sconsiderato.
Si deve gratitudine a Paolo VI perché, rispettando ogni particella di verità contenuta nelle varie opinioni umane, ha conservato in pari tempo il provvidenziale equilibrio del timoniere della Barca14.
La Chiesa che, attraverso Giovanni Paolo I e quasi subito dopo di lui ho avuto affidata, non è certamente scevra da difficoltà e da tensioni interne.
Nello stesso tempo, però, essa è interiormente più premunita contro gli eccessi dell'autocriticismo: si potrebbe dire che è più critica di fronte alle diverse sconsiderate critiche, è più resistente rispetto alle varie « novità », più matura nello spirito di discernimento, più idonea ad estrarre dal suo perenne tesoro « cose nuove e cose antiche » ( Mt 13,52 ), più centrata sul proprio mistero, e, grazie a tutto ciò, più disponibile per la missione della salvezza di tutti: « Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati ed arrivino alla conoscenza della verità » ( 1 Tm 2,4 ).
Indice |
12 | Paolo VI, Ecclesiam suam |
14 | Sono qui da ricordare i documenti salienti del
Pontificato di Paolo VI, di alcuni dei quali parlò egli stesso nel
discorso tenuto durante la Messa, nella solennità dei ss. apostoli
Pietro e Paolo nel 1978: Paolo VI, Ecclesiam suam; Paolo VI, Investigabiles divitias Christi; Paolo VI, Mysterium fidei; Paolo VI, Sacerdotalis caelibatus; Sollemnis Professio Fidei: AAS 60 (1968) 433-445; Paolo VI, Humanae vitae; Esort. Apost. Quinque iam Anni Paolo VI, Evangelica testificatio; Paolo VI, Paterna cum benevolentia; Paolo VI, Gaudete in Domino; Paolo VI, Evangelii Nuntiandi |